6 agosto 1926: Gertrude Ederle riscrive la Storia e diventa la prima donna ad aver attraversato la Manica

Erano le 7:05 di una giornata come quella di oggi che Gertrude Ederle, una nuotatrice americana di origini tedesche, partì da Cap Gris-Nez, nella Francia settentrionale, e arrivò, bracciata su bracciata, fino a Kingsdown, in Inghilterra, impiegando per la tratta 14 ore e 34 minuti e abbassando di più di due ore il record fino a quel momento vigente: per la prima volta una donna aveva attraversato la Manica a nuoto.

L’impresa della Ederle venne compiuta il 6 agosto 1926 e le valse un primato imbattuto per ben ventiquattro anni (solo nel 1950 Florence Chadwick avrebbe fatto meglio di lei). Nonostante una passione piuttosto tardiva per il nuoto (entrò per la prima volta in una piscina a 9 anni) e delle spalle non troppo allenate, la Ederle già a 17 anni vantava un palmarès invidiabile: 7 primati conquistati in un unico giorno, vari record negli Stati Uniti e nel mondo nonché una qualificazione alle Olimpiadi. Il 1924 è l’anno dei Giochi di Parigi e Gertrude dà il meglio di sé: medaglia d’oro nella staffetta 4×100 metri stile libero, due medaglie di bronzo singole nei 100 metri e nei 400 metri. Nel 1925 attraversa la baia di New York in appena 7 ore e 11 minuti, stabilendo il nuovo record sia maschile che femminile. Era arrivato il momento di compiere l’impresa, di superare stessa e di stabilire un’egemonia assoluta per mare: quel 6 agosto 1926 la Ederle riscrisse la Storia.

Ad accoglierla, tornata a New York, una trionfale ticker-tape parade e un incontro con il Presidente Coolidge. L’anno dopo, era il 1927, ottenne il ruolo di se stessa nel film “La scuola delle sirene”. Gli anni Quaranta le portano la totale sordità, complice un morbillo che in età precoce le aveva già provocato complicazioni all’udito: la Ederle decise allora che era arrivato il momento di uscire definitivamente dalla vasca e iniziò a insegnare nuoto ai bambini con disfunzioni dell’apparato uditivo. Il 1965 segnò il suo ingresso ufficiale nella International Swimming Hall of Fame; il 30 novembre 2003, alla veneranda età di 98 anni, esalò il suo ultimo respiro.

Sono passati 93 anni e di Gertrude Ederle non si sente mai parlare. La storia di quella che divenne la prima donna ad attraversare a nuoto la Manica, dopo aver battuto record detenuti per decenni da colleghi di sesso maschile, sembra essere caduta nel dimenticatoio. Altre atlete negli anni successivi avrebbero seguito le sue orme, ma ricordare colei che rese possibile anche solo immaginare che una donna potesse compiere un’impresa tanto ardua è un dovere forse troppo sottovalutato.

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