I castelli romani,che sono uno dei più importanti siti paesaggistici del lazio, comprendono propriamente una dozzina di paesi, oggi ancora mete tradizionale di gite e scampagnate nel cosiddetto piccolo turismo, che sono spesso di antica tradizione culturale e ricchi di opere di straordinario rilievo storico-artistico. Frascati, Groferrata, Marino, Rocca di Papa, Lanuvio, Albano Laziale e Castel Gandolfo, Velletri non sono che alcuni di loro. Il nome di questa zona del Lazio deriva dalle dimore feudali, appartenute alle stesse famiglie in lotta per il soglio pontificio,che a partire dall’alto medioevo comparvero sulle sponde e negli immediati dintorni dei laghi vulcanici. Risale almeno al XII secolo e si riferiva sia alla rocca che sia a un qualsiasi centro abitato che si formasse sotto il suo dominio. I castelli veri e propri, nell’accezione moderna, erano molto più numerosi di quelli odierni: quando non inglobati nel corso del secoli in edificazioni successive , sono scomparsi per l’abbandono, il vandalismo e la speculazione delle aree che occupavano; suddivisi in genere nei gruppi dei colli Albani e dei colli Tuscolani,sono geograficamente, storicamente e culturalmente un tutt’uno inscindibile. Vertice geografico dell’area è il gruppo montuoso dei colli Albani o Laziali, che, di forma quasi circolare,chiude verso est e sud-est la Campagna romana. Nell’arco compreso tra via Appia e via Latina il complesso delle piccole elevazioni raggiunge le altezze maggiori nel monte Cavo,nel Maschio delle Faete,e nel colle Iano. Tutta la zona fa parte del cratere antichissimo dell’antichissimo cratere laziale.
Il vasto cratere del vulcano laziale vide in età storica la fioritura a partire da Alba Longa, progenitrice di Roma, il cui sito esatto è ancora incerto; nella repubblica e nell’impero fu apprezzato soprattutto per la bellezza dei paesaggi e per la mitezza del clima, che richiamarono ville di prestigio. Nel medioevo si svilupparono verso i vertici delle elevazioni maggiori insediamenti abitativi più o meno più o meno estesi e si consolidò anche il dominio di potenti famiglie baronali, sovente in lite con le altrettanto abbazie per i possedimenti terrieri: famosa è la controversia tra i conti di Tuscolo e gli abitanti di Grotta Ferrata. Proprio i conti di Tuscolo rappresentarono la più forte delle famiglie baronali dei Castelli; dopo la loro caduta a seguito della distruzione di Tuscolo a opera dei romani,sul territorio frantumato si imposero i Frangipane, gli Annibaldi e i Savelli, che mantennero a lungo il dominio anche per l’importanza della casata al tempo della cattività avignonese.va partire dal XIII secolo, iniziò l’ascesa dei Colonna che si impossessarono della maggior parte dell’area; a tale conquista resistettero solo, in ristrette porzioni di territorio, gli Orsini.
Con il dominio dei Borgia e le guerre d’Italia di francesi e spagnoli tramontò per sempre il potere delle famiglie baronali, schiacciate dalle grandi potenze del tempo, anche se i Colonna mantennero parte dell’antico dominio
I castelli romani vi resteranno nel cuore tanto da volerci tornare