Come la tecnologia può aiutare la cultura: presto in digitale l’archivio di Elsa Morante della Biblioteca Nazionale di Roma

Un innovativo scanner in grado di acquisire documenti senza interazione, donato da Fujitsu alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, permetterà la digitalizzazione anche di testi antichi e danneggiati.2
“Grazie allo scanner che Fujitsu ha donato alla Biblioteca, inizieremo subito l’acquisizione in digitale dell’archivio di Elsa Morante, che comprende non solo i manoscritti dei suoi romanzi ma anche lettere personali e appunti. E’molto consultato, quindi ci piacerebbe dare la possibilità di visionarlo a tutti quelli che ce lo richiedono”. Marina Battaglini, responsabile della Conservazione e Tutela per la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, anticipa così, in occasione della conferenza stampa di presentazione di Scan Snap SV600- che si è tenuta giovedì 12 settembre presso la stessa Biblioteca-, il primo utilizzo che verrà fatto dello scanner, unico al mondo in grado di acquisire documenti senza che ci sia alcuna interazione. Lo scanner, inoltre, presenta una serie di importanti innovazioni tecnologiche- come la scansione istantanea e intuitiva azionata da un solo pulsante, la possibilità di lavorare su documenti anche rilegati o pinzati e di grandi dimensioni- che permetteranno una digitalizzazione veloce di un gran numero di testi anche da parte di personale non specializzato. “Questa donazione rappresenta un perfetto esempio di proficua sinergia tra pubblico e privato” spiega Osvaldo Avallone, direttore della Biblioteca “quella sinergia che da tempo, a causa dei continui tagli operati alla cultura, è quasi l’unica possibilità che abbiamo di portare avanti molte iniziative, con un costruttivo scambio reciproco. Mi auguro che possa essere così anche in questo caso, e che questa donazione rappresenti l’inizio di una importante collaborazione”. Una forma di sponsorizzazione decisamente intelligente, con cui un’azienda leader nel settore tecnologico decide di aiutare la più importante delle biblioteche italiane con uno strumento in grado di riprodurre alla perfezione ogni tipo di documento e renderlo così disponibile per i lettori di tutto il mondo. Ridimensionando così anche un altro grande problema delle biblioteche italiane, e cioè la difficoltà di fruizione- anche a causa di Opac (i cataloghi online di pubblico accesso) molto frammentari e poco omogenei- di un patrimonio librario di dimensioni e valori incalcolabili. “Un piccolo contributo culturale”, come lo definisce Lorenzo Todeschini, direttore per l’Italia di Pfu Imaging Solution, che rappresenta però una tappa importante nel processo di acquisizione digitale del patrimonio letterario antico e moderno, anche di quei testi difficilmente consultabili perché in cattivo stato di conservazione, aumentando così enormemente le possibilità di ricerca da parte di studenti e studiosi.

Claudia ProiettiSONY DSC

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