“LA CAMORRA E LE SUE STORIE” GIGI DI FIORE RACCONTA LA CAMORRA DALLE ORIGINI ALLE “PARANZE DEI BAMBINI”

 

Un saggio attento e trascinante sull’evoluzione della camorra napoletana dagli albori ad oggi,un fenomeno ora al centro dell’attenzione collettiva abilmente descritto dal giornalista Gigi Di Fiore nel volume “La camorra e le sue storie”.

L’edizione aggiornata del libro uscito per la prima volta nel 2005,quando si consumava l’ultimo atto della prima”faida” di Scampia vuole essere la risposta a molte domande circa la delinquenza napoletana che avvolge Napoli. Chi sono i protagonisti di quella che è ormai una vera “guerriglia urbana”?Come è cambiata la camorra napoletana negli ultimi anni ?Cosa si nasconde dietro lo scenario di delinquenza che avvolge la città di Napoli?

Un vero manuale sul fenomeno “camorra”,sottovalutato anche in un passato molto recente rispetto alla mafia siciliana seppure si parlava già nell’Ottocento di rapporti di notorietà. Una guida su come è cambiata la camorra napoletana nel corso degli anni, dalle origini storiche al boom mediatico mosso delle recenti fiction tv, agli ultimi inquietanti sviluppi degli agguati e degli omicidi in cui killer e vittime sono giovanissimi, posseduti da quella che il giornalista definisce “frenesia criminale” priva di vere strategie in quanto individualista,frammentata e organizzata orizzontalmente. In come tutte le mafie però le sole indagini e arresti non sono sufficienti,seppur indispensabili ma serve il controllo e l’intervento sociale sul territorio. Se anche in Campania sono aumentate “le associazioni antiracket”, l’impegno dal basso di molti “non riceve molta visibilità, né riflettori” rimarca Di Fiore.

La “camorra e le sue storie” è ricco di fonti e di riferimenti bibliografici precisi arricchito da un inserto di immagini tratte dall’archivio New Foto sud. Come undici anni fa, la dedica resta “in memoria di Giancarlo Siani, Marcello Torre e di tutte le vittime della follia dei camorristi” a cui questo libro è dedicato. . La nuova edizione è arricchita, in appendice, da interviste fino a oggi non pubblicate, oltre che da un nuovo capitolo che arriva a raccontare le “paranze dei bimbi”: la generazione dei criminali bambini dalla pistola facile, i “guaglioni” dei clan con pochi valori e pochissimi riferimenti culturali.

Un libro che ti prende nell’anima,di lettura agevole nonostante l’importanza dei contenuti. Riesce a tenere incollato il lettore sui fatti di Napoli e della “sua” camorra incastonata nella”nostra” società.

 

Michela Cenci

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