Aleau, le t-shirt d’autore

Ci sono avventure di moda che quasi nascono per caso e poi lasciano un segno. qTalvolta assomigliano alle favole di cui abbiamo sempre più bisogno in questa lunga fase di crisi. Due giovani trentenni fanno un viaggio esotico nel Sudest asiatico. Lì incontrano persone, paesaggi e segni di una cultura affascinante e lontana. Al rientro in Italia lo zampillo dell’ispirazione viene fuori e incominciano a lavorare ad una linea di T-shirt che prende il nome dall’unione dei loro nomi, Alessandro e Aurelia. Inizialmente la linea Aleau gira tra gli amici, dopo è disponibile solo in alcuni negozi di Roma. Con estrema rapidità incomincia ad essere presente in molti altri punti vendita della Capitale e di altre città italiane come Bologna, Milano e Firenze. Grazie al lavoro nel cinema e nella televisione di Aurelia, sono tante le testimonial d’eccezione che indossano le magliette Aleau: Alessia Marcuzzi sul suo celebre blog di moda la pinella  (in foto), Claudia Gerini, Gaia Bermani Amaral, Ramona Badescu e Elena Santarelli, solo per fare alcuni nomi. Le t-shirt approdano anche sul set del fortunato film di Paolo Genovese, Tutta colpa di Freud. Il prototipo della collezione è non a caso un segno, una grossa croce nera che divide in quattro il davanti. In  breve tempo le croci si colorano e si arricchisono di disegni e fantasie: colori fluo, fiori, e tutto il bello che la moda di quest’ultimo anno ci ha regalato. Scorrendo la sezione Collection del sito (www.aleau.it) si possono rintracciare le tre parole chiave che caratterizzano questo brand agli albori e già ricco di futuro: creatività, fantasia e passione. Oltrepassato il concept della croce, la linea Aleau si è andata arricchendo di altri motivi, allargando inoltre al menswear e al kids&mum. Da un pubblico di 30enni le magliette fanno su e giù sulla scala dell’età: se le adolescenti adorano la croce fluo, le signore più avanti nell’età indossano le splendide t-shirt con il lembo inferiore del dietro colorato. Aleau diventa così per tutti, perché aggiunge motivi nuovi ed inediti e soprattutto perché è facile da abbinare sui jeans e da impreziosire con gli accessori giusti. La linea rimane fermamente nel segmento del pronto-moda, anche se il suo garbo originale, un po’ eccentrico, sicuramente metropolitano e congruente ai ritmi della vita quotidiana la differenzia dall’estetica massificata dei tanti colossi del settore. Buona la reazione della stampa di moda, tant’è che Aleau riesce a fare breccia sull’edizione daily accueil di Elle France.

 

Pasquale Musella

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