Ferragamo chiude in attivo il primo semestre del 2014: ricavi a +6% rispetto al 2013

Un altro bilancio positivo, quello chiuso da Salvatore Ferragamo a giugno 2013 e approvato dal consiglio di amministrazione lo scorso 28 agosto: al 30 giugno 2014, infatti, il gruppo ha realizzato ricavi pari a 659 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto ai 625 milioni di euro registrati nei primi sei mesi dell’esercizio 2013. zzzzzSolo nel secondo trimestre dell’anno, i ricavi sono passati da 343 a 360 milioni, con una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013. L area Asia Pacifico si conferma il primo mercato in termini di ricavi per il Gruppo, in crescita del 6% nel primo semestre grazie anche al contributo dei negozi diretti in Greater China che hanno registrato un’ accelerazione nel secondo trimestre (+15%), portando la crescita dei primi sei mesi dell’ anno a 11%. L’ Europa, seppur impattata dalle tensioni internazionali che hanno negativamente influito sui flussi turistici, ha registrato nel corso dei primi sei mesi del 2014 un incremento dei ricavi del 9%, confermando la crescita del primo trimestre, mentre l’area del Nord America- fortemente penalizzata dalle avverse condizioni meteorologiche nella prima parte dell’anno- ha mostrato nel secondo trimestre 2014 n significativo incremento dei ricavi (+12%). A doppia cifra, come sempre, la crescita nell’area del Centro e Sud America, che porta i ricavi a +23% grazie anche alla riorganizzazione distributiva operata nell’area. Gli aumenti di fatturato in tutto il mondo sono stati possibili grazie alla costante crescita di quelli che sono i settori merceologici di punta di Salvatore Ferragamo, e cioè le borse e gli accessori in pelle- che fanno registrare un +16%- e le calzature con un +6%, arrivando a rappresentare il 78% dei ricavi complessivi. Le vendite dei profumi (settore nel quale Ferragamo ha di recente rilanciato i propri prodotti), che erano state penalizzate nel primo trimestre con un calo del -2%, crescono invece del 5% grazie all’accelerazione registrata nel secondo trimestre (+13%). Non si ferma così la grande crescita di uno dei marchi storici del made in Italy, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, che continua a registrare ottimi risultati anche in Borsa (è quotato a Piazza Affari dal 2011), insieme con un nutrito gruppo di nomi- come Prada, Tod’s e Cucinelli- in costante aumento di fatturato stagione dopo stagione.zzzzzzzzzzz

 

Claudia Proietti

 

 

 

 

 

 

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