PIETRADOLCE ENTRA NELLA TOP 100 DI WINE AND SPIRITS La cantina della famiglia Faro tra le 100 cantine al mondo premiate dalla rivista americana svela il nuovo sfidante progetto da vecchie viti

PIETRADOLCE ENTRA NELLA TOP 100 DI WINE AND SPIRITS

La cantina della famiglia Faro tra le 100 cantine al mondo premiate dalla rivista americana svela il nuovo sfidante progetto da vecchie viti

Solicchiata, settembre 2023 – La Cantina Pietradolce, rinomata boutique winery alle pendici dell’Etna, entra per la prima volta tra le 100 migliori cantine al mondo per la rivista Wine and Spirits, tra i magazine più rinomati degli Stati Uniti. Ogni anno vengono premiate le cento aziende che si sono distinte nelle degustazioni alla cieca effettuate da esperti assaggiatori. Sono solo 17 le realtà italiane selezionate. “E’ stata una gran bella sorpresa questo riconoscimento che ci vede debuttare – accanto a blasonati nomi della produzione vinicola internazionale – nell’importante classifica di Wine&Spirits”, racconta Michele Faro , sottolineando come “il nostro lavoro di ricerca su un territorio che amiamo e rispettiamo è sicuramente la nostra forza, che ci consente di proporre vini di alta qualità, territoriali e fortemente identitari.”

Per l’occasione l’azienda ha deciso di presentare, con l’annata 2019,  il nuovo cru, “Feudo di Mezzo”, che entra a far parte della gamma dei grandi rossi e bianchi dell’azienda provenienti da viti pre-filosseriche.

“Feudo di Mezzo”, un Etna Rosso DOC nasce da viti ad alberello di più di 80 anni a piede franco. La contrada Feudo di mezzo si trova a 650 metri s.l.m. e, grazie alle altitudini più basse, conferisce un carattere più mediterraneo alle uve. La famiglia Faro, proprietaria di Pietradolce, dal 2005 ha voluto investire in questo territorio unico, producendo vini di grande personalità, a tiratura limitata, per poter esprimere a pieno l’identità di ogni singolo cru.

Feudo di Mezzo – che si aggiunge alle altre etichette come Barbagalli o Contrada Rampante – è un vino che parla dell’anima vulcanica e del suo vitigno autoctono, il nerello mascalese. Le uve  provengono da un vigneto tra i più antichi e incontaminati alle pendici del vulcano, recuperato dalla vegetazione con un attento lavoro agronomico e riportato al suo splendore, integrandolo con il paesaggio circostante. L’affinamento è per 14 mesi in in botti di rovere da 700 lt, non per marcare, ma per lasciare libertà di espressione al vitigno, esaltandone la complessità e la profondità. Questo vino prodotto in edizione limitata, è il risultato di una meticolosa attenzione al dettaglio e di una dedizione instancabile alla qualità che la famiglia Faro ha messo al centro della propria attività vitivinicola.

Aspettavamo la giusta annata per lanciare il nuovo cru Feudo di Mezzo che si unisce al nostro portfolio di produzioni a tiratura limitata. – spiega Michele Faro – Abbiamo a disposizione un piccolo patrimonio di vigne antiche pre-phylloxera per i nostri vini di Contrada, dei micro territori che andiamo a vinificare separatamente per esaltarne le differenze.”

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