Viaggiare da soli, viaggiare più liberi.

Viaggiare da soli effettivamente può risultare un pò inusuale, perché ci si immagina sempre di andare via in compagnia di altre persone, per condividere momenti e ricordi.

Però alla lunga tutto questo potrebbe anche risultare un pò noioso, e arrivare anche a limitare la propria esperienza per assecondare le esigenze e le richieste di altre persone.

E quindi per accontentare qualcuno magari si finisce spesso per non accontentare se stessi. In fin dei conti gli amici li vediamo tutto l’anno, perché allora non prendersi qualche giorno di vacanza anche da loro e godersi un bel viaggietto in totale tranquillità?

Anche perché poi si rischia di incontrare in totale libertà gente nuova, nuovi amici, nuove persona da aggiungere su facebook, seguire su Instagram, e da taggare nelle proprie foto.

Persone con cui magari potrai anche incontrarti di nuovo in futuro, anche perché la vita in fondo è fatta di incontri, e quindi poter incontrare anche un nuovo amore.

E allora possiamo confermare il detto “meglio soli che accompagnati”, e affermare che l’ultima frontiera del viaggio è la vacanza solitaria.

Una scelta che sembra non appartenere più solo a pochi spiriti liberi e ai giramondo alla ricerca di sé e di nuove, inusitate esperienze.

Quella che fino a poco tempo fa sembrava agli occhi dei più un’idea bizzarra e poco allettante, adesso fa tendenza, e alcuni studi ne conferma persino i benefici.

“Viaggiare da soli aiuta le persone ad aumentare la sensazione di avere maggiore controllo sulle proprie vite e sulle proprie azioni, non solo, viaggiare da soli stimola anche la riflessione e aiuta nella scoperta di sé” sostiene la professoressa Constanza Bianchi della Queensland University of Technology.

Lo studio ha confermato i vantaggi, anche psicologici, di questo tipo di vacanza, essendo il modo migliore per lavorare su se stessi.

La ricerca, pubblicata dalla rivista International Journal of Travel and Tourism Research è stata condotta su un campione di 24 partecipanti appena tornati da una vacanza solitaria durata, in media, nove giorni.

La maggior parte delle persone intervistate ha scelto di viaggiare senza alcun familiare né amico o compagno, e tutti, al ritorno, si sono detti soddisfatti.

E ricordiamoci che “l’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi”, come scriveva Proust, e il viaggiatore solitario lo sa bene. Esplorare nuovi posti da soli è il modo migliore per conoscere un luogo, un popolo, un continente.

Viaggiare da soli fortifica l’autostima e la capacità di apprendimento, i pensieri diventano più flessibili e la mente più libera.

Con questo spirito tanti giovani, e non solo, si sono messi in viaggio da una parte e dall’altra del mondo, condividendo anche la loro esperienza online.

Seguire i propri ritmi senza doversi adattare a quelli di qualcun altro per riscoprire una nuova sensazione di libertà, o godersi il pieno relax senza l’ansia di dover pianificare uno spostamento di gruppo, aprirsi a nuove esperienza, conoscere nuove persone e scegliere da soli cosa fare e cosa non fare.

Questi sono solo alcuni dei vantaggi elencati dai viaggiatori solitari

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