Alle fondamenta del Teatro

Martedì 20 gennaio alle ore 18 al Teatro Argentina appuntamento con il radio-walkshow Alle fondamenta del Teatro, l’esplorazione urbana con ascolti via radio e web condotta da Carlo Infante. Una conversazione itinerante con performing media che ci accompagnerà alla scoperta della storia, dei luoghi e degli spazi di uno dei più antichi teatri della Città, dove sono ancora presenti tracce della Curia di Pompeo.

Partendo dall’ingresso artisti di Via dei Barbieri 21, la passeggiata narrativa si svilupperà dai sotterranei fino a raggiungere i camerini, per un’esplorazione immersiva del territorio urbano-teatrale attraverso l’utilizzo delle whisper radio, ovvero smartphone e cuffie collegate ad una radioricevente. Il sistema radio permetterà di ascoltare, senza invadere, un fugace saluto agli attori che andranno in scena per il debutto de Le voci di dentro, capolavoro di Eduardo De Filippo, diretto e interpretato da Toni Servillo, affiancato dal fratello Peppe e da una folta compagnia di attori napoletani di diverse generazioni (all’Argentina fino al 15 febbraio).

Un’incursione narrativa, personalizzata e favorita dall’utilizzo dei nuovi media e dei social network, per riflettere sulla funzione pubblica del teatro proprio a partire dalle sue fondamenta. Una conversazione itinerante con performing media per comprendere quanto sia importante il teatro all’interno della società occidentale, riscoprendo il suo valore fondante come “palestra d’empatia”. Proprio nell’ottica di una riappropriazione e identità culturale, il radio-walkshow di Carlo Infante ci condurrà alle origini del Teatro Argentina, inaugurato nel 1732 e ricavato dalla radicale ristrutturazione del Palazzetto Sforza Cesarini e della torre del Burcardo. Quest’ultima definizione riconduce all’alto prelato Johannes Burckardt che nel Quattrocento svolse una funzione di consigliere per ben quattro Papi. Il suo palazzo fu costruito sui resti della “curia” di Pompeo (connotando quell’area che oggi si chiama Largo di Torre Argentina). Una parte dell’edificio secondario venne demolita per fare spazio al palcoscenico mentre la torre e altri ambienti del palazzetto furono adibiti a servizi per il teatro e per i camerini degli artisti. Il teatro era costruito originariamente in legno ad esclusione solo delle mura e delle scale in muratura; la sala fu progettata con la forma a ferro di cavallo per soddisfare al meglio le necessità acustiche e visive. La platea, pavimentata con tavole di legno, era completata da quaranta file di banchi mentre i centottantasei palchi erano disposti in sei ordini. Il Teatro Argentina, secondo le testimonianze riportate dai visitatori stranieri del XVIII secolo, era considerato il più importante tra quelli romani.

L’iniziativa si inserisce nel progetto Piedi per Terra e Testa nel Cloud. Esplorazioni urbane per una mappa attiva della memoria partecipata, realizzato da Urban Experience con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura. Le azioni caratterizzanti Urban Experience sono i radio-walkshow: esplorazioni urbane che attivano uno spirito ludico-partecipativo capace di sviluppare una nuova sensibilità culturale coniugata con l’innovazione sociale. E’ un’operatività che coniuga web e azioni nel territorio, attraverso il geoblog: la mappa interattiva per un digital storytelling nomade, secondo le poetiche del performing media che sottende un uso creativo delle nuove tecnologie della comunicazione. Si usa tecnologia radio per conversare “di fianco” e con l’ausilio di smartphone si ascoltano in cuffia gli audioclip tratti dal web. C’è un modo di dire che definisce bene queste pratiche: “piedi per terra e testa nel cloud”.

Martedì 20 gennaio a partire dalle ore 18 al Teatro Argentina di Roma

radio-walkshow Alle fondamenta del Teatro

conversazioni nomadi con ascolti via radio e web

in occasione del debutto de Le voci di dentro

a cura di Carlo Infante