Viagem à Lisboa: Jardim da Tapada das Necessidade

Lisbona è una capitale europea in cui si respira aria pulita, una città che quasi non sembra essere  tale sotto questo aspetto. Un esempio banale e quotidiano a tal proposito può essere il seguente: se si stendono i panni su di un balcone ad asciugare, questi risulteranno insolitamente  morbidi e profumeranno di fresco e di pulito, non di smog urbano.

Lisbona è una città che gode di aria buona e vanta rigogliosi parchi, i jardins,  vere e proprie esplosioni di verde, luoghi incantati che custodiscono animali e tranquillità. I lisboetas amano frequentare i loro jardins a tutte le ore del giorno per fare passeggiate, praticare sport e divertirsi con picnic; di recente poi l’iniziativa outjazz, che consiste nella realizzazione di concerti gratuiti all’aperto dal pomeriggio alla sera, ha conferito un valore aggiunto a questi già di per sé magnifici spazi verdi.Forse alcuni lisboetas ed i turisti non convenzionali conosceranno il Jardim da Tapada das Necessidades proprio grazie a questa manifestazione musicale e in molti ignoreranno la sua stessa esistenza. Ad ogni modo si tratta di un luogo incantato ed incantevole che vale la pena visitare in virtù della sua straordinaria bellezza, riportata a nuovo splendore e vita grazie all’intervento congiunto di riqualificazione della Câmara Municipal e della Estação Florestal Nacional.Situato in una zona tranquilla della città, ad appena 15 minuti a piedi dalla centralissima Basilica da Estrela, questo enorme parco grande quanto 10 stadi di football americano fu soggetto a diverse opere di costruzione nel 1742 per volere di Don João V e nel 1843 grazie a Don Fernando, il quale fece sì che il jardim venisse trasformato secondo lo stile romantico inglese. Al suo interno si trovano una cappella, un convento ed un discreto palazzo regale, residenza di Don João V. Fra il 1855 ed il 1861 furono costruite inoltre una serra circolare, un campo di tennis e la cosiddetta Casa do Regalo, utilizzata come atelier di pittura dalla regina Dona Amélia. Diverse e numerosissime sono le piante che il jardim ospita, dalla varietà impressionante: si va dal percorso dei cactus, uno dei più antichi d’Europa, alla già citata serra ed a tipologie di alberi particolarissime provenienti da tutto il mondo, quali i carrubi, ai corbezzoli e gli olivastri. Nato dall’estro creativo del giardiniere francese Jean Baptiste Bonnard, questo enorme spazio verde dai tratti romantici e dalla varietà ambientale stupefacente, è un vero e proprio pezzo composito di paradiso, ideale per rigenerare il fisico e lo spirito dalla frenesia quotidiana.

 

Michela GraziosiSONY DSC

 

 

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