ALL’ AQUILA L’ INAUGURAZIONE DEL NUOVO MUSEO MAXXI IN UN GIOIELLO BAROCCO: PALAZZO ARDINGHELLI

Il Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI sec. raggiunge il traguardo dei 10 anni e li festeggia aprendo la sua sede a L’Aquila, spazio distaccato, in un luogo molto simbolico: Palazzo Ardinghelli. L’edificio uno dei massimi esempi del Barocco aquilano è situato in piazza Santa Maria Paganica nel pieno centro storico del capoluogo abruzzese. Nello splendido Palazzo nasce oggi il Maxxi, un laboratorio dedicato alla produzione artistica e culturale aperto al territorio e alle sue energie. Uno spazio che con Bartolomeo Pietromarchi, direttore del Maxxi Arte, le collezioni di arte, architettura e fotografia prenderanno vita insieme a mostre temporanee, programmi di approfondimento e progetti educativi. Dopo la pausa imposta dall’emergenza Covid-19 e il conseguente confinamento, è imminente l’inaugurazione di Maxxi L’Aquila, progetto che ha visto MIBACT e Fondazione Maxxi di concerto con il comune di L’Aquila, le Amministrazioni e le Istituzioni del territorio. Impegnati insieme per un grande obbiettivo: contribuire per il rilancio del territorio ferito dal sisma attraverso la cultura, recuperando con un restauro il Palazzo settecentesco precedentemente già sede degli uffici della Soprintendenza. L’idea di istituire una sede decentrata del Maxxi in Abruzzo nacque insieme ad una visita, nel 2014, del Ministro Dario Franceschini nel gioiello barocco di Palazzo Ardinghelli, Monumento Nazionale danneggiato gravemente appunto dal terremoto del 2009 e in fase di restauro grazie anche ad un contributo economico del Governo Russo che donò 7 milioni e 200 mila euro. Nel 2015, con la scelta di rendere Palazzo Ardinghelli un museo, il Ministero stanziò altri 2 milioni di euro. Giovanna Melandri Presidente della Fondazione Maxxi sottolinea “l’idea di destinare all’arte contemporanea Palazzo Ardinghelli, risponde alla necessità di rigenerare un tessuto e un territorio che sicuramente hanno sofferto e che possono invece ripartire grazie alla collaborazione tra arte, scienza e università”. Dal 2017 al 2019 contemporaneamente al termine degli interventi di consolidamento, il Palazzo è stato sottoposto a ulteriori lavori di adeguamento dell’edificio a sede espositiva museale. Per i danni molto gravi, il piano nobile dell’edificio è stato parzialmente distrutto nelle coperture e quindi è stato oggetto di restauro conservativo e il ripristino della parte strutturale grazie ai tecnici della Soprintendenza dell’Aquila. Nel nuovo progetto al piano terra di Palazzo Ardinghelli è sistemata l’accoglienza, con un’ area di accesso e una serie di spazi per attività condotte insieme agli altri soggetti del territorio, più una sala multifunzionale per presentare libri, organizzare piccoli eventi, attivare corsi di didattica, workshop con l’Accademia delle Belle Arti, le scuole e le associazioni locali. Sempre al piano terra vi è un bookshop per mettere a disposizione i cataloghi. Per quanto riguarda le opere che verranno esposte è prevista la realizzazione di 5 committenze site specific affidate ad artisti italiani per arricchire il Palazzo di opere progettate appositamente. Ricordiamo il grande artista abruzzese, Ettore Spalletti, da poco scomparso, gli altri autori sono Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garrutti, Nunzio ecc.. Inoltre si aggiunge Anastasia Potemkina, un’artista russa selezionata d’accordo con la V-A-C Foundation di Mosca, per sancire il ruolo fondamentale, citato, che la Russia ha svolto per il recupero del Palazzo. Infine, un’altra committenza nata in occasione della mostra dedicata a Paolo Pellegrin, è un suo lavoro sulla rinascita della città. Sullo stesso tema anche una serie fotografica di Stefano Cerio. Tutte le opere nominate saranno esposte per un lungo periodo nella collezione del museo. Una sfida perchè si passerà dagli spazi contemporanei di Roma agli ambienti dell’Aquila sontuosi delle tre sale che si affacciano sul fronte principale e che accoglieranno le opere degli artisti. Sabato 5 settembre, nella sala della Voliera al piano nobile di Palazzo Ardinghelli, verrà presentato al pubblico e alla stampa il restauro che ha restituito alla città uno dei suoi monumenti più affascinanti e singolari, uno dei massimi esempi del Barocco aquilano. Sempre sabato 5 (dalle 15 alle 19) saranno organizzate visite guidate nel Palazzo, curate dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di L’Aquila nel rispetto delle norme di sicurezza. Cittadini del capoluogo abruzzese e turisti potranno scoprire o riappropriarsi di questo edificio e scoprirne la bellezza, con il suggestivo cortile ottagonale porticato, gli affreschi e le decorazioni in stucco, lo scalone monumentale di derivazione borrominiana, i saloni con i preziosi camini, la sequenza di astenze che aprono prospettive sempre diverse. Infine venerdì 30 ottobre si terrà l’inaugurazione del Museo alla presenza del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov. Una corte ariosa, a esedra, piena di luce, accoglie chi entra nell’edificio che i toscani Ardinghelli decisero di edificare all’Aquila. Ampi spazi, segni della ricchezza di chi volle quel Palazzo e che ora diventeranno la casa per opere del futuro perchè la storia e la sua bellezza sono l’ambiente ideale dell’arte contemporanea con la nascita del Museo Maxxi.

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