Satira e Sogni. Sergio Staino, papà di “Bobo”, in mostra al Macro a Roma

Ancora pochi giorni per la mostra di Staino al Macro di Testaccio. Esposte oltre trecento opere, dalle prime strisce degli anni ’70 ai più recenti acquerelli in digitale. Una mostra “antologica” dunque che racconta il viaggio di un artista tra satira e sogni. Staino non è soltanto un fumettista satirico, egli è un artista, uno scrittore, un regista cinematografico e uno scenografo. Un uomo che fa della sua passione anche la sua vita. Nella mostra esposta al Macro sino al 23 agosto si ripercorrono i passaggi decisivi del lavoro di Staino.  In evidenza trecento opere che vanno dai primi disegni passando per gli acquerelli e i lavori digitali. grazia11Un’”antologia” che mira a portare il visitatore all’interno dell’opera stessa di questo artista italiano. Il suo è, infatti, un percorso affascinante che ci mostra come in 35 anni di carriera, il maggiore dei vignettisti della Nazione, si sia cimentato non solo come autore satirico ma anche come regista cinematografico, scrittore, scenografo e promotore culturale. Questo è la chiara testimonianza di come la sua satira, che lo ha reso famoso, sia frutto di un insieme di conoscenze e talenti che rendono Staino tra i più poliedrici artisti che abbiamo. La mostra acquista poi un valore ancora maggiore non solo grazie alle opere esposte ma anche e soprattutto come testimonianza morale e culturale dopo i drammatici fatti di Parigi. Suo amico fraterno era infatti Georges Wolinski e a lui ha voluto dedicare il catalogo realizzato dalla Casa editrice Effegi. La mostra espone negli spazi interni tutte le opere più rilevanti dell’autore: dai grandi busti di personaggi protagonisti degli ultimi trent’anni della vita politica italiana ed internazionale, passando al mondo di Bobo. Esposti anche due fondali del Teatro Ariston di Sanremo realizzati da Staino per le due edizioni del Premio Tenco (2006 e 2007) con un grande schermo su cui scorrono le immagini e le musiche di famosi interpretazioni di Gaber, Guccini e De Andrè. Ci sono poi le opere digitali, grandi tavole che fondono insieme la tecnica dell’acquerello con quella digitale.  Quanto amato sia questo artista e quanta stima nutrano per lui sia gli addetti ai mestieri che la gente “comune” possiamo tradurlo con le parole dell’ l’assessore alla Cultura e Turismo Giovanna Marinelli: “Siamo tutti un po’ cresciuti con Bobo che ci ha raccontato il popolo della sinistra, con le sue disillusioni e arrabbiature, ma anche con questa grande fiducia nel paese e con questa volontà di combattere, partecipare e impegnarsi. Credo che la penna di Staino abbia veramente raccontato il paese nelle sue forme più semplici e spontanee e proprio per questo più vere”

 

Box informazioni:

MACRO, La Pelanda – Centro di produzione culturale  Piazza Orazio Giustiniani 4  Roma

Info:  060608

www.museomacro.org

Grazia Mannagrazia1

 

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