Il favoloso mondo di Torbjørn Rødland

Lo straordinario estro creativo di Torbjørn Rødland, eccentrico fotografo statunitense, prende forma in scatti bizzarri e grotteschi che trovano la propria, remota origine in processi onirici. Molte delle immagini compositive delle foto sono infatti ricostruzioni di quanto l’inconscio del fotografo ha prodotto; altre, invece, sono espansioni di suggestioni che provengono da qualcosa di già esistente, creato da altri artisti. Generalmente Rødland  non riesce ad avere delle idee valide se non desumendole dai suoi sogni: sono questi ultimi i punti di partenza migliori che gli permettono di conseguire un risultato soddisfacente a scatti ultimati, che sono frutto, nella pratica, il più delle volte, di mera improvvisazione. Si parte infatti da semplici e pure suggestioni visive che necessitano poi di partecipazione attiva ed interpretazioni personali per avere un senso.                                                Di recente è stato pubblicato il suo quinto, ultimo -per il momento- libro, “Vanilla Partner”, strumento essenziale per chi vuole entrare nello straordinario mondo visivo e visionario di Rødland.                                                Assenza di paesaggi, che erano stati dominanti nelle sue pubblicazioni precedenti, esposizioni multiple e corpi aggrovigliati: sono questi gli elementi costitutivi del suddetto, nuovo lavoro editoriale ed artistico, sintesi della momentanea tappa evolutiva dell’arte del fotografo, in continuo arricchimento ed evoluzione. Di enorme interesse per l’artista sono ad oggi la disarmonia, le diseguaglianze ed il conflitto nei suoi vari aspetti. A suo dire risultano infatti poco appetibili soggetti in equilibrio ed è per questo che si è lasciato affascinare da elementi simbolici quali gabbie, mani o altri oggetti che trattengono volti, corpi e limitano la libertà degli individui ritratti conferendo agli scatti una notevole dose di dinamicità nonché disseminandoli di riferimenti alle logiche del potere nelle sue varie forme e manifestazioni. Potere che, in maniera sempre più invasiva, ci dirige, dettando dogmi, creando costrizioni.                                                                                                Non solo, dunque, pure suggestioni e visioni: oltre ai sogni, oltre ai folli, geniali voli dell’inconscio di un artista visionario vi è comunque un forte e sottile riferimento alla realtà, ai tempi moderni. Imperativo categorico da cui, proprio oggi, non si può e non si deve prescindere.

 

 

Michela Graziosi4gen

 

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