Da Raffaello a Barocci, lo sguardo di tre grandissimi artisti in mostra ai Musei Capitolini

Dal 2 ottobre al 10 gennaio 2016 i Musei Capitolini di Roma ospitano la mostra Raffaello Parmigianino e Barocci. Metafore dello sguardo. Noi di Eventi Culturali ci siamo andati, senza lasciarci sfuggire una visita a tutto il complesso museale che – al di là della mostra – consigliamo vivamente ai lettori di visitare. Il percorso espositivo è ad un tempo affascinante e istruttivo, poiché mette a confronto tre grandissimi artisti della nostra storia dell’arte allo scopo di dimostrare quanto la pittura dell’Urbinate, cioè Raffaello, abbia esercitato una potente influenza sulle opere di Francesco Mazzola, detto Parmigianino, e di Federico Barocci. Gli ultimi, com’è noto, vengono ricordati già dalle fonti più antiche come eredi di Raffaello. La scoperta che la mostra ai Musei Capitolini consente al visitatore consiste nel cogliere quanto sia il Parmigianino sia Barocci avessero negli occhi il metodo di Raffaello. Il loro maestro fu innanzitutto un abilissimo disegnatore, una capacità eredita in pieno dai suoi seguaci. Siamo dunque di fronte a tre artisti diversissimi che tuttavia hanno in comune la delicatezza del tratto e l’amore per l’armonia delle proporzioni. Nel caso del Parmigianino, un aneddoto che girava per Roma all’indomani della morte di Raffaello, lo consacravo nel ruolo di erede, tant’è che la diceria voleva che l’anima del maestro fosse trasmigrata nel corpo del giovane artista. Nel caso di Barocci, invece, l’influenza è riconducibile tra l’altro alla comune origine geografica. Va anche detto che la mostra mette in evidenza la bravura di quest’artista troppo sbrigativamente liquidato come “manierista”. Un altro aspetto che li accomuna è la volontà di sperimentare e di giungere ad una sintesi tra il passato, quello insomma dell’iconografia classica, e il presente. La mostra inizia, non a caso, con lo splendido autoritratto giovanile di Raffaello e nel seguito ritroviamo l’autoritratto di mezza età di Barocci, entrambi provenienti dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. Moltissimi sono i disegni e le stampe che hanno la funzione di farci conoscere il retroterra artistico dello sguardo sulla realtà di questi artisti immersi tra Rinascimento e Barocco. D’altronde, come ha spiegato Marzia Faietti, curatrice della mostra e direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, ci si è posti come obiettivo quello “di evidenziare quegli stimoli che, partendo da Raffaello, determinarono gli orientamenti artistici, anche alternativi, di Francesco Mazzola detto il Parmigianino e Federico Barocci, ricordati nelle testimonianze cinque-seicentesche come eredi dell’Urbinate”.

Pasquale MusellaFOTO 6 - Autoritratto_Raffaello_Uffizi

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