La Moschea di Roma costituisce il luogo di preghiera per i musulmani ed è sede del Centro Culturale islamico d’Italia. Costruita dall’architetto Paolo Portoghesi è la più grande Moschea di Europa. I suoi elementi architettonici, perfettamente inseriti nel paesaggio romano, fondono armoniosamente elementi islamici e occidentali creando un continuum tra spazio esterno ed interno e permettendo ai musulmani di poter pregare sia dento che fuori la Moschea. Elemento fisso di ogni Luogo di Culto musulmano del mondo è l’”Almihrab”, che in arabo significa letteralmente “orientamento” , cioè la porta, la strada verso la Mecca. Ogni musulmano, infatti, nell’ atto della preghiera a Dio, deve rivolgersi nella direzione della città più Sacra dell’Islam, patria del Profeta Maometto. Si rimane colpiti dalla grandiosità e la bellezza dell’opera, ma soprattutto non si può non notare la volontà di Paolo Portoghesi di creare, attraverso il linguaggio architettonico, un dialogo interculturale tra due mondi solo apparentemente distanti. Oggi più che mai è necessario creare un ponte tra l’Islam e l’ Occidente e la Moschea di Roma sembra perfettamente riuscire nello scopo. Infatti oltre a svolgere il suo primario ruolo di riunire nella preghiera i 70.000 e oltre musulmani che vivono e lavorano a Roma, La Moschea è anche un luogo di incontri e scambi culturali. Durante la settimana moltissime scuole e gruppi parrocchiali visitano la Moschea dando vita a confronti costruttivi e alla conoscenza reciproca. Ci si auspica che per l’anno appena entrato questo dialogo possa solo crescere servendosi del comune denominatore per tutte le religione, ovvero l’arte.
Barbara Gallo
