Incontriamo l’Oculista: a Milano l’ultima tappa Si conclude il 30 ottobre il tour online della Fondazione Salmoiraghi & Viganò

Incontriamo l’Oculista: a Milano l’ultima tappa

Si conclude il 30 ottobre il tour online della Fondazione Salmoiraghi & Viganò

Ottobre, il mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione della vista, volge al termine e la Fondazione Salmoiraghi & Viganò propone l’ultimo degli appuntamenti in streaming di Incontriamo l’Oculista dedicati alla prevenzione. A Milano, a partire dalle ore 12.00, il professor Francesco Bandello, il dottor Francesco Loperfido e la dottoressa Monica Stoppani, rispettivamente primario dell’Unità Oculistica, responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale e responsabile del Servizio di Strabologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, saranno i protagonisti di un approfondimento sulle malattie retiniche e daranno consigli e indicazioni su come affrontare la presbiopia nella nostra quotidianità.

Al centro del confronto tra gli specialisti ci sarà quindi la retina: sottile membrana che riveste la superficie interna dell’occhio, costituita da tessuto nervoso sensibile alla luce. Si metterà in evidenza come questa componente essenziale del nostro occhio sia costituita da due aree: una centrale, detta macula, ricca dei cosiddetti coni – cellule nervose destinate alla percezione e al riconoscimento dei colori e alla visione distinta – e un’area media e periferica, nella quale a prevalere sono i bastoncelli: fotorecettori deputati questa volta alla visione con poca luce.

Si spiegherà che essa è fondamentale per la nostra visione perché è l’equivalente del sensore di una macchina fotografica digitale: trasforma le immagini in impulsi nervosi che il nervo ottico trasmette poi al cervello. Gli stimoli luminosi entrano nell’occhio e colpiscono la retina, vengono così attivati coni e bastoncelli: sono strutture biologiche altamente specializzate che dapprima captano la luce e poi la trasformano in impulsi elettrici che viaggiano attraverso il nervo ottico fino alla corteccia cerebrale. Gli specialisti illustreranno come la retina possa essere analizzata con l’esame del fondo oculare, che può essere ovviamente effettuato solo da un oculista.

Occorre sottolineare che la retina è l’unica parte visibile del sistema nervoso e del sistema cardiovascolare. Quindi permette di osservare gli effetti di molte patologie: dall’ipertensione fino al diabete. È per questo che si parlerà, ad esempio, anche di retinopatia diabetica, che altro non è che una complicazione del diabete che colpisce gli occhi e che è causata, appunto, da un danno ai vasi sanguigni della retina.

Si parlerà poi di come l’invecchiamento della macula, cioè della porzione più centrale della retina, causi invece la degenerazione maculare senile. Purtroppo, nelle fasi iniziali la malattia può anche essere priva di sintomi, soprattutto se a essere interessato è solo un occhio. Successivamente, si può notare una riduzione della visione centrale, difficoltà nella messa a fuoco delle parole durante la lettura, la presenza di un’area scura al centro del campo visivo (scotoma) e una distorsione delle linee dritte (metamorfopsie).

Esistono due tipi di degenerazione maculare senile: quella “secca”, nella quale compaiono lesioni caratteristiche denominate drusen (accumuli di scorie cellulari che possono riassorbirsi o calcificare); e quella “umida” (o essudativa) in cui, oltre alle lesioni, si presenta la formazione anomala di nuovi vasi sotto la retina.

La maculopatia senile umida – malattia degenerativa e cronica che provoca un danno progressivo alla retina – è la principale causa prevedibile di grave perdita della vista e cecità negli adulti over 65 con un impatto stimato in 20-25 milioni di persone in tutto il mondo: un numero che, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è destinato a crescere sia per la condizione degli attuali pazienti, che per l’allungamento dell’aspettativa di vita. Oggi sappiamo che in Italia ben il 70% della popolazione non riceve o riceve in maniera parziale la terapia, vanificandone il risultato curativo. Le cause sono in alcuni casi sociali, come la scarsa consapevolezza della malattia da parte del paziente; e in altri strutturali e organizzative, come l’eccesso di burocrazia e la scarsità di mezzi delle strutture sanitarie. In generale, le malattie retiniche sono fra le principali cause di ipovisione nel nostro Paese. Basti pensare che in Italia oggi si contano oltre 700mila ipovedenti, il 40% dei quali è affetto da degenerazione maculare legata all’età. Secondo alcune proiezioni l’incidenza di questa malattia è destinata a raddoppiare nel prossimo ventennio.

La maculopatia deve essere diagnosticata precocemente perché purtroppo non se ne guarisce. Le strategie terapeutiche tempestive comprendono il controllo del fluido patologico in modo da impedire il danneggiamento di altri fotorecettori. Si può quindi al massimo parlare di “controllo” della malattia e il paziente deve essere messo al corrente dello stato della sua patologia per sensibilizzarlo al mantenimento della terapia. In generale, la visita oculistica rappresenta il principale strumento di prevenzione delle malattie della retina. Significative e tangibili speranze vengono dai progressi in campo medico. Due anni fa, ad esempio, il professor Bandello ha impiantato per la prima volta in Italia una protesi sotto la retina di una donna di 50 anni, cieca da 20 anni. «L’intervento è tecnicamente molto difficile – sottolinea il professore – in quanto si tratta di inserire il microchip sotto alla retina, nella sua parte centrale (la macula appunto).
Le due differenti fasi dell’intervento – conclude Bandello – prevedono l’impiego di due differenti equipe e un impegno chirurgico totale di 11 ore». Il dottor Loperfido parlerà anche della gestione clinica della presbiopia con le lenti progressive e, insieme alla dottoressa Stoppani, si soffermerà sulla necessità di proteggersi dall’uso eccessivo di smartphone, PC, tablet e, in generale, di tutti i dispositivi LCD e LED che emettono la cosiddetta “luce blu”, che ha una lunghezza d’onda corta e quindi maggior frequenza ed energia. A porre domande e interrogativi su questi temi complessi e delicati, ma che riguardano molto da vicino le nostre abitudini e la nostra vita quotidiana, sarà Francesca Biagioli, redattrice di Greenme.it.

È possibile connettersi al talk accedendo a: https://incontriamoloculista.fondazionesalmoiraghievigano.it/

Le puntate precedenti sono visibili sul portale della Fondazione: www.fondazionesalmoiraghievigano.it

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares