LA COMMEDIA DALLA CREAZIONE ALLA RICEZIONE

LA COMMEDIA DALLA CREAZIONE ALLA RICEZIONE

MOSTRA

Mostra: La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media

Mostra: Con gli occhi di Dante. L’Italia artistica nell’età della Commedia

Docufilm: Le vie di Dante. L’Italia artistica al tempo della Commedia

26 MARZO – 25 GIUGNO 2022

Gli eventi che si inaugurano a marzo concludono l’anno dantesco e l’impegno dell’Accademia Nazionale dei Lincei per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante. Costituiscono la seconda parte del Trittico dell’ingegno italiano, dedicato dall’Accademia agli anniversari di Leonardo, Raffaello e Dante e rappresentano uno sforzo di eccezionali dimensioni e impegno, reso possibile anche dal concorso generoso del Ministero della Cultura, di Intesa Sanpaolo e dal contributo di tanti studiosi.

La mostra su La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media conclude a sua volta un percorso iniziato con la prima mostra, dedicata a La Biblioteca di Dante, e proseguito attraverso due eventi complementari: Paesaggi e personaggi della Commedia. Un’iconografia digitale (già presentato quale conclusione della Biblioteca di Dante) e il docufilm Le vie di Dante. L’Italia artistica al tempo della Commedia. Quest’ultimo sarà proiettato accanto all’altra grande mostra Con gli occhi di Dante. L’Italia artistica nell’età della Commedia, una sorta di “biblioteca” delle conoscenze artistiche che il poeta dimostra nelle sue opere. Si tratta complessivamente di una ricerca e di un’apertura all’apprezzamento dei valori poetici dell’opera dantesca. Si è inteso con ciò celebrare il 700° anniversario della morte del poeta in modo per quanto possibile integrato e insieme approfondito: tale cioè da soddisfare le aspettative sia del più vasto pubblico sia degli specialisti (chiamati a discutere anche in due grandi convegni internazionali, uno svoltosi a ottobre scorso l’altro nelle giornate del 23, 24 e 25 marzo 2022 e di cui si allega programma dettagliato).

La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media (a cura di Roberto Antonelli, Ebe Antetomaso, Silvia De Santis, Marco Guardo, Luca Serianni dal 26 marzo al 25 giugno

2022 a Palazzo Corsini) offre una vasta panoramica sui manoscritti, i libri a stampa, i film, le recite e i fumetti più importanti dedicati al poema. È un percorso nella memoria e nelle letture della Commedia attraverso i secoli, così come nella mostra La biblioteca di Dante si è cercato di ricostruire i percorsi creativi della memoria nella poesia dell’Alighieri. Viene ovviamente proposta una selezione mirata: i codici oggi ritenuti fra i più rilevanti per la ricostruzione del testo critico del poema, a cominciare dal più autorevole e vicino all’Originale, l’Urbinate latino 366, e da quelli che più hanno inciso sulla tradizione letteraria italiana, da Boccaccio a Bembo a Foscolo. Il percorso narrativo è rivolto con particolare attenzione alle relazioni fra la storia materiale rappresentata nei libri manoscritti e a stampa fino ai media e la storia della fortuna del poema, in modo da permettere anche agli studenti e ai più giovani una piena comprensione della Commedia.

La mostra si aprirà con una sezione dedicata alla “Prima diffusione manoscritta della Commedia”, nella quale saranno esposti alcuni dei codici più significativi per la storia del testo dantesco. Dalla sezione successiva si seguiranno i percorsi della Commedia dantesca nella storia della sua ricezione. “La Commedia nella storia: i commenti manoscritti” offrirà un percorso lungo la tradizione dei più antichi commentatori del poema, da Jacopo Alighieri a Boccaccio e a Benvenuto da Imola, includendo gran parte delle letture trecentesche. La sezione “La Commedia nella storia: il testo nelle prime stampe” raccoglierà gli incunaboli e le cinquecentine, fra testo della Commedia e commenti. Seguiranno le sezioni dedicate all’alterna fortuna del testo dantesco nei secoli moderni: il Seicento, il Settecento, fino alla piena “riscoperta” ottocentesca, con particolare attenzione al rapporto con l’Inghilterra, in un percorso documentato da alcune fondamentali edizioni commentate (da Foscolo a Tommaseo), dalle illustrazioni a stampa e dalle prime pubblicazioni scientifiche di critica testuale sulla tradizione del poema. Una sezione successiva esporrà una significativa campionatura dei commenti novecenteschi, per giungere all’ultima sezione che si occuperà della fortuna dantesca nei media più recenti: cinema, fumetti, TV e rete con una serigrafia conclusiva di Gianfranco Baruchello.

La mostra sarà accompagnata dalla postazione “NeuroDante”, che permetterà un esperimento cognitivo, volto a registrare e analizzare le emozioni dei visitatori all’ascolto di brani della Commedia (Nb: per la sala multimediale è obbligatorio auto munirsi di auricolari per protocollo Covid).

La cultura di Dante non si è nutrita solo di libri, ma anche di teorie e pratiche artistiche e, in concreto, di opere che costituiscono una sorta di “museo” o catalogo d’arte personale a cui il poeta fa continuo riferimento: in alcuni casi in modo esplicito, come per il celeberrimo Giudizio Universale a mosaico del Battistero di Firenze; in altri, quale

allusione a una più vasta tipologia di rappresentazioni, come per l’immagine miracolosa della Veronica. E questo è il motivo per cui gli scritti danteschi sono debitori anche dell’esperienza figurativa, della conoscenza e della considerazione del mondo delle arti, nelle sue diverse manifestazioni, da parte del loro autore.

La mostra Con gli occhi di Dante. L’Italia artistica nell’età della Commedia (a cura di Maria Luisa Meneghetti e Alessio Monciatti, dal 26 marzo al 25 giugno 2022 alla Palazzina dell’Auditorio nel comprensorio di Villa Farnesina) si propone quindi di accompagnare il visitatore, in un percorso che va dalla Vita Nuova alle tre cantiche della Divina Commedia, nel mondo artistico di Dante, ovvero di mostrare quelle opere che il poeta ha incontrato nel corso della sua vita e del suo lungo esilio, ma anche la conoscenza diretta che egli aveva di alcuni artisti, delle tecniche da loro usate e del loro mondo produttivo. Basti pensare a quanto afferma circa la produzione e decorazione di un codice o circa l’arte delle vetrate, evocate ad esempio in Par. XX, 79-81; o ancora circa la tecnica dello smalto traslucido di Par. XXIII, 31-32 e l’uso dei modelli, comune nella pittura medievale e anche oltre (‘come pintor che con essempro pinga’, Purg. XXXII, 64).

Le opere esposte vanno da pezzi autentici a riproduzioni a colori (specialmente nel caso di opere inamovibili). Si potranno osservare manufatti artistici ma anche d’uso quotidiano come la valva di specchio in avorio decorata con scene galanti o le tavolette di cera per scrivere e le monete – i fiorini – cui Dante rinvia o allude nei suoi scritti. Accanto a pezzi di sicura notorietà quali la Madonna di Castelfiorentino di Cimabue ce ne saranno altri poco famigliari al grande pubblico come l’angelo annunciante di San Cassiano di Controne, quando non praticamente inediti anche per gli specialisti come l’appena restaurata croce dipinta dell’Accademia Etrusca di Cortona.

Ogni oggetto esposto apparirà dunque come l’emblema e, insieme, il generatore – pur magari in senso lato – di specifici passi poetici, debitamente citati e illustrati negli apparati esplicativi.

Per l’occasione sono state appositamente restaurate alcune opere, come la testa marmorea femminile di seguace di Nicola Pisano dal Museo dell’Opera Metropolitana di Siena o l’imponente Antifonario miniato dal Museo Nazionale di San Matteo a Pisa. Il catalogo che accompagna l’esposizione, oltre a contenere alcuni saggi di carattere generale, darà conto, tramite schede approfondite, della storia e della qualità artistica di ogni singolo manufatto esposto, in taluni casi proponendo ampie revisioni critiche o nuove attribuzioni, ma metterà anche in risalto, in tutte le sue sfaccettature, il rapporto che lega quello specifico manufatto al testo dantesco.

Il docufilm Le vie di Dante. L’Italia artistica al tempo della Commedia (scritto da Roberto Antonelli e Lorenzo Mainini con la regia di Maria Teresa de Vito e curato da

Renato Parascandolo, dal 26 marzo al 25 giugno 2022 alla Palazzina dell’Auditorio nel comprensorio di Villa Farnesina) ripercorrerà i rapporti fra Dante, i paesaggi e le opere artistiche viste durante la sua vita e riprese nelle sue opere.

Il cortometraggio riattraverserà tutti i luoghi principali della biografia dantesca, alla ricerca di quelle immagini che il poeta nei suoi viaggi avrà potuto vedere, trattenere nella memoria e poi rievocare nei suoi testi. Le vie di Dante è dunque un’esplorazione visiva della “biblioteca figurale” dantesca. Sono molti infatti i luoghi, gli scorci urbani o i passaggi naturali, che compaiono direttamente citati nell’opera dantesca e si costituiscono in visioni iconiche; e sono molti del resto i luoghi – le città, le corti o gli incastellamenti feudali – che nel suo esilio Dante ha visitato e abitato. Questi luoghi tutt’oggi tornano spesso alla memoria dei visitatori per mezzo delle parole dantesche: il «mio bel San Giovanni», «la marina dove ’l Po discende», il «crudo sasso intra Tevere e Arno», «l’arzanà de’ Viniziani» dove «bolle l’inverno la tenace pece», per dirne solo alcuni. Il docu-film si concentrerà in particolare su quelle architetture, quei luoghi, quelle opere d’arte che Dante nella sua vita fiorentina e nelle tappe del suo esilio avrà visto e conosciuto: dalle costruzioni della Firenze duecentesca, città all’epoca in piena trasformazione, alle torri e le strade bolognesi, da ponte sant’Angelo a Roma, ricordato per il Giubileo del 1300, alla cinta muraria di Monteriggioni, dal Castello di Gargonza alle cascate romagnole, dalle biblioteche veronesi e trevigiane alla Padova di Giotto, passando per i paesaggi rurali e montani del Casentino e della Lunigiana, che pure ospitarono l’esilio del poeta.

Le mostre e il convegno godono dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Roma e del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Ufficio stampa: Barbara Notaro Dietrich: b.notarodietrich@gmail.com; 3487946585 Materiali e immagini: https://bit.ly/32YkKCg; https://bit.ly/3o6fYKK

Orari:

Apertura tutti i giorni dal martedì alla domenica ore 10 –19 (ultimo ingresso ore 17). Lunedì chiuso.

Telefono: +(39) 06 680 272 68

Posta elettronica: dante@lincei.it

Visite guidate

Sabato e domenica per gruppi (max 25 persone); prenotazione obbligatoria:

Orari: 11 (italiano), 12 (inglese), 16 (italiano)

Posta elettronica: dante@lincei.it

Visite guidate per gruppi scuola dal martedì al venerdì (max 25 persone); prenotazione obbligatoria;

Telefono: +(39) 06 680 272 37

Posta elettronica: dante.scuole@lincei.it;

Per i gruppi con guida propria (max 25 persone); prenotazione obbligatoria (auto munirsi di radioguide)

Posta elettronica: dante.gruppi@lincei.it

Bookshop: presso Villa Farnesina e Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana

Biglietti:

Il biglietto integrato con le due mostre + Villa Farnesina è acquistabile presso la Villa Farnesina, via della Lungara 230. Il biglietto unico per le sole due mostre è acquistabile anche presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, I piano di Palazzo Corsini, via della Lungara 10.

Sito Web e acquisto online: www.lincei.it o www.villafarnesina.it

Le riduzioni per i possessori dei biglietti d’ingresso del Parco Archeologico del Colosseo, del Museo Nazionale Romano e dei Musei Vaticani saranno valide per il periodo della mostra (26 marzo 2022-25 giugno 2022) solo per il biglietto integrato Villa Farnesina + mostre.

Costo biglietti

Villa Farnesina o mostre Biglietto integrato Villa Farnesina + mostre

Ordinario 10 euro (Villa Farnesina); 7 euro (mostre) 15 euro

Ridotto (over 65) 9 euro (Villa Farnesina); 5 euro (mostre) 12 euro

Ridotto studente singolo 7 euro (Villa Farnesina); 2 euro (mostre) 7 euro

Ridotto studente – gruppo scuola 5 euro (Villa Farnesina) – 2 euro (mostre) 5 euro

Biglietto gratuito

· Bambini fino ai 10 anni

accompagnati dai genitori

· Visitatori disabili con

accompagnatore

· Giornalisti con tesserino di

riconoscimento

· Guide turistiche autorizzate con

tesserino

Biglietto ordinario

· da 18 a 65 anni

Biglietto ridotto

· Oltre i 65 anni d’età

· Insegnanti con tesserino di riconoscimento

· Titolari ICOM

· SOCI FAI e Touring Club Italiano

Biglietto ridotto studente singolo

· Dai 10 anni compiuti ai 18 anni

· Studenti singoli

Biglietto ridotto studente – gruppo scuola

· Per ogni studente facente parte di un gruppo scuola (max 30 studenti) con insegnante accompagnatore (per l’insegnante ingresso gratuito)

RIDUZIONI SPECIALI

I possessori della Membership card del Parco archeologico del Colosseo e i possessori del biglietto del Museo Nazionale Romano avranno una scontistica sul biglietto di ingresso integrato Villa Farnesina + mostra che avrà un costo di 12,00 € invece di 15,00 € https://parcocolosseo.it/sostieni-e-partecipa/membership/

Ai visitatori che esibiranno in Villa Farnesina il biglietto d’ingresso ai Musei Vaticani (entro 7 giorni dalla data di vidimazione) sarà praticata una riduzione sul biglietto di ingresso integrato Villa Farnesina + mostra che avrà un costo di 12,00 € invece di 15,00 €

L’esibizione del titolo di accesso di Villa Farnesina, per 3 mesi dalla sua emissione, permetterà l’accesso all’area archeologica del Colosseo (previa prenotazione) e del Foro Romano-Palatino con biglietto R.A.P. (Ridotto Amici del Parco), al costo di 12,00 € invece di 16,00 €, valido per 24h dalla sua convalida.

Facebook: @accademialincei

Instagram: @accademianazionaledeilincei

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