Alex Lorenzi, la sua arte poetica che ci culla nel mare della sua anima

Osservare il mare, guardare le sue onde come delle pagine di un libro che si dispiega davanti ai nostri occhi, cercare una pagina poi un’ altra e infrangersi in essa, quasi accartocciandoci noi con la pura carta per trovare un’ essenza di vita, un perché e ricominciare, rituffarsi, bagnarsi nuovamente  e poi vedere nella sabbia come un pianoforte limpido le tracce di noi, noi di ieri, noi di domani, nel mezzo la presenza ingombrante ma poetica della nostra anima.

Un raccontare questo la vita del pittore per eccellenza che ha fatto della sua vita la pittura e viceversa, ovvero Vincent Van Gogh, e leggere queste limpide acque, questi riflessi, questi bagliori di passione anche in un uomo che come lui immette tutto nel pennello, a lui lascia trascrivere la propria vita ed a esso affida il testamento della sua personalità, ovvero Alex Lorenzi.
A distanza di secoli parliamo nel nostro presente di Alex Lorenzi artista a tutto tondo, pittore, decorativista che fa uso del pennello quanto dell’aerografo tecnica studiata in California, che considera il prolungamento della sua mano, e uomo di vita.

Nativo di Bergamo sin da piccolo respira arte, essendo nato in una città che si culla di arte, e grazie a mamma Annamaria e papà Giovanni, intraprende un viaggio che oggi chiama arte, un viaggio spirituale della sua anima che si nutre di due anime due specchi, il pennello e quindi la pittura, i murales i trompe l’oeil che come degli abiti li si calzano addosso e poi l’aerografo. Come aerografista, l’influenza americana predomina. L’aerografo o aeropenna è uno strumento che viene utilizzato per spruzzare vernici di vario tipo nebulizzandole tramite aria compressa. Viene usato in lavori di precisione per produrre linee molto sottili, campiture di colore uniformi e toni sfumati.Lo usa sulla tela, sui caschi, o qualsiasi altra superficie, con risultati perfetti, certosini che evidenziano la sua bravura, e nello stesso tempo nutrono  la sua anima classica, autentica, geniale che non viene spazzata via da questa marea ma anzi nella pittura come una risacca torna più forte e viva.
“L’unico momento in cui mi sento vivo è quando dipingo”, sosteneva Vincent Van Gogh.

Alex Lorenzi lo stesso delega all’arte la sua ansia e bramosia di vivere, tuffandosi nel mare caldo dei suoi colori, nelle onde delle sue linee e nelle maree dei suoi soggetti, scegliendo alla fine l’immensità del blu per far esprimere al suo osservatore il suo io e per vederlo riflesso nel proprio.

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Comments

    • tiziana caramignoli
    • 4 Aprile 2019
    Rispondi

    bagnarsi e poi vedere nella sabbia come un pianoforte limpido le traccie di noi, noi di eri, noi di domani, nel mezzo la presenza ingombrante ma poetica della nostra anima.
    Dice tutto; complimenti !

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