TORRE MAURA

Quartiere romano nella periferia est di Roma. Nella zona ancora oggi sono presenti i resti di un’antica chiesa dedicata a Santa Maura, che ha poi dato il nome ad un casale, la cui torre è diventata Torre Maura. Il territorio dove si trovava la chiesa era chiamato ”Fundus Mauricius”, dal nome dell’antico proprietario dell’epoca romana. La chiesa infatti inizialmente prese il nome di San Mauro in quanto legato al territorio in cui si trovava, poi per “corruzione popolare” si tramutò in Santa Maura. Nel quartiere la maggior parte delle strade sono intitolate ai volatili “Via dei Codirossoni, Via dei Fagiani, Via dei Colombi ne sono un tipico esempio”, nel 1935 quando vennero istituite le prime strade , il Governatorato di Roma decise di dedicarle alle diverse specie di uccelli, complice il fatto che il quartiere si trovava in aperta campagna. Oltre alle strade intitolate ai volatili troviamo anche Via dei Ruderi di Casa Calda. Per alcuni studiosi, si può pensare all’esistenza di un impianto termale di epoca romana ma non ci sono resti che ne attestano l’esistenza, altri parlano di una tenuta alto medievale e altri ipotizzano la possibilità che precedentemente ci fosse un terreno di proprietà del console romano Caio Celio Caldo. Tornando ai giorni nostri, dal 2014 nel quartiere è stata inaugurata la stazione omonima della linea C della metropolitana, consentendo maggiori collegamenti e potenziando l’area. Torre Maura è balzata però agli onori della cronaca per la rivolta anti-rom ospitati nel centro di accoglienza, segno di un forte disagio sociale delle periferie senza però, una volta avvenuta la ricollocazione di queste famiglie, cercare di capire le reali responsabilità e la genesi dell’evento di questa rivolta.

 

Foto di Manuel Grande

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