Odonomastica Femminile

Lo studio dell’odonomastica, cui più precisamente attiene l’analisi del significato delle intitolazioni nel tessuto urbano, permette di dipanare la tela della storia, seguendo le influenze storico ideologiche che sottendono le scelte in tale campo. Spesso, essendo l’Europa un continente antico, ove lo sviluppo urbano si stratifica in epoche lontane, gli odonimi si sovrappongono e risentono l’avvicendarsi di dominazioni, di mutamenti di carattere socio-economico e di mode. Gli odonimi fungono, dunque, da strumenti per leggere ed interpretare la realtà, la cultura dominante nella società che li attribuisce.

La struttura onomastica in una città può, quindi, anche oggi, essere percepita nel suo complesso come un ritratto della situazione geografica, economica, culturale e sociale di un determinato periodo, fornendo al tempo stesso un quadro degli orientamenti seguiti dalle autorità ed in particolare dalle amministrazioni comunali (Giunta e Consiglio comunale) che hanno la competenza a denominare le aree pubbliche.

Osservare la città, studiare le dinamiche del suo sviluppo urbanistico, riscoprire la storia locale, conoscere donne e uomini omaggiate/i nelle diverse strade, riflettere sulle ragioni delle intitolazioni e su quelle di tante assenze, vigilare sulle scelte di chi amministra la città, suggerire a chi governa che il genere femminile sempre e ovunque deve trovare il suo spazi sono momenti importanti della educazione alla cittadinanza, alla quale anche la scuola è chiamata a rispondere.

Il gruppo Toponomastica Femminile si muove in tal senso.

Le proposte del Gruppo non sono di solo suggerimento alle Autorità locali competenti per l’intitolazione di targhe alla memoria o intitolazioni viarie, ma si avvalgono delle risorse interne, costituite anche da esperte legali, docenti universitarie, tecniche urbaniste, per formulare istanze di modifiche ai regolamenti comunali affinché recepiscano i riequilibri di genere.

Numerose mostre e convegni sono stati organizzati dal Gruppo che resta un’officina di idee e di scambi di proposte e progetti coordinati dalla professoressa Maria Pia Ercolini, fondatrice del movimento.

 

Sabrina Cicinasasasasas

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