Si amplia la collezione OROGRAFIE: Agata, design Antonio Aricò, la poltrona che omaggia la Proust di Mendini

Si amplia la collezione OROGRAFIE:

Agata, design Antonio Aricò,

la poltrona che omaggia la Proust di Mendini

Milano Design Week 2022

Design Variations | Circolo Filologico, via Clerici 10 – Milano

Press preview: 6 giugno h. 12-18.30 | Apertura: 7/12 giugno 2022, h. 10-20 (8 giugno, h. 10-19)

🡺 Scarica QUI la cartella stampa

Orografie, brand siciliano – con radici e showroom a Catania – presentato al fuori salone di Milano (settembre 2021), si basa sulle capacità artigianali di selezionate maestranze siciliane, al servizio dei designer, in una collezione che volge lo sguardo al futuro e alla funzionalità dei prodotti.

Fondato da Giorgia Bartolini, che ha voluto al suo fianco Vincenzo Castellana in qualità di Art Director.

Torna quest’anno al fuori salone, con un nuovo iconico prodotto che entra a far parte della collezione Orografie: la poltrona AGATA, design di Antonio Aricò.

Un percorso denso, di storia e tradizione territoriale, quello di Agata. Che miscela svariati ingredienti.

La terza festa popolare più grande al mondo – Sant’Agata – che celebra la Santa protettrice di Catania, è ora fonte di ispirazione per Aricò nel design della poltrona ideata per Orografie.

La manifattura della scultura, ridondante e ricchissima nell’ornamento, unisce la tradizione dei siti produttivi del Catanese (legno e imbottito).

La storia e narrazione di Sant’Agata sboccia insieme al tributo che – designer e Azienda – hanno voluto fare ad Alessandro Mendini e alla sua Proust, quale icona del design più ricco e ornamentale.

Nella cornice del Filologico, verrà inoltre presentata la pubblicazione che vede protagoniste le due vincitrici del workshop – Anna Maconi (parole) e Chiara Frascà (illustrazione) – nel racconto che vede 8 oggetti della prima collezione Orografie, protagonisti in mostra: Allodola /Francesco Faccin, Efesto / Elena Salmistraro, Minuti / Livia Stacchini, Segni / Lanzavecchia-Wai, T1-T2 / Martinelli-Venezia, Tavo / Giuliano-Fukuda, Trab / Standa, Triplex / Andrea Branciforti.

L’allestimento avrà come tema il racconto in un’esperienza immersiva che ha come fil-rouge il racconto, attraverso una proiezione video, narrato dalla voce di un’attrice.

AGATA | design Antonio Aricò

“L’Italia non è un paese, è un mare di storie. Il suo immaginario è un intreccio di infiniti racconti che uniscono il nord al sud e l’ovest all’est.” (Antonio Aricò)

Quella di Sant’Agata è la terza festa popolare più grande del mondo.

La sua storia viene vissuta rievocando l’icona del Design più “ornamentale e ricca”: la Poltrona Proust di Mendini.

La poltrona è disegnata partendo dai simboli del Busto Reliquario di Sant’Agata, realizzato da Giovanni di Bartolo nel 1376, ricco di dettagli. La tecnica utilizzata è quella dell’intaglio del legno eseguita con nuove tecnologie e con l’aiuto di un mastro scultore.

La manifattura della scultura è ridondante e ornata e densa di significati.

La poltrona – composta da uno scheletro ornamentale in legno – viene resa accogliente da 4 cuscini “liberi”. Il tema del ‘non finito’, ben visibile nei piedi della poltrona fino a risalire, fino a quasi alla sagoma di Sant’Agata, è un invito a scoprire il lavoro manuale artigiano che si cela dietro il progetto. Si tratta quasi il non finito Michelangiolesco: i puttini appaioni sbozzati, la forma generale si intuisce, ma i dettagli sono grezzi.

L’imbottito è in schiumato, il tessuto in cotone e lino color juta.

Il lavoro fatto da Mendini su Proust viene ancora reinterpretato da Aricò in chiave contemporanea con bombolette spray (per legno e tessuto) dai colori metallici. Agata è realizzata in questa versione ‘pop’ in modalità ‘on demand’.

I temi dell’unico vs. seriale si intrecciano in un racconto ibrido fatto di nuove tradizioni.

La maestria di Orografie è raccontata in un prodotto nuovo, immaginato e disegnato da Antonio Aricò: AGATA, che si riconduce all’area dell’iper-simbolismo di Orografie.

AGATA in versione ‘pop’

Verrà personalizzata da Antonio Aricò, in modalità live, nel corso dell’anteprima stampa durante la Milano Design Week.

Sarà il designer e produrre il primo esemplare, nella cornice dello spazio Orografie del Circolo Filologico.

Queste sono alcune ipotesi di come sarà Agata in versione ‘on demand’.

Il processo produttivo

E’ interessante raccontare il percorso che, dallo schizzo, porta alla prototipazione e produzione di Agata.

La lavorazione, tutta manuale, che riproduce i putti e gli elementi barocchi, vuole che dallo stampo in argilla (o stampo 3d) venga poi resa finale in qualità di pre stampo madre.

Dallo stampo in argilla – grazie al lavoro del pantografo a copiatura – a seguire le forme, si realizzerà il modello in faggio crudo, lo stampo che diverrà quindi la vera forma madre da utilizzare per la produzione.

Sotto i due stampi – argilla (sinistra) e faggio crudo (destra) – e una fase di lavorazione del pantografo.

BIOGRAFIA | ANTONIO ARICO’

Designer eclettico. Inventore di simboli. Creatore di mondi. In ogni opera di Antonio Aricò è possibile rintracciare l’impronta della sua poetica ispirata dalla tradizione, dal fantastico, dal romantico e dall’antico. Una produzione d’autore che si nutre di visioni oniriche e della contaminazione di simboli e linguaggi, per concretizzarsi in una gamma di prodotti e progetti dove design, arte e artigianato dialogano per arrivare a toccare il cuore e la mente delle persone. antonioarico.com | IG @antonioarico

IL CONCEPT | OROGRAFIE

Siamo ormai animali anfibi, sia digitali che analogici, e abbiamo bisogno di attrezzature che rispecchino questa natura complessa, che ci facciano capire quali funzioni siamo e quali azioni ci rappresentano.

Orografie sono oggetti che rispondono a tutto questo, affiorando da una superficie come montagne emerse dal mare; sono arredi nati per farci abitare lo spazio, ma anche per insegnarci una cura diversa, un nuovo ordine sensato.

I designer di Orografie hanno osservato l’uso spontaneo che a volte facciamo di mobili e oggetti, quando ci riscopriamo costruttori dei nostri mezzi. Progettare una funzione e non per una funzione: questo ci hanno insegnato i maestri. Perché per progettare una forma nuova bisogna partire da prima della forma stessa. Bisogna iniziare dalla funzione.

Così sono state progettate cose che assolvono a funzioni che prima non c’erano e che adesso sono indispensabili; forme non sempre riconducibili a categorie già conosciute, ma che ci assomigliano; amici quotidiani che ci aiutano e che, soprattutto, ci fanno stare bene.

Abbiamo necessità di imparare una nuova dedizione per gli oggetti che ci circondano, perché senza questa cura non riusciamo a vederli, sentirli, amarli. E questo è vitale, considerando che i buoni oggetti sono come gli alberi in salute: se preservati, essi ci sopravvivono e continuano un racconto di cui abbiamo fatto parte, ma che è più grande di noi e va oltre il qui e ora.

BIOGRAFIE | TEAM OROGRAFIE

Giorgia Bartolini | Founder Orografie

Imprenditrice e interior stylist, nel 2008 apre la sua prima attività a Catania, lo Spazio Raffineria, uno store aperto all’arredo e alla progettazione su misura. Nel 2012 l’attività si evolve con l’apertura di un nuovo showroom Spazio Design, oggi Giba design & project. Qui la consulenza alla progettazione di interni e la collaborazione con le maestranze locali acquistano sempre più un ruolo di rilievo, fino ad evolversi nel 2020 nella creazione del brand Orografie, di cui Bartolini è fondatrice.

Vincenzo Castellana

Architetto e designer, è l’Art director di Orografie, opera nell’ambito del progetto, delle strategie di prodotto e nella comunicazione. Dopo una nomination al Compasso d’Oro in ricerca e formazione nel design, nel 2008 fonda, con Vanni Pasca, l’ADI in Sicilia. Visiting professor al Politecnico di Milano, docente di Design Strategico in Abadir e IULM. Nel ruolo di Art Director ha ricevuto nel 2020 la menzione d’onore al Compasso d’oro nella sezione “Ricerca per le imprese”.

Domitilla Dardi

Storica e curatrice di design, dal 2010 è curatore per il design del museo MAXXI di Roma. È docente allo IED di Roma, ed è stata visiting professor in diverse istituzioni.

È co-fondatrice e curatrice della fiera del design d’autore EDIT Napoli.

Ha collaborato come copywriter per aziende quali Alcantara, Catalano, Cedit, iGuzzini, Knoll, Florim, Slamp.

Scrive per riviste di settore ed è autrice di monografie e saggi, tra cui il “Manuale di Storia del Design”, scritto con Vanni Pasca. Per Orografie è copywriter, racconta l’anima e i prodotti del brand.

Photo credit: Orografie (lavorazione) | Erika Motta e Irene Tranchina

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