Eros a Venezia. Gli epigrammi veneziani di Goethe

Goethe fu a Venezia per la seconda volta nel 1790, dal 31 marzo al 22 maggio, non fece questo viaggio di sua volontà, ma vi fu mandato dal duca Carl August di Weimar, per aspettare la sua signora madre, dal suo lungo viaggio in Italia di ritorno in Germania. Durante i tre mesi di soggiorno veneziano si potrebbe dire quasi “forzato”, scrisse un bel numero di epigrammi, nei quali espresse anzitutto la nostalgia di Christiane, la donna che gli aveva messo al mondo da appena tre mesi il figlio August. In seguito descrisse la vita nella città della laguna in tutti i suoi aspetti e in particolare simpatizzò per una ragazzina, Bettina, che faceva la saltimbanca. Un folto gruppo di epigrammi fu pubblicato nel 1796, con la data del 1790. Da questa prima raccolta restò fuori un altro gruppo di epigrammi, giudicati da Schiller, troppo azzardati, e per questa ragione restarono inediti e furono pubblicati postumi. Inutile precisare che fra di essi ci sono i più belli.

Lo storico Roberto Zapperi ha insegnato all’ “Ecole des Hautes Etudes en sciences sociales di Parigi” e al “Politecnico federale di Zurigo” (ETH). E’ stato Fellow del „Wissenschaftskolleg zu Berlin” e del “Warburg-Haus” di Amburgo. E’ socio della “Deutsche Akademie für Sprache und Dichtung”. Ha pubblicato vari libri tradotti in sei lingue, tra cui Das Inkognito. Goethes ganz andere Existenz in Rom, C.H. Beck 2010 (edizione italiana: Una vita in incognito. Goethe a Roma, Bollati Boringhieri 2001; Römische Spuren. Goethe und sein Italien, C.H. Beck 2007 (edizione italiana: Sulle tracce romane di Goethe, Bonanno editore, 2011 e Eine italienische Kindheit, C.H. Beck 2011. Ha in corso di pubblicazione vari saggi su Goethe e l’ Italia.

 

INGRESSO libero fino ad esaurimento posti

Tel. 06 32650412  | 331 7870879

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