Un’estate tinta d’azzurro

Sarà difficile dimenticare un’Estate così ricca di successi sportivi come mai era accaduto prima.

Belgrado, Katowice, Londra e Tokio sono le città in cui quest’Estate il cielo è diventato più azzurro del solito.

Dopo il trionfo nell’europeo di calcio con la Nazionale guidata dal c.t. Roberto Mancini, si sono susseguiti i trionfi alle Olimpiadi e Para olimpiadi di Tokio, agli europei di pallavolo maschili e femminili e ancora un italiano, Matteo Berrettini, per la prima volta in finale a Wimbledon, e ancora Jacobs, un immenso Jacobs diventato l’uomo più veloce del pianeta.

Un’Estate di successi, emozioni, trionfi, un’Estate che per chi ama lo sport e non solo, rimarrà impressa in modo indelebile.

Una pioggia di medaglie che ha messo in difficoltà addirittura il nostro Capo dello Stato, troppe onorificenze al merito da assegnare in questa calda e azzurra Estate. È stata necessaria una deroga affinché tutti i nostri eroi sportivi ricevessero il giusto riconoscimento. È tutto così incredibile, impensabile ma, meravigliosamente vero.

301.000 km quadrati, 60 milioni di abitanti per una Nazione apparentemente piccola al cospetto di molte altre ma con un Cuore enorme che durante questo periodo ci ha portati a raggiungere il tetto del mondo e d’Europa.

Non solo atleti ma uomini e donne con e senza disabilità senza alcuna distinzione, senza alcun pregiudizio, dediti allo sport nella sua più profonda essenza, atleti incredibili che ci hanno emozionato, appassionato, incollato davanti a un televisore ad un tablet o a uno smartphone, lì pronti a sostenerli e ad estasiarci con imprese incredibili.

In un Paese dove lo sport dovrebbe avere una maggiore importanza all’interno delle scuole, in un Paese dove le strutture sportive troppe volte risultano essere insufficienti e inadeguate, in un Paese dove troppe sono le differenze economiche tra i vari sport, in questo Paese si sono comunque formati, allenati e perfezionati atleti eccezionali.

Quest’ Estate deve farci riflettere, abbiamo vinto tutto il possibile e raggiunto risultati sportivamente incredibili nonostante tante difficoltà logistiche e organizzative. Immaginiamo cosa potremmo diventare se solo riuscissimo a migliorarci, a rivalorizzare le strutture sportive territoriali nelle aree urbane ed extra urbane del nostro splendido Paese.

Bisogna ripartire, a testa alta come se avessimo tutti una medaglia al collo, da chi ci governa fino ad arrivare a noi, rimboccarci le maniche e valorizzare lo sport e i suoi valori dai quali non si può prescindere in modo tale da formare non solo atleti eccezionali ma persone migliori.

Viva lo sport!

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