Fringe: quando l’irrazionale diviene l’unica certezza

fringe_keyart1_1920x1080Si è conclusa il 19 Gennaio l’ultima puntata di Fringe, la serie televisiva statunitense nata nel 2008 il cui nome ha preso spunto da una squadra dell’FBI di Boston impegnata nei casi specifici della scienza di confine, ovvero lo studio di tutti quei fenomeni sovrannaturali ed inspiegabili riguardo la razza umana. Tutto inizierà con l’imprevisto atterraggio di un volo di linea proveniente dalla città di Amburgo presso Boston,  questo volo oltre che ad aver improvvisamente cambiato rotta si presenterà con l’intero equipaggio completamente morto.Sarà in questo preciso momento che subentrerà la figura di una dei protagonisti più importanti, Olivia Dunham, agente dell’FBI incaricata di seguire il caso insieme anche agli ultimi due protagonisti principali, il Dott. Walter Bishop, famosissimo scienziato, insieme a suo figlio Peter, giovane, brillante, promettente futuro fisico. Purtroppo il Dotto. Bishop è ancora rinchiuso in un istituto psichiatrico a causa di un precedente incidente di laboratorio, ed è qui che Olvia Dunham per tirarlo fuori dovrà ricorrere a suo figlio Peter, ritenuto l’unico in grado di poterlo far uscire da quello status.Solo una volta azionato questo meccanismo  l’improvvisato trio si troverà a dover formare una vera e propria squadra, cominciando ad indagare su fenomeni apparentemente inspiegabili, identificati con la specifica “Fringe” suscitando a sua volta un misterioso interesse anche verso lo stesso schema che sin dall’inizio sembrerà collegare questi personaggi, come se uniti dalla soglia dello spazio e del tempo, in un unico destino.Dai singoli casi Fringe, tangibili prove di un’anomalia nell’universo, si passerà ad un vero e proprio sconvolgimento di tutta la verità scientifica e fisica trattata fino a quel momento: universi paralleli, sbalzi temporali, soglie spaziali, viaggi nel tempo..nulla resterà una certezza, ogni piano, decisione o conseguenza verranno stravolti e nulla sarà più come originalprima.La vera chiave sensazionale di questa lettura non verrà rappresentata tanto nell’accadimento degli eventi stessi ma piuttosto nel motore che li azionerà: l’amore, la compassione, ed il sentimento, in grado di distruggere qualsiasi confine che la scienza abbia mai potuto costruire. Un amore spassionato e allo stesso tormentato il loro, quello tra Peter e Walter, l’amore di un padre verso un figlio che ha saputo infrangere qualsiasi barriera temporale e spaziale, seppur creando delle forti conseguenze, ma che alla fine ha saputo insegnare molto più di quanto abbia mai fatto la scienza in tutta la sua storia evolutiva. E’ proprio questo di cui si parla: dell’irrazionale che infrange ogni muro, dell’amore in quanto forza, coraggio e memoria che non abbandona l’uomo neanche nelle condizioni al limite della propria sofferenza.Tutto si incentrerà nell’ultima serie, quella finale, dove i protagonisti dopo mille avventure avranno come  ultimo compito quello di salvare il mondo, salvarlo dall’oscurità, dall’apatia, da un futuro popolato dagli Osservatori, creature scientificamente evolute, di gran lunga superiori agli esseri umani, in grado di cancellare ogni traccia delle emozioni dalla corteccia celebrale umana. E dunque sarebbe stato questo il risultato del mondo evoluto ai suoi massimi livelli? Sarebbe stata possibile la permanenza dell’essere umano in un mondo dove la razionalità, la logica e le abilità scientifiche sarebbero state le uniche abilità in grado di governare il sistema?  Siamo veramente sicuri che tutto debba essere posto sotto il severo occhio della scienza? Lo stesso Fringe ci ha insegnato che il sentimento e le emozioni stesse non hanno confini, che da ogni azione ne scaturisce una conseguenza, si, ma che la grande forza ed energia del mondo, il motore di questa splendida macchina risiede proprio nelle nostre emozioni, ed anche nelle nostre debolezze ed impulsività. Ecco perché il finale di Fringe ha destato tanti sentimenti, quante polemiche, probabilmente ci saranno state inesattezze scientifiche, in-appropriatezze fisiche, ma ciò che conta non è il messaggio che ha voluto trasmettere? Chi di voi non ha sempre sognato uno scontro aperto e conflittuale tra la scienza e l’istinto, tra il razionale e l’irrazionale, tra la logicità e l’illogicità, chi di voi non si è mai chiesto, soprattutto nell’ultima puntata “ e se Walter, uno scienziato così brillante e affamato di potere, non si fosse mai lasciato prendere dal sentimento e conseguemente non avesse mai varcato quella soglia?”Per molti sarebbe stato un non commettere un errore, quell’errore fatale, mentre per altri sarebbe stato il suo più grande rimpianto che lo avrebbe tormentato fino alla fine dei suoi giorni. A questo punto non mi resta che domandarvi “e voi da che parte sareste stati? quale sarebbe stata la vostra scelta?”C’è solo un modo per dare la risposta più appropriata, ed è quello di immergervi in questo fantastico mondo, nel mondo di Fringe, un mondo folle e parallelo ma allo stesso tempo semplice e genuino nei suoi rapporti umani e circostanze, un mondo che non dimenticherete facilmente perché una realtà fatta di speranze, di sogni e soprattutto di fantasia. E se non sbaglio un uomo che non è in grado di sognare è un uomo che non ha mai appreso fino in fondo il vero sapore della vita, una vita vissuta apparentemente nel rigore e nella razionalità, ma che un bel giorno senza preavviso verrà totalmente stravolta dal destino. Ebbene si, sarà in quel preciso momento che sarete i benvenuti, i benvenuti nel mondo di Fringe.

 

Valentina Cuzzocrea

 

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