GRADO, SPIAGGIA IMPERIALE DELLA MITTELEUROPA UNA STORIA ANTICA, UNA NATURA UNICA

GRADO, SPIAGGIA IMPERIALE DELLA MITTELEUROPA

UNA STORIA ANTICA, UNA NATURA UNICA

Grado, perla fra le località balneari del Friuli Venezia Giulia, deve la sua nascita ad Aquileia, emporio dell’Impero romano di cui era lo scalo marittimo (Gradus), ora principale sito archeologico del Nord Italia, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Gli aquileiesi, infatti, si rifugiarono sull’isola nel V secolo, dopo che la città era stata messa a ferro e fuoco dagli Unni di Attila. Sede dal 586 del Patriarca, Grado conserva di quel periodo alcuni splendidi monumenti, che costituiscono il nucleo del suo incantevole centro storico (castrum), molto ben conservato. Sono la Basilica di Sant’Eufemia, il Battistero, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, severi edifici altomedievali in cui brillano le tessere di preziosi mosaici. Tesori d’arte e di architettura intorno a cui si sviluppa la città vecchia, che mantiene il fascino dell’antico e suggestivo borgo di pescatori dall’antichissima storia, trasformatosi negli anni in una vivace ed elegante località turistica.

Più in là, il porto-canale si spinge dal mare fino nel cuore della cittadina, pulsante di vita scandita dal ritmo della pesca. Qui fanno sosta, ogni giorno, le barche dei pescatori che scaricano pesce e molluschi nel mercato di piazza Duca d’Aosta e riforniscono le cucine delle trattorie e dei ristoranti, dove viene sempre servito un ottimo boreto, antico piatto gradese, unico nel suo genere, a base di vari pesci pregiati cucinati con aglio, pepe e aceto.

Nel 1800 divenne la meta privilegiata della buona borghesia e della nobiltà asburgica che, nel giro di qualche decennio, la fecero diventare il luogo di villeggiatura marina più alla moda dell’Impero. Oltre a essere un borgo marino non distante dalle capitali mitteleuropee, Grado aveva infatti molte altre caratteristiche per diventare la spiaggia prediletta dell’Impero: lo splendido paesaggio lagunare (con la sua straordinaria ricchezza naturale di biodiversità), la lunga spiaggia dorata, il mare tranquillo e, soprattutto, l’incredibile mitezza del clima, le portentose proprietà terapeutiche della sabbia, i benefici derivanti dalla sua aria ricca di iodio.

Allora, all’ “Isola del Sole”, riconosciuta ufficialmente dalle autorità austriache come “Località termale”, si approdava con un battello, che faceva regolarmente la spola con la terra ferma. Ora ci si arriva comodamente in auto, percorrendo la strada disegnata nel cuore della laguna che, dal 1914, la collega alla campagna della Riviera Friulana. E Grado, dell’isola, conserva tutte le caratteristiche e un immutato fascino, che ne fanno ancora oggi una meta turistica unica nel suo genere nel panorama italiano delle località balneari, grazie anche alla sua lunga spiaggia di sabbia finissima interamente rivolta verso sud e, per questo, costantemente soleggiata, dove sventola da 32 anni consecutivi la Bandiera Blu: un record nazionale. Riconoscimento a cui si aggiungono altri due altrettanto importanti: le 11 Bandiere verdi consecutive promosse dai pediatri italiani e la Bandiera Gialla della Fiab con 5 bike smile, ottenuti solo da 6 Comuni in Italia.

La sua laguna, che si estende per oltre 16.000 ettari di terra e di mare, per 32 chilometri compresi fra le foci dell’Isonzo e quelle del Tagliamento, è un mondo immoto dal delicato ecosistema. Un intrico di canali fra le “mote” dai nomi caratteristici (Gorgo, San Zulian, Anfora, Saffon) su cui sorgono i casoni di paglia, dove fino alla Seconda Guerra Mondiale abitavano oltre 250 famiglie di pescatori, ormai trasferite in paese. Un paesaggio unico, incontaminato, punteggiato da un centinaio di isolotti, in cui è bello girovagare senza una meta fissa anche fuori stagione, quando d’inverno vi si rifugiano torme di uccelli migratori o, in primavera, le barene si tingono dei tenui colori pastello dell’erica.

Informazioni: Consorzio Grado Turismo

www.grado.itinfo@gradoturismo.org

www.grado.infoturismo@comunegrado.it

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