Le tinte forti diventano protagoniste; ecco le tele audaci e cariche di energia del gruppo avanguardistico che risvegliò l’Europa dal fetido odore della guerra
Già dal 4 dicembre 2015 la Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla ha aperto le sue porte alla mostra “CoBrA una grande avanguardia europea”, avrete tempo fino al 3 aprile 2016 per poter conoscere e osservare le opere della prima avanguardia internazionale del secondo dopoguerra. Organizzata dalla Fondazione Roma-Arte Musei e la DIE Galerie di Francoforte, la retrospettiva offre una panoramica completa sulla produzione artistica del gruppo CoBrA. Come tutte le avanguardie artistiche anche questo movimento diede una scossa di vitalità ad un’Europa adagiata sugli allori accademici e assopita dai fumi della seconda guerra mondiale.Così l’antico continente risvegliò la libertà artistica grazie alle pennellate e ai colori audaci di un gruppo di amici ed artisti. Era l’8 novembre 1948 quando Asger Jorn, Karel Appel, Constant, Corneille, Christian Dotremont e Joseph Noiret si ritrovarono seduti intorno ad un tavolino dell’hotel de Notre Dame de Paris. Il gruppo di artisti che convogliò il desiderio di un’arte libera in un progetto culturale, oggi, a quasi settant’anni dal primo incontro, visibile presso il Palazzo Cipolla. Gli artisti covavano il volere di un’arte pronta a nuove teorie estetiche, un’arte che potesse rinascere dalle ceneri della guerra. Da questo desiderio di ripresa viene a crearsi il gruppo avanguardistico CoBrA, la cui suggestiva denominazione, inventata da Dotremont, è un acronimo geografico. C,B e A sono, infatti, le iniziali delle città dalle quali gli artisti del gruppo provengono: Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam. Inoltre il nome del movimento rimanda al nome del pericoloso serpente che fu espressione iconica dell’atteggiamento sovversivo del gruppo.I curatori dell’evento espositivo, Damiano Femfert e Francesco Poli, hanno voluto mirare ad approfondire l’attività del gruppo avanguardistico in tutte le sue sfaccettature, per questo il percorso della mostra non prevede solo dipinti ma anche statue, lavori su carta, pubblicazioni e foto. Sono ben 150 le opere che compongono la retrospettiva testimone di come la forza e la potenza possano essere pulsanti anche in versione bidimensionale.La rivoluzione artistica del gruppo CoBrA diede sfogo al colore nella sua essenza materica e cromatica rendendolo senza alcun dubbio protagonista e fil rouge all’interno delle opere dell’avanguardia. Le tinte audaci ebbero un effetto dirompente tanto da contaminare con la “malattia dei colori forti” tutta Europa. La spontaneità irrazionale che si cela nei dipinti del movimento e la loro sperimentazione artistica sono frutto di una crescente libertà in opposizione al rifiuto di qualsiasi accademismo. Attraverso la forza e l’energia che suscitano le gradazioni di colore l’avanguardia CoBrA è stata capace di superare ogni ostacolo e barriera artistica.Il corpus di opere esposte presso Palazzo Cipolla mostrano l’impeto con il quale gli artisti hanno dato vita alle proprie opere. I Dipinti esuberanti, in cui il colore veste panni provocatori e di straordinaria energia, rivoluzionarono l’arte nella forma e nella sostanza, basta citarne una: Begging Children (1948), creata da Karel Appel, è la tela che imprigiona un gruppo di bambini magrissimi devastati dalla fame della guerra, ridotti a delle flebili linee nerastre su uno sfondo verde acido messo in contrapposizione da un rosso mattone intenso. Il colore vigoroso e drastico è il vero linguaggio dell’artista, come se una pennellata di colore valesse più di mille parole.
Box informazioni:
CoBrA, una grande avanguardia europea
Palazzo Cipolla
Via del Corso 320, Roma
Giorgia Scoccia