Henri Matisse: le sue opere ed il “suo tempo” celebrati a Palazzo Chiablese a Torino

Con l’ultima mostra Matisse e il suo tempo, inaugurata lo scorso il 12 dicembre, Palazzo Chiablese a Torino dedica un omaggio all’artista francese ed alla sua lunga carriera quale condensato eccezionale di stili e linguaggi espressivi, che lo hanno reso protagonista tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Henri Matisse e una cinquantina di suoi capolavori, insieme ad artisti coevi – Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Braque, Léger per citarne alcuni – presenti in mostra con 47 opere provenienti dal Centre Pompidou, sono al centro dell’iniziativa organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 Ore Cultura ed Arthemisia Group.

L’esposizione, curata da Cécile Debray, conservatrice del Musée National d’Art Moderne (MNAM) di Parigi presso il Centre Pompidou, si gioca su una successione di suggestivi confronti visivi volti a far emergere le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione tra le opere di Matisse e quelle di artisti contemporanei. La mostra apre altresì ad un’indagine su quella sorta di “spirito del tempo” che ha accompagnato la figura di Matisse, portandolo ad abbracciare altri esponenti di momenti artistici finora poco esplorati, come il modernismo degli anni Quaranta e Cinquanta.

 

Dagli esordi nell’atelier di Gustave Moreau sul finire dell’Ottocento alla sua scomparsa nel 1954, il percorso espositivo si estende a comprendere anche artisti degli anni Sessanta, ispiratisi nei loro lavori alle ultime carte dipinte e ritagliate da Matisse. Nato a Le Cateau-Cambrésis nel 1869, Matisse diventò capogruppo dei Fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo e amico dei suoi predecessori Signac, Renoir, Maillol, Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e della generazione degli espressionisti europei, nonché precursore di un’arte che anticipò l’espressionismo astratto newyorkese o del movimento Supports/Surfaces in Francia: sono molteplici le vesti che permettono a Matisse di essere celebrato come una delle più affascinanti personalità dell’arte della prima metà del XX secolo.

Le dieci sezioni della mostra propongono un itinerario cronologico scandito da nuclei tematici, che si apre con le raffigurazioni eminentemente matissiane delle odalische e del soggetto ricorrente dell’atelier. Dalla ripresa di quest’ultimo, in particolare, nei quadri di artisti quali Picasso, Braque o Bonnard, l’esposizione introduce ad un dialogo invisibile tra costoro e Matisse, isolato a Vence negli anni bui del secondo conflitto mondiale. Sulla stessa scia di un confronto e scambio reciproco, tra i dipinti presenti a Palazzo Chiablese spiccano Grande interno rosso (del 1948), Icaro (appartenente alla serie Jazz del 1947) e Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946), di richiamo ad opere quali Il tempo libero-omaggio a Louis David (1948-1949) di Léger, Nudo con berretto turco (1955) di Picasso, Toletta davanti alla finestra (1942) di Braque.Matisse-Henri_L-Algerienne2

L’occasione per immergersi nel tempo di Matisse sarà possibile fino al prossimo 15 maggio 2016, data ultima di apertura al pubblico della mostra a Palazzo Chiablese.

 

Box informazioni: www.mostramatisse.it.

 

Clara Agostini

 

 

 

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