Poggiopiano: ecco il VinOrange

Un nome volutamente semplice che inquadra subito il tipo di vino che si verserà nel bicchiere: un nettare dalle sfumature arancio, dalla struttura interessante.

“L’uvaggio è il medesimo del nostro bianco”, spiega la famiglia Galardi, “Trebbiano toscano e Verdicchio. E’ la vinificazione che è differente: abbiamo fatto una macerazione prolungata sulle bucce; a livello enologico questo ha portato a una maggiore estrazione di tannini. Abbiamo così ottenuto un vino dal corpo importante”.

Solo 231 a disposizione degli appassionati, un’edizione limitata nata per offrire qualcosa di nuovo ai winelovers, cavalcando le tendenze del mercato; altre due rimarranno in azienda come ricordo di un fantastico esperimento.

Cosa ci si deve aspettare da VinOrange? “Un vino netto al naso, con tannini presenti ma non invadenti e volatile non aggressiva. I profumi di miele e cannella sono evidenti e delineano un vino di grande personalità”, affermano Mauro e Martina, che con questo prodotto si sono voluti mettere alla prova, divertendosi insieme.

Una nuova sfida enologica che l’azienda di Fiesole ha accolto in un crescendo di consapevolezza della qualità del proprio lavoro, dalla vigna alla cantina. Un vino inconsueto per le colline toscane che stimolerà senza dubbio la curiosità degli enoappassionati.

 

 

 Christian Fortuzzi

 

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