Hospitale. Il futuro della memoria

Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21

riparte con la grande installazione

Hospitale

Il futuro della memoria

Crociera dell’Ospedale Vecchio, Oltretorrente, 5 settembre – 8 dicembre 2020

Venerdì 4 settembre è stata la data della riapertura ufficiale di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, con l’inaugurazione della più grande installazione in programma: Hospitale – Il futuro della memoria, uno dei pilastri del Dossier di candidatura. Prodotta dal Comune di Parma, progettata e realizzata da Studio Azzurro e con l’importante contributo di Fondazione Cariparma, la video-installazione celebra la memoria storica dell’iconico quartiere Oltretorrente la cui vocazione risulta più che mai attuale alla luce dell’emergenza sanitaria che nei mesi scorsi ha bloccato il Paese e il programma di Parma Capitale.

In virtù della proroga del titolo anche per il 2021, Parma riparte più forte di prima, riprendendo le iniziative rimaste sospese e arricchendosi di nuove riflessioni scaturite dalle recenti vicende, che hanno profondamente cambiato il nostro modo di vivere e non possono essere ignorate.

La cultura torna quindi a battere il tempo, riappropriandosi dei suoi spazi, consolidando il legame di Parma con il suo territorio e riprendendo a scandire, con rinnovato vigore, la vita della città. La rinascita non può prescindere dalla cultura: ne è testimonianza il ricco programma di eventi, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti musicali, incontri con autori, performance di danza, laboratori per bambini, senza dimenticare i musei e le mostre ospitate nei luoghi culturali della città (www.parma2020.it).

HOSPITALE – IL FUTURO DELLA MEMORIA

Aperta al pubblico fino all’8 dicembre 2020, è pensata appositamente per l’iconica Crociera dell’Ospedale Vecchio che, insieme all’intero Complesso Monumentale, dal 2016 è oggetto di un importante intervento di rigenerazione urbana che darà vita a un museo multimediale permanente dedicato alla memoria della città.

È una video-narrazione, articolata in più parti, che racconta la storia dell’Hospitale nato dalle acque – i suoi canali, i mulini, le alluvioni – attraverso la presenza virtuale degli attori Marco Baliani e Giovanna Bozzolo, che assumeranno di volta in volta il ruolo di “io narrante” o di testimoni degli eventi. Otto grandi superfici tessili, che occuperanno le pareti della navata centrale, diventeranno gli schermi sui quali si articolerà, da diversi punti di vista, il racconto della storia dell’Ospedale Vecchio.

L’Ospedale Vecchio è uno dei complessi monumentali più importanti di Parma, nonché l’edificio simbolo della storia ospedaliera della città e dei servizi umanitari dispensati nei secoli. È stato l’ospedale cittadino dal XV secolo fino al 1926. Fu fondato nel 1201 da Rodolfo Tanzi; sulle rovine di questo edificio, nella seconda metà del XV secolo, si inizia a costruire il primo nucleo del complesso che vediamo oggi.

L’intera nuova struttura è organizzata intorno alla grande Crociera a croce latina sormontata da una cupola centrale: 120 metri di lunghezza per 100 metri di larghezza, con volte a 12 metri e, al centro dei due bracci della croce, l’altare. L’Ospedale era distinto in due sezioni: l’Ospedale della Misericordia e l’Ospedale degli Esposti. Il primo era composto da quattro reparti per infermi, inferme, feriti e orfani e

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