Cristina Leone Rossi presenta il suo nuovo romanzo “Dopo?” 

Cristina Leone Rossi presenta il suo nuovo romanzo “Dopo?” 
presso la Libreria Sinestetica, in Viale Tirreno, 70 a/b – Roma
Con l’autrice, interviene lattore Andrea Venditti
Lettori: Toni Fornari (attore) e Sofia Taglioni (attrice)
 
Bookabook editore, con prefazione di Mauro Corona:
“Ha un talento fuori discussione, ha una forma delicata, misteriosa, quasi nascosta di scrittura coinvolgente che crea l’immediata curiosità di voltar la pagina”
SINOSSI
Una ragazza alla ricerca delle sue origini, del suo passato. Un uomo alla ricerca della poesia, quella vera, in cui fermare per sempre un attimo.
Sonia e Fabio, inaspettatamente e contro ogni immaginazione, si imbattono una nella vita dell’altro, ritrovandosi legati indissolubilmente da un filo rosso che non può essere spezzato, poiché ancora prima di vedersi, si sono scritti: le anime di carta, una volta diventate reali, non possono più separarsi.
È una storia d’amore, di forza d’animo, di consapevolezza che le cose impossibili lo sono solamente se noi diamo loro il potere di esserlo. Un amore che forse avrà il folle potere e la sfrontata presunzione di sfidare le leggi fisiche e ridurre il termine “impossibile” a sole nove lettere.
CRISTINA LEONE ROSSI.
È nata nel 1998 a Venezia, da qualche anno vive a Roma. Si è diplomata al liceo delle scienze umane e oggi è iscritta al DAMS, Università di cinema di Roma Tre. Ha frequentato un’accademia di recitazione per inseguire la carriera di attrice, ma poi ha capito che più che interpretare la vita preferisce raccontarla. Essere una scrittrice è per lei un privilegio e farà tutto il necessario per continuare a farlo. “Dopo?” è il suo secondo romanzo dopo “Non trovo più parole” (2021, bookabook) con la prefazione di Andrea Purgatori.
PREFAZIONE AL ROMANZO DI MAURO CORONA
Čechov diceva: «Bisogna agevolare in ogni modo i giovani talenti, circondandoli d’affetto e facilitazioni di ogni genere». Mi capita spesso ricevere manoscritti di giovani talenti, a volte anche gente matura o addirittura anziani. Per quel poco che mi compete, essendo nell’editoria ormai da venticinque anni, cerco sempre di aiutare coloro che vorrebbero pubblicare un libro. Conosco l’emozione di stringere tra le mani la prima opera fresca di stampa. Per questo produco ogni sforzo affinché questi nuovi scrittori ricevano dalle case editrici un minimo d’attenzione. A volte sono riuscito nell’intento (molto raro), altre il tentativo è sprofondato nelle paludi dei libri a macero. Eppure, non vi è testo, il più fallito e mal costruito si possa immaginare, che non contenga almeno una riga sulla quale meditare a fondo e farsi cambiare la vita. È chiaro che mi sono imbattuto inmanoscritti la cui qualità lasciava a desiderare, ma forse era colpa mia che non capivo tali lavori senza capo né coda. Lo scrittore esordiente è sempre convinto di aver creato il capolavoro. Hai voglia dargli qualche dritta per metterlo sul sentiero libero da rami e pietre. Mi sovviene una frase di Barbey d’Aurevilly, scrittore caustico e magistrale, nato a Parigi nel 1808 e ivi deceduto nel 1889. Nei confronti di un autore privo di umiltà e soprattutto di talento disse: «I suoi libri, che lui reputava geniali, conobbero l’onta del disinteresse». Non è il caso, credetemi, di questa ragazzina: Cristina Leone Rossi. E del suo libro dal titolo enigmatico “Dopo?”. Oltre al talento fuori discussione, ha una forma delicata, misteriosa, quasi nascosta di scrittura coinvolgente che crea l’immediata curiosità di voltar la pagina. Dove andrà a parare questa ragazzina? Vedrete, leggete, vi aspettano sorprese. Si capisce subito che l’autrice è giovane. Una gioventù però di tempi odierni, sana, tecnologica, che guarda e vede lontano. Non quelle antiche gioventù, che tendevano al poetico-lamentoso, scadendo spesso nel patetico. I cicli culturali sono cambiati perché sono mutati biologicamente gli esseri umani. Che oggi pretendono e chiedono letteratura adeguata ai tempi e ai gusti di quel moderno che ha cambiato il modo di pensare e agire dei giovani. Cristina Leone Rossi lo sa. Ha percepito, indagato a fondo, studiato e messo in pagina l’oggi perché lei stessa fa parte del pensiero giovane, attuale che suscita invidia affettuosa in chi giovane più non è. Che però apprezza e legge volentieri coloro che hanno fatto passi avanti nel tempo letterario moderno. Un libro non deve avere preferenze di lettori, un libro deve andare bene a tutti. Poi sarà il gusto di ognuno a dire se piace o no. Isentimenti sono quelli che ghermiscono l’uomo da sempre in questa, come la definiva Pessoa, “Tragedia chimico-fisica chiamata vita”. Mozart affermava che “La musica è tra le note”. Ecco, la verità e lo scoprimento delle cose, nel testo di Cristina Leone Rossi, stanno proprio tra le righe. Pagina dopo pagina, si seguono eventi, fatti, sorprese ma, allo stesso tempo si percepisce qualcos’altro. Un messaggio misterioso, latente, pronto a uscire a tempo debito. Con sorpresa, ve lo assicuro. Non conosco di persona all’autrice. Ma, se come usa dire, ognuno è quello che fa o scrive, penso a questa giovane come persona, schiva, umile, mite, ma pure decisa, determinata e forte nel puntare lontano. Una persona moderna che preferisce l’ombra guardando la luce all’orizzonte. Che si avvicina luminoso.

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