Sergio Signorini. Far sembrare semplice ciò che non lo è

Torniamo ancora una volta insieme a voi, cari lettori, nel fantastico mondo della pasticceria e, in particolare, nella magia del cioccolato. Lo facciamo con Sergio Signorini.

 

Essere un maestro cioccolatiere significa conoscere tutti i segreti della straordinaria materia con la quale si lavora, ma vuol dire soprattutto essere un artista. Lo è, sicuramente, Sergio Signorini, che da molti anni si dedica anima e corpo alla sua passione per la creatività nella pasticceria, con la quale ha compiuto un percorso più che trentennale, dalla scultura in marzapane e suoi soggetti classici: pagliacci, bambole e animali, fino al meraviglioso (e modernissimo) mondo del cioccolato.
L’abilità più importante di un pasticciere consiste nel far sembrare semplice e naturale quello che in realtà non lo è; Sergio Signorini con le sue dimostrazioni di temperaggio del cioccolato fondente, al latte e bianco, con la realizzazione delle sue squisite praline e gli eccellenti risultati conseguiti nella pasticceria moderna, ha lasciato il pubblico a bocca aperta. Nonostante sia nel dolce mondo della pasticceria da molti anni, Sergio Signorini sente che non è ancora venuto il momento di ritirarsi perché molti sono i progetti cui desidera ancora partecipare. Con la Caffarel ha ideato l’Università del cioccolato, un percorso che dura da molti anni e che vede Sergio Signorini in prima linea come coordinatore. Si tratta di un master d’alto livello con ottimi docenti e sedi in quasi tutte le regioni d’Italia; da giugno, poi, sbarcherà in Francia e a luglio in Inghilterra, a settembre toccherà invece al Giappone e ai paesi arabi. Insomma il lavoro non manca e lui non può che esserne soddisfatto. Dietro ogni uomo di successo c’è sempre, ovviamente, una grande famiglia e a essa Sergio Signorini si sente di dire grazie, per avergli permesso di portare avanti la sua passione e per la pazienza che gli ha dimostrato. Uno dei momenti più alti della lunga e fruttuosa carriera di Sergio Signorini è stata la realizzazione di una scultura in cioccolato, raffigurante le grandi statue Mohai dell’Isola di Pasqua, per il trofeo Barry Callebaut, che aveva come tema “Storia e misteri delle antiche civiltà”. Interamente realizzata con blocchi di cioccolato bianco, scolpiti a mano con martello e scalpello e sabbiati con lo zucchero, presentava anche delle praline di cioccolato fondente al 64%, ripiene di una ganasche al pistacchio e mou. Insomma, un capolavoro delizioso. Per Sergio Signorini, infatti, la presentazione e il gusto devono procedere di pari passo: la prima invoglia il cliente ad assaggiare, il secondo lo convince definitivamente. Un buon prodotto, mal presentato, non è mai preso in considerazione. Sergio Signorini è un vero maestro, proprio perché è un artigiano e, al contempo, un artista.

 

314

signorinis@libero.it

 

Manuela Pacelli

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares