“MAFIA CAPITALE” DI GIAMPERO CALAPA’ UN INSTANT BOOK SUI FATTI DI ROMA

Una mafia “originaria e originale” quella che ha coinvolto Roma. Una fitta trama di interessi economici e politici ordita da quel “mondo di mezzo” che muoveva i fili tra i colletti bianchi del “mondo di sopra” e le braccia operanti “del mondo di sotto”.

Giampiero Calapà nel suo”Mafia Capitale” descrive al lettore i fatti che hanno coinvolto Massimo Carminati e Salvatore Buzzi in un racconto a metà tra “atto giudiziario” e “Romanzo Criminale” occhieggiando al coinvolgimento del Re di Roma proprio con la banda della Magliana.

Giampiero Calapà, nato a Chivasso il 21 aprile 1982, laureato alla Cesare Alfieri di Firenze, studia storia contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata. Giornalista professionista dal 2005, dal 2009 lavora al Fatto Quotidiano diretto da Antonio Padellaro. Vicecapo del servizio politico, nel dicembre 2014 è tra i coordinatori del pool di giornalisti d’inchiesta impegnati sullo scandalo Mafia Capitale

Il libro inizia con l’arresto di Carminati nella sua casa di Sacrofano, e in un racconto a ritroso percorre corso Francia( il quartier generale),passa per la cooperativa 29 giugno, si aggancia a quelli del sud(‘ndrangheta e camorra) ,si collega a decine di bracci operativi che collaborano con Carminati fino alla maxi inchiesta ancora in atto spesso virgolettando le frasi originali di tutti i protagonisti della maxi vicenza.

Sconvolgenti sono i tentacoli di questa piovra che ha toccato a più strati tutta Roma monopolizzando ogni attività con il benestare di coloro che invece avrebbero dovuto proteggerla. Una “piovra romana” che ha fatto crollare il concetto di destra e di sinistra omogeneizzando razzismo,immigrazione, speculazione , politica ,economia inglobandoli nel “mondo di mezzo” che tutto ha mosso(muove?) finora.

Michela Cenci

 

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