TEATRO ELISEO.Stagione teatrale 2014 / 2015

Foto Giancarlo SepeQuesta, è la stagione più difficile: per tanti motivi, interni ed esterni al Teatro Eliseo.

Inutile nascondere una crisi che da ormai un paio d’anni ci ha portato a ristrutturare la società, facendo grandi sacrifici e chiedendone altrettanti. Una crisi senza rete, che ha investito Roma e il Lazio in modo violento, facendo diminuire i ricavi in modo pesante e costringendo tutti, e anche noi, a ripensare il nostro essere operatori di teatro e di cultura. Senza rete perché le Istituzioni locali continuano a latitare e purtroppo a rimandare interventi che se non fatti subito genereranno sempre di più ulteriori crisi e ulteriori problemi. Tutto questo avviene in un contesto di grande cambiamento a livello nazionale, in cui vengono riscritte le regole di distribuzione del FUS, finalmente: era necessario e urgente farlo.E a quanto pare il nuovo testo risulta essere sufficientemente innovativo; ma non consentirà al Teatro Eliseo, allo stato attuale, di accedere a quello che meriterebbe, e cioè alla categoria dei teatri di elevato interesse culturale. Perché? Perché uno dei parametri fondamentali è che gli Enti Locali contribuiscano all’attività del teatro per almeno il 50% di quanto contribuisce lo Stato. Come avete imparato in questi anni, il Teatro Eliseo non riceve alcun contributo dagli Enti Locali. Questo lo troviamo ingiusto, e iniquo.E nonostante tutto, dopo aver superato una stagione difficile, siamo ancora qui, a combattere e a dire che senza Teatro Eliseo non ci sappiamo stare.Il contesto nazionale ha reso molto difficili le scelte sia produttive che di ospitalità, ma riteniamo, ancora una volta, di essere riusciti a portare il meglio di quello che c’è. Una coproduzione targata Eliseo e Francesco Bellomo, apre la stagione degli abbonati e prosegue una collaborazione che porterà a un nuovo futuro per il Teatro Eliseo: si tratta di La professione della Signora Warren di G.B. Shaw, con la regia di Giancarlo Sepe, protagonista Giuliana Lojodice.Per la prima volta, la collaborazione con Romaeuropa Festival si integra in maniera forte con la stagione degli abbonati e darà la possibilità a tutto il nostro pubblico di godere in maniera semplice degli spettacoli che insieme alla Fondazione ospiteremo nel cartellone, che rappresentano il meglio di quello che avviene nel mondo delle arti performative.Poi, insieme la prosecuzione del rapporto con Leo Gullotta e Fabio Grossi che riportano in giro per l’Italia Prima del Silenzio di Patroni Griffi, una scommessa di innovazione drammaturgica e produttiva: uno spettacolo immaginato per ora solo per Roma, che nasce grazie al rapporto con un vero e proprio drammaturgo che scrive e riscrive per attori e per un regista; parliamo di Michele Zatta e Marco Lucchesi, che, con il brillante Forse un altro, mettono in scena una commedia che è una via di mezzo tra Woody Allen e Bergman, grazie alla complicità di attori come Vincenzo Ferrera, Crescenza Guarnieri, Giovanni Carta e la collaborazione con l’Accademia Silvio d’Amico.L’Accademia Silvio d’Amico sarà anche protagonista di una serie di progetti che avranno spazio importante all’interno della stagione dell’Eliseo, per dimostrare che la funzione di un teatro come il nostro, che dovrebbe essere di interesse pubblico, è quella di aprire spazi e possibilità, incontri e dibattito.Le stagioni, sia della sala grande che del Piccolo Eliseo Patroni Griffi, saranno all’insegna della leggerezza intelligente, senza dimenticare alcuni grandi classici e i tradizionali nomi che hanno costellato la storia del Teatro italiano: così vedremo Carlo Cecchi e Umberto Orsini, insieme a Giovanna Marini, Mariano Rigillo, poi il ritorno di Maurizio Scaparro con il suo Amerika. Accanto a loro, le nuove generazioni prendono piede, e vedranno, tra grande e Piccolo Eliseo Patroni Griffi, Iaia Forte su un testo di Paolo Sorrentino, Fausto Paravidino che torna al Piccolo con il nuovo lavoro, Simone Montedoro , Elda Alvigini, Alessandro Mario e Pino Insegno che scommettono sul teatro, Francesca Garcea con una sua visione di Gabriel Garcia Marquez, Raffaella Azim che si confronta con Franca Rame e Dario Fo. Ha un gusto femminile, la stagione del Piccolo Eliseo, che mi piace sottolineare ed evidenziare.Ancora: progetti di scuola e formazione con Eliseo Scuola in collaborazione con Alt Academy, un laboratorio permanente di condivisione con le scuole e spettacoli per bambini come Cuore senza Cuore affidato alla stabilizzata compagnia di teatro ragazzi dell’Eliseo con Gigi Palla.Prosegue il lavoro di Eliseo Classica, immaginato insieme all’Associazione Suono e Immagine e Lorenzo Porta del Lungo.Nonostante tutto, tra mille difficoltà e peripezie, ancora una volta, ci siamo. E non molliamo.C’è qualcuno che veramente ha il coraggio di sostenere che il Teatro Eliseo non sia un teatro di elevato interesse culturale e quindi di interesse pubblico?

 Massimiliano Bruno

 

 

 

Massimo Monaci

Direttore del Teatro Eliseo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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