“Le sfide educative del XXI secolo a confronto tra Italia e Israele”

L’Associazione Italia Israele di Milano organizza una conferenza incentrata sulla sfida più grande del XXI secolo: la sfida educativa. In linea con l’obiettivo di promuovere lo scambio di conoscenze e la collaborazione fra Italia e Israele, l’Associazione invita a tale incontro, sollecita una riflessione e propone un dibattito sulla materia che verrà trattata da studiosi italiani e israeliani. L’evento, che ospita numerosi esperti italiani e israeliani, ha il patrocinio del Comune di Milano.

La sfida più grande del XXI secolo, quella educativa.

Ha per oggetto il rapporto tra il passato e il futuro, tra la memoria e l’oblio, la conservazione e il cambiamento. Di fronte a questa grande sfida, i sistemi educativi sono in grave ritardo. Che cosa insegnare, come insegnare sono domande cui si fa sempre più fatica a rispondere. La scuola non ha il ruolo di un tempo e nemmeno le famiglie. Di fronte alle specializzazioni crescenti, e alla frammentazione che ne consegue, ci si pone il problema di che cosa debba essere considerato essenziale per un percorso di base. Nel campo della scienza e della cultura umanistica si è creato uno iato sempre più difficilmente componibile. La domanda ha un risvolto sociale. Che cosa tiene insieme una società che cambia sempre più in fretta? Su quali basi costruire un futuro possibile e condivisibile? Come costruire una cittadinanza condivisa fondata sul rispetto delle persone? Come fare tesoro delle memorie del passato in un mondo che cambia rapidamente?.

Sono alcune delle domande cui il convegno (che ha come direttore scientifico il professor David Meghnagi, dell’Università Roma Tre), si propone di rispondere.

L’incontro è realizzato con l’adesione dell’ International Unity for research on Modern Jewish Civilization and Israel Studies.

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Lunedì 8 ottobre 2018 ore 18.00

presso la sala delle Conferenze di Palazzo Reale, Milano

PROGRAMMA

Benvenuto di Monsignor Pierfrancesco Fumagalli, Presidente dell’Associazione Italia Israele di Milano, dottore ordinario e vice prefetto della Biblioteca Ambrosiana

Introduce David Meghnagi

Modera l’incontro la giornalista Chiara Beria di Argentine

Dalit Stauber, Il sistema educativo israeliano, sfide e riforme attuali

Esperta di educazione in Israele, direttore generale per il Ministero dell’Educazione dal 2011 al 2013

Raffaello Levi, Come, cosa insegnare. Un interrogativo ricorrente nelle scuole di ingegneria

Emerito Professore del Politecnico di Torino

Shalva Weil, Multiculturalismo nell’educazione, con riferimento ai diversi gruppi etnici in Israele e la loro integrazione nel sistema educativo

Ricercatrice al Research Institute of Innovation in Education presso la Hebrew University di Gerusalemme

Milena Santerini, Sfide educative, nuova cittadinanza e cultura del web

Professore ordinario di Pedagogia presso Università cattolica del S. Cuore di Milano

Umberto Margiotta, Intervento preordinato

titolare della cattedra di Pedagogia, all’Università degli studi di Venezia Ca’ Foscari. Presiede l’International Center of Studies on Educational Metodologies.

Lorenzo De Rita, A mani nude e controvento

Docente presso il Politecnico di Torino

David Meghnagi, Antinomie dell’educazione nel XXI secolo

Professore di Psicologia clinica e docente di Psicologia della religione e di cultura ebraica a Roma Tre, dove ha costituito e dirige dal 2005 il Master internazionale in didattica della Shoah. Assessore alla cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane. Psicoanalista. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni e collaborazioni con numerose testate giornalistiche e riviste italiane e straniere.

Conclusioni e dibattito

Seguirà aperitivo

La cultura deve essere vissuta come un valore in sé e non solo e unicamente per le sue implicazioni utilitaristiche. Se a prevalere nell’apprendimento è questo secondo aspetto, viene a mancare un elemento importante che è alla base dello sviluppo del pensiero critico. Faccio un esempio di carattere storico. Nella tradizione ebraica, l’obbligo di insegnare ai ragazzi a leggere e a scrivere nasce in primo luogo da esigenze religiose. Si impara a leggere e a scrivere per poter studiare i testi sacri. Tutto questo nell’antichità, quando la scrittura era appannaggio di pochi, aveva dei costi per la collettività e per la famiglia molto alti. Dal punto di vista meramente utilitaristico, la scelta fatta dall’Ebraismo poteva sembrare un assurdo. In un’epoca in cui a malapena le masse avevano da mangiare e per vestirsi, bisognava apprendere a leggere e a scrivere per partecipare alla vita religiosa della comunità. David Meghnagi

L’Associazione Italia Israele di Milano, fondata nel 1994 dal giudice Adolfo Beria di Argentine, ha per scopo statutario la promozione della reciproca conoscenza della cultura, della scienza, della politica, della società e dell’economia d’Italia e d’Israele, all’insegna dell’amicizia fra i loro cittadini.

Ha promosso, negli anni, momenti di confronto e solidarietà, organizzato conferenze e convegni con la presenza di osservatori internazionali, ha fatto propri progetti diretti ai giovani tramite la scuola.

Più di dodicimila studenti dei licei di Milano e della Provincia, hanno assistito a spettacoli di compagnie teatrali di giovani delle varie etnie che compongono la società israeliana con origini linguistiche e tradizioni culturali le più disparate. In alcuni licei, centinaia di studenti hanno letto e incontrato voci significative della letteratura israeliana d’oggi e hanno preso parte ad attività di laboratorio per l’integrazione e l’inclusione eseguiti con esperti israeliani. L’Associazione Italia Israele di Milano mantiene rapporti continui con le Associazioni culturali cittadine e con i settori culturali delle Istituzioni che riconoscono la valenza educativa della realizzazione di iniziative che rispondono alle finalità socio-culturali perseguite.

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