Lia Viola Catalano, Elettroshock

Elettroshock 5 Giugno 2013 Palazzo FerraioliPsicologa e psicoterapeuta, Lia Viola Catalano è autrice di molti articoli e di alcuni libri di successo come Malanascenza. Killer senza scelta, edito da Marsilio, in cui racconta la vita di Nuzzo che, fin dalla nascita, si sente destinato al male, quasi geneticamente condannato a uccidere. L’opera appare come l’analisi di un processo psicologico molto doloroso, quello della “profezia che si autoadempie”. La superstizione popolare vuole che la culla del giovane protagonista sia stata visitata dalla “malasorte”, che ha portato via da lui, lontano, ogni afflato di bontà rendendolo prima un baby killer e poi un assassino professionista. È tale la forza di questa credenza che il destino di Nuzzo è segnato irrimediabilmente e non può che renderlo ciò che tutti credono che sia. La Catalano ha firmato anche il meraviglioso saggio-denuncia Latitanza a Rebibbia, che tratta le drammatiche storie di coloro che vivono in carcere, al di là e al di qua delle sbarre, mettendo a frutto i diciannove anni di lavoro trascorsi nell’istituto di pena romano. Le vite di Simone, Mohamed e di altri divengono richieste di aiuto contro il malessere, che invade le giornate di coloro che sono costretti, per i propri errori, a vivere reclusi e di quelli che, per lavoro e vocazione, condividono con loro la sofferenza. L’ultima fatica di questa eclettica autrice è il romanzo Elettroshock, nel quale si cimenta con il genere noir, tradizionalmente contraddistinto da tinte scure e forti. In un signorile palazzo del quartiere Parioli di Roma, durante una notte di pioggia scrosciante viene rinvenuta, ad un passo dalla morte, la moglie del rinomato psichiatra Attilio Malatesta. Ad indagare viene inviato il commissario Pizzini, che si trova subito davanti alla confessione dell’esimio professore, che si autoaccusa del tentato omicidio della consorte. Cominciano gli interrogatori alla ricerca della verità su questa bizzarra vicenda, condita dalla strana confessione di Malatesta e il lettore, condotto dai dubbi e dalle perplessità di Pizzini, fa un viaggio a ritroso nella vita del sospettato, fino alla sua infanzia. Si trova dunque faccia a faccia con il racconto dell’amore malato e ossessivo del professore nei confronti della madre, delle manie feticiste legate al culto di quest’ultima, di come ella venisse torturata con degli elettroshock e di come lo stesso Malatesta abbia usato questo terribile strumento terapeutico come arma per uccidere, nel tentativo vano di liberarsi dalle proprie ossessioni. Ma nella mente del commissario, impegnato in una strenua lotta psicologica con il reo confesso, i dubbi restano; Malatesta è il responsabile della morte della madre e della prima moglie? Ha cercato di uccidere lui la sua attuale compagna? Pizzini dovrà destreggiarsi tra queste domande, per mettere insieme le tessere del mosaico di questa torbida vicenda. Scrittrice poliedrica, la Catalano mette a frutto la sua esperienza tra i meandri della psiche per confezionare ottimi libri, nei quali racconta storie avvincenti che ci rivelano il nostro modo di essere, insegnandoci qualcosa su noi stessi.Elettroshock 5 Giugno 2013 Palazzo Ferraioli

 

Elettroshock, Lia Viola Catalano

Besa Editrice – Collana Nuove Lune 85

 

Malanascenza. Killer senza scelta, Lia Viola Catalano

Marsilio, 2000

 

Latitanza a Rebibbia, Lia Viola Catalano

Edizioni Beta

 

 

Patrizio Pitzalis

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares