Jacopo Brogioni, togliere il velo dalla macchina fotografica.

Marc Riboud, fotografo e fotoreporter francese, sosteneva che “fotografare è assaporare intensamente la vita, ogni centesimo di secondo”; è proprio questa l’intensità che ha colpito e colpisce ancora oggi Jacopo Brogioni, profondo ed appassionato fotoreporter romano, che lascia parlare i suoi scatti, capaci di riecheggiare nell’eternità, e nello stesso tempo capaci di immortalare quello che era e non essendo più, sarà.

La sua è una ricerca focalizzata su ciò che ci circonda, sulle emozioni e sulle sensazioni, come quelle provate all’interno di una Chiesa adattata a centro rifugiati in Nepal nel 2015, dove Jacopo si era recato per un reportage,e  trovandosi bloccato per alcuni giorni a seguito di un terremoto, ha capito subito la sua passione e il suo sì.

La passione per i viaggi, unita a quella per il mondo della fotografia, si facevano spazio ogni giorno di più nel suo cuore: era questo il suo destino e doveva viverlo a tutto tondo. Una passione che trapela e respira nei suoi scatti innumerevoli e davvero tantissimi anche solo da menzionare, uno fra tutti, perchè in sè è un meta ricordo, un vaso di Pandora che raccoglie tutto l’amore di Jacopo per il bello e per l’arte è quello realizzato all’interno del Palazzo Pallavicini Rospigliosi, un monumento dal  patrimonio artistico di valore inestimabile, uno scatto silenzioso, dove la padrona di casa e Roma erano le uniche protagoniste, uno scatto poetico che tra ispirazione da Gianni Giansanti, compianto fotografo da lui molto stimato.

Altra foto emozionante, è quella sul Vulcano Cotopaxi in Ecuador a più di 5000 metri: un vulcano che grazie alla maestria di Jacopo diviene un dipinto con protagonisti i colori sgargianti degli abiti, tipici delle famiglie locali, che lui osserva non solo con gli occhi.

Mentre una foto dove la storia dialoga con il passato andato e il futuro carico di speranza è quello della Basilica di San Benedetto da Norcia, di cui è rimasta solo la facciata, ma che palpita di vita e sapere. 

Henri Cartier-Bresson, affermava: “La fotografia può fissare l’eternità in un attimo” ed è proprio questo che il nostro paroliere di immagini ha cercato di fare, riuscendo a fissare l’anima delle donne, in occasione dell’ambizioso progetto fotografico “Roma: il racconto di 100 donne”, a cavallo tra la ritrattistica e la fotografia di scena.

L’unico modo per rendere eterna una donna è guardandone l’anima, parlando con lei, confrontandosi, mettendola a proprio agio e cercando di comprenderne dinamiche e limiti, donne famose e non, donne umili, con una grattachecca in mano, o pronte a prostituirsi. 

Diffondere per sensibilizzare: un compito che ogni tanto i fotografi dovrebbero avere, soprattutto nei momenti di forte difficoltà in cui tutto si ferma, come a Marzo 2020, con il Coronavirus in Italia. In molti si sono confinati nelle proprie abitazioni e tante preoccupazioni sono passate in secondo piano; una situazione capace di portare alla disperazione oppure un momento di riscoperta di se stessi? Se riusciamo a non collegare questo silenzio assordante ad una situazione di emergenza, allora possiamo viverlo come qualcosa di straordinariamente puro, con cui riscoprire le nostre fortune, la bellezza dei nostri territori, lasciando passare in secondo piano la lamentela.  Da qui la decisione di iniziare a pubblicare ogni giorno una o più foto dei suoi viaggi, per condividere e ricordare le partenze, per non dimenticare.

Dietro ogni fotografia si parte sempre dall’irrefrenabile istinto di raccontare e raccontarsi la realtà. Jacopo ama definirsi storyteller, condividere con gli altri il mondo che vede come un immenso set, dove i personaggi non sono attori, ma uomini e donne comuni che vivono vite reali. Il suo desiderio è quello di raccontare ciò che lo circonda, da un evento storico ad un argomento specifico, per realizzare immagini che ci arricchiscano profondamente dal punto di vista emotivo. 

La vita è un lungo viaggio, durante il quale raccogliere infinite esperienze e Jacopo, continuerà a raccontarcele ancora a lungo con le sue foto, frammenti di anime e vita pura. Una foto è per sempre come un quadro, la maestria di chi esegue è nell’atto creativo che gemella cuore e anima, e alla fine da al suo fruitore uno scatto, un dipinto, una scultura e perchè no un pezzetto si sè.

Jacopo oggi con le sue foto ci regala un collage della sua anima.

Foto copyright ©JacopoBrogioni

Foto Pallavicini

copyright ©Jacopo Brogioni per Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani

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