LE CANTINE PELLEGRINO DI MARSALA.

Dott.ssa Maria Chiara Bellina lei è la responsabile dell’Enoturismo delle cantine Pellegrino. So che la vostra azienda vanta una lunga esperienza …

Esattamente. Dal 1880 coltiviamo le migliori uve siciliane, rappresentando oggi una realtà di grande tradizione ed esperienza nell’isola; in quell’anno abbiamo iniziato a vinificare il marsala per commercializzarlo in tutto il mondo. In oltre 140 anni abbiamo acquisito una profonda conoscenza del nostro territorio, dei metodi di coltivazione dei vitigni autoctoni, delle migliori tecniche di vinificazione delle uve, che ci hanno portato ad ampliare la produzione a tutte le tipologie di vino, specializzandoci nei grandi vini bianchi e rossi, provenienti dalle Tenute di Famiglia, e nei vini di Pantelleria.

Chi segue la gestione della vostra azienda?

La mia famiglia ha sempre gestito personalmente le attività in vigna e in cantina, e ancora oggi siamo tutti quotidianamente coinvolti nella gestione aziendale. Siamo in sette, appartenenti a tre generazioni diverse, ognuno impegnato con una diversa funzione manageriale”.

Dove si trovano i vostri vigneti?

I vigneti Pellegrino sorgono nel lembo più occidentale della Sicilia, caratterizzato da una grande varietà di microclimi. L’area ha la più elevata superficie vitata d’Italia in quanto considerata quella più vocata dell’isola. Qui infatti la luce intensa, il clima secco e asciutto, i terreni freschi, i venti provenienti da sud, le forti escursioni termiche, creano le condizioni ideali per la produzione di vini di qualità. Per quanto riguarda la produzione dei vini bianchi e rossi, abbiamo delle tenute di proprietà dislocate tra Marsala, Petrosino e Mazara del Vallo. Per i Marsala attingiamo da vigneti localizzati lungo la costa marsalese. A Pantelleria invece non abbiamo vigneti di proprietà, ma ci affidiamo da sempre ai conferitori locali”.

Quante sono le vostre tenute?

Le tenute di famiglia sono quattro, ciascuna con una vocazione specifica e tutte coltivate con metodo biologico: Kelbi, particolarmente fertile e ricca di acqua, ideale per la coltivazione del catarratto; Rinazzo, aspro e desertico, dove il syrah cresce vigoroso; Salinaro, i cui vigneti di grillo sulla costa godono delle fresche brezze marine; Gazzerotta, la più grande delle tenute, ideale per la coltivazione del nero d’avola e dove un antico vigneto di grillo ha messo profonde radici, esprimendo i più elevati livelli qualitativi”.

Quali sono le vostre scelte aziendali?

Il rispetto e l’amore verso la propria terra hanno sempre guidato le nostre scelte. La cura nel coltivare le vigne, il sostegno ambientale per il mantenimento del paesaggio, le scelte green oriented, concorrono tutte insieme alla descrizione dei valori cardine della filosofia aziendale. Dal 2010 l’azienda fa ricorso al fotovoltaico, con un impianto da 200KW in grado di produrre energia pulita destinata all’autoconsumo. Scelte green riguardano tutti i settori e gli ambiti di produzione dell’azienda, dall’illuminazione alla logistica, dalla gestione dei rifiuti all’utilizzo delle risorse idriche, fino al contenimento di ogni forma d’inquinamento ambientale. Siamo grati al territorio e alla natura, per questo, sempre nel segno della sostenibilità ambientale, abbiamo volute anche produrre vini da coltivazione biologica, superando l’audit di accreditamento di Bioagricert per la produzione di vino proveniente da coltivazioni bio”.

Come siete organizzati?

Abbiamo tre cantine ed enologi specializzati: Cardilla per i vini, Pantelleria per moscati e passiti, Marsala per l’omonimo vino ed i vini liquorosi; possiamo dire che siamo la cantina siciliana in grado di offrire la più ampia varietà di tipologie di vini siciliani”.

Cosa comprende la vostra produzione?

Per quanto riguarda i vini bianchi e rossi, produciamo una linea di vini da Tenute di Famiglia, una linea di monovarietali da uve autoctone e internazionali coltivate nel nostro territorio, una linea di vini da uve autoctone biologiche, una linea da uve aromatiche tipiche siciliane, caratterizzata dagli intensi profumi tipicamente mediterranei, un cru, la più alta espressione qualitativa di ogni annata, ed un vino bianco secco da uva zibibbo di Pantelleria denominato Isesi”.

Ci parli della vostra produzione a Pantelleria…

Oltre a Isesi, storicamente siamo i primi produttori al mondo di Moscati e di Passiti di Pantelleria. Nei vigneti ad alberello dell’isola, oggi patrimonio dell’umanità dell’Unesco, coltiviamo l’uva zibibbo, da cui nascono due grandi Moscato e Passito di Pantelleria, prodotti nella nostra cantina sull’isola. E poi c’è il Nes, punta di diamante della nostra produzione, che rappresenta la versione più nobile e pregiata del Passito”.

Che mi dice dello stile Pellegrino?

Un’identità che attinge al vintage, al pop, all’entusiasmo spumeggiante e contagioso degli anni Cinquanta e Sessanta, dà vita alla nostra immagine che si esprime nel packaging, nelle confezioni speciali, nel materiale promozionale, nelle campagne pubblicitarie. In certi casi, è come fare un tuffo negli gli anni dei Beatles e di Andy Warhol, dei colori eccentrici, delle geometrie colorate e del prêt-à-porter. I mitici anni Sessanta sono gli anni che portano con sé la storia del design e del nuovo modo di concepire lo stile di vita, coniugando funzionalità a nuovi concetti estetici. Le arti subiscono profonde innovazioni, adottando nuovi linguaggi espressivi. Pennellate di colore ravvivano oggetti di uso quotidiano e la ricerca degli strumenti artistici inizia a caratterizzare molta parte di ciò che possiamo definire arte contemporanea. Il movimento estetico degli anni Sessanta assume le sembianze di un giovane allegro, spensierato e alla continua ricerca di forme d’evasione. Attingiamo da queste emozioni, presentandoci in una veste moderna e minimalista. Con la voglia di mostrarci in chiave new vintage, abbiamo riscoperto quelle forme e quei materiali, rimasti a testimoniare un’epoca per certi versi irripetibile, usandoli come fonte di ispirazione. Dalle cassette in legno alle latte colorate, dai disegni optical alle geometrie vivaci, nascono oggetti pensati per regalare un’ondata di libertà e anticonformismo”.

Quando si possono visitare le vostre cantine?

Fatta eccezione per le restrizioni di questo periodo, generalmente è possibile visitare le cantine storiche di Marsala tutto l’anno. Un’esperienza multisensoriale unica non solo per gli appassionati del vino, ma anche e soprattutto per chi ama l’arte, la storia, la cultura e il bello. Accanto alle barrique dove affinano i grandi marsala, trovano spazio le esposizioni e collezioni private della nostra famiglia: i cinque carretti siciliani dell’800, i calchi in gesso della nave punica del 300 A.C., la raccolta degli arnesi utilizzati anticamente dai mastri bottai, l’esposizione dell’archivio commerciale dell’800 appartenete alla famiglia inglese degli Ingham. L’Ouverture, porta d’ingresso delle visite in cantina, è invece lo spazio dedicato alle degustazioni tecniche guidate, disponibili tutto l’anno, per tutti coloro che vogliono approfondire la propria conoscenza del vino, dall’analisi sensoriale fino alla scelta del perfetto abbinamento gastronomico. Infine ci sono i Silos, anticamente usati per la conservazione dei vini, e sapientemente ristrutturati per ospitare un suggestivo spazio dedicato all’Alta Cucina, che gode del panorama mozzafiato dello Stagnone e delle isole Egadi. Nel periodo estivo apriamo anche le porte della cantina di Pantelleria a enoturisti e appassionati del buon bere. Qui si svolgono degustazioni tecniche guidate, con focus sui vini ottenuti da uve zibibbo, visite in cantina, aperitivi al tramonto nelle terrazze vista mare e abbinamenti con i prodotti tipici panteschi”.

Cosa avete pensato di attuare in questo periodo particolare di pandemia?

Da sempre cerchiamo di essere vicini ai nostri clienti, e più che mai stiamo facendo del nostro meglio in questo periodo di difficoltà che stiamo tutti vivendo. Abbiamo riflettuto dunque su come poter andare incontro a tutti gli amanti del buon bere per ora impossibilitati a venire di persona nella nostra sede, e abbiamo deciso di realizzare un video a 360° che consente di entrare virtualmente nelle Cantine Storiche per respirare da casa l’atmosfera che questi luoghi sanno regalare.

Il percorso si snoda attraverso tutti gli spazi della cantina, a partire dall’area di accoglienza, gli scavi punici ed i piccoli vigneti situati nel giardino, le differenti sale delle Cantine Storiche dove poter apprezzare, oltre alle atmosfere incredibili offerte dai lunghi filari di botti centenarie, le collezioni che raccontano tanto dei 140 anni di vita di questa realtà. Come ad esempio il museo degli attrezzi del Mastro Bottaio, l’artigiano delegato alla creazione delle botti dove da sempre riposa il Marsala, il vino che sin dalla fine del 1800 ha reso famose queste cantine, in Italia e nel mondo. E poi l’archivio Ingham-Whitaker, che prende il nome delle famiglie inglesi che hanno scritto alcune delle più belle pagine della storia economica della Sicilia, una raccolta di 110 volumi in cui sono racchiusi gli scambi commerciali avvenuti dal 1814 al 1928 tra la città di Marsala e il resto del mondo. Ancora, il calco in gesso della nave punica del 241 a.c, la collezione di carretti siciliani di fine ‘800 dipinti dai maggiori artisti dell’epoca e i magnifici manifesti storici che raccontano con linee retrò l’immagine che nel tempo ha caratterizzato la cantina di Marsala. Le inquadrature, con le luci soffuse, consentono di ammirarli proprio come se si fosse presenti. Il video a 360°, la cui produzione è stata affidata a Tokay Creative Studio, riteniamo sia un ottimo modo per far vivere la visita delle cantine attraverso un’esperienza totalizzante e immersiva. E’ visibile attraverso l’ausilio di qualsiasi dispositivo, come smartphone, tablet e computer, anche se uno schermo grande consente di apprezzare al meglio l’esperienza. Grazie alla tecnologia impiegata, i clienti possono visitare virtualmente gli spazi della Pellegrino, ognuno da casa propria, vivendo l’esperienza di trovarsi sul posto con un semplice click. Aspetto fondamentale di questo tour virtuale è la presenza di una guida, con la quale è possibile interagire in ogni momento, per porre domande o chiedere delucidazioni durante la visita. Luci spente, silenzio assoluto e un calice di Marsala Bip Benjamin (superiore riserva oro dolce), di un Vergine Soleras o di un Uncle Jospeh (superiore rubino dolce) in mano, sono le condizioni essenziali per poter godere appieno della visita, assaporando i vini come fossero realmente spillati dalle botti e apprezzandone così anche i profumi, che sono quelli che pervadono ogni angolo della cantina. Il tutto rende l’esperienza ancora più suggestiva. 

In via del tutto esclusiva, il tour virtuale delle cantine è stato offerto gratuitamente nelle giornate del 15, 16 e 17 dicembre alle ore 18 sulla piattaforma Zoom: un regalo che abbiamo voluto fare ai nostri clienti nel periodo di festa. Per rimanere aggiornati sulle prossime date consiglio di seguirci sulla pagina Facebook www.facebook.com/cantinepellegrino”.

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