M’illumino di meno

Il Polo museale della Campania

partecipa a

M’illumino di meno

venerdì 6 marzo 2020

Dal mirto sacro a Venere, alla millenaria coltura dell’ulivo, dalle rose certosine alle camelie dei giardini ottocenteschi: nei musei e nei siti del Polo museale della Campania coltiveremo nuove piante e arbusti legati alla storia del luogo.

È con questa iniziativa che Il Polo museale della Campania, diretto da Marta Ragozzino, aderisce alla nuova edizione di “M’illumino di meno”, con il sostegno dell’Assessorato Agricoltura della Regione Campania.

Quest’anno la manifestazione, promossa da Caterpillar e Radio2, è dedicata “…ad aumentare gli alberi, le piante, il verde intorno a noi, perché gli alberi si nutrono di anidride carbonica, sono lo strumento naturale per ridurre la principale causa dell’aumento dei gas serra nell’atmosfera terrestre e quindi dell’innalzamento delle temperature.”

Insieme al gesto simbolico di spegnere o abbassare l’illuminazione, il Polo museale pianterà, quindi, piccoli alberi e piante in ogni suo sito del territorio regionale, essenze che evocano anche antiche storie e tradizioni, come quella del rhodinon italikon, celebre profumo dell’antica Capua prodotto dalle rose, ricordato anche da Plinio il Vecchio, o della “odorata ginestra” celebrata e resa immortale dai versi di Giacomo Leopardi, che sarà posta accanto alla tomba del poeta, o ancora delle camelie tra cui passeggiava la principessa Rosina Pignatelli.

Nell’ambito della manifestazione il Museo archeologico della Valle del Sarno parteciperà al progetto di solidarietà per riqualificare il Monte Saretto, dopo il devastante incendio dello scorso settembre, donando un alberello di ulivo al Comune di Sarno e offrendo, così, un contributo simbolico alla comunità locale nel segno del risparmio energetico e di stili di vita sostenibili.

Promuovere la crescita delle aree verdi potrà essere anche un modo per sensibilizzare i cittadini alla difesa e alla valorizzazione dell’ambiente e del proprio territorio.

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