CALEIDOSCOPIO A Villa Borghese il cinema non va in vacanza

86 serate per ritrovarsi insieme davanti a un grande schermo. E sopra di noi le stelle, mai così vicine come quest’anno nell’anniversario del primo sbarco sulla Luna. Un’altra estate di cinema, fatta di emozioni e sorrisi nel Teatro all’aperto Ettore Scola della Casa del Cinema a Villa Borghese. Un programma pensato per i cittadini di Roma, i turisti, gli appassionati, gli amici e le famiglie. Da giugno la nostra arena, con i suoi 300 posti sotto le stelle proporrà ricordi e sorprese, festival internazionali e serate a tema in un programma che ogni sera regala una scoperta. In collaborazione con CSC-Cineteca Nazionale festeggiamo due maestri della scrittura, i padri della Commedia all’italiana Age & Scarpelli. Insieme al Teatro dell’Opera di Roma, a Rai Teche e a Classica HD ricreiamo la magia del Film Opera attraverso lo sguardo di grandi registi di cinema. Dedichiamo naturale attenzione al cinema italiano con il nostro tradizionale omaggio a un autore, quest’anno un amico amatissimo come Carlo Mazzacurati. E ancora: un omaggio a una casa di distribuzione, la BIM che in 35 anni è diventata la “casa degli autori”; il racconto della migliore Fiction italiana con due esempi tanto diversi quanto magistrali; e ancora un viaggio verso il cielo con Spazio 2019 alla scoperta delle stelle e degli alieni con l’amichevole complicità degli Astronomi del Planetario e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Infine, uno spazio speciale per il Festival delle letterature internazionali nel ricordo di Massenzio 77 con quattro serate dedicate ai modelli del cinema epico. Ma il percorso non finisce qui perché in questa lunga estate ospiteremo festival nazionali capaci di portarci ai quattro angoli del mondo, dalla Bulgaria all’Africa, dalla Georgia all’Azerbaijan e al Brasile. In apertura alcune serate speciali, a cominciare dal ricordo di Cesare Zavattini a 30 anni dalla morte.

 

LUNEDÌ

AGE & SCARPELLI, LA STRANA COPPIA

in collaborazione con

CSC-Cineteca Nazionale

La Cineteca Nazionale rende omaggio alla grande coppia di sceneggiatori Age e Scarpelli nel centenario della loro nascita. Age[nore Incrocci] (4 luglio 1919, Brescia – 15 novembre 2005, Roma) e [Furio] Scarpelli (16 dicembre 1919, Roma – 28 aprile 2010, Roma) si conobbero in quella fucina d’idee chiamata «Marc’Aurelio», la celebre rivista satirica. Insieme daranno vita a una sigla divenuta leggendaria (Age & Scarpelli) e a una sorprendente fabbrica del riso (e non solo). La loro filmografia, costellata di capolavori assoluti (alcuni dei quali proposti in questa rassegna) è adesso affidata al giudizio degli storici, non solo di cinema, perché in essa è racchiusa la storia del costume italico del Novecento, con straordinarie incursioni nel passato (come nel caso de L’armata Brancaleone, per il quale hanno coniato un nuovo linguaggio). La verve dialettica di Scarpelli, al fianco della laconica incisività di Age, raggiunge sempre il centro del bersaglio mettendo a nudo vizi e virtù di un popolo che si trasforma, in virtù di un congenito camaleontismo, di fronte alla macchina da presa, rivelando, peraltro, i tratti di una maschera immutabile.

Tragicamente comici o comicamente tragici, secondo i punti di vista, in un vortice di stati d’animo, specchio della vita con le sue molteplici sfumature, che l’occhio dei due grandi sceneggiatori riesce a penetrare sempre con una lucidità che trascende il singolo film e diventa parte di un disegno più complessivo. E trascende persino i registi con i quali hanno collaborato (da Monicelli a Comencini, da Germi a Risi, ma l’elenco è ovviamente lunghissimo) per delineare, in controluce, i contorni di un cinema di Age & Scarpelli, tanto è forte la loro firma, il loro marchio di fabbrica. I film sceneggiati dalla coppia si riconoscono a distanza: questione di stile, di connotazione semantica, di elaborazione narrativa, non c’è spazio per la casualità e l’avventura, tanto cari all’industria cinematografica nazionale, tutto è calibrato e frutto di una profonda riflessione. Age & Scarpelli non scrivevano semplicemente delle storie, ma scrivevano la Storia e ad essa la loro opera va oggi ricondotta. A futura memoria.

Si ringraziano per la collaborazione Cristaldi Film, Dean Film, Faso Film, Filmauro, Surf Film, Titanus

MARTEDÌ

IL TALENTO DI UN REGISTA: CARLO MAZZACURATI

Radici. In una città di portici e nebbia, di Enzo Monteleone

In principio era una saletta fumosa, un centinaio di posti, sedili di legno. Era il Cinema1, a Padova, accanto al liceo Tito Livio e alla facoltà di Scienza Politiche, quella di Toni Negri. Lì si passavano le serate a vedere e rivedere i film come dei clandestini, come membri di una setta di carbonari che nella oscurità fumosa osavano riunirsi per vedere film di Tarkovskij o musical di Busby Berkley, Gunga Din o Provaci ancora Sam, tutto Antonioni e tutto Bergman, Pietrangeli e Dziga Vertov mentre nei cinema “ufficiali” trionfavano Celentano, Pozzetto e l’ispettore Monnezza, Johnny Dorelli e Gloria Guida. Era la nostra resistenza.

Erano gli anni 70. Lì ho conosciuto Carlo, nelle discussioni fuori dal cinema che duravano ore camminando nelle piazze vuote della città, sotto i portici che odoravano di nebbia. Si parlava tanto, di tutto, ma soprattutto di film e di libri. Per anni ci siamo ubriacati di cinema, ci siamo divertiti ad organizzare serate e retrospettive: commedia all’italiana, Blake Edwards, tutto Altman, tutto Jacques Tourner, film noir, Michalkov e i nuovi tedeschi. Alla fine arrivò il momento di mettersi alla prova. Così iniziò l’avventura di Vagabondi un piccolo film autoprodotto, in 16mm. In questa storia ci sono già tutti i punti di riferimento del cinema di Carlo: piccoli uomini disperati che tentano di dare una svolta alla loro vita, Padova e i paesaggi della provincia, la bassa, il delta del Po, i filari di pioppi, le mucche, la Toscana… Inaspettatamente vinse la 1a edizione del Festival Filmaker di Milano nel 1980. Il premio consisteva nella distribuzione in sala da parte della Gaumont Italia, che però poco dopo fallì. E così il film non fu mai visto. Dovevamo buttarci nella mischia: Roma ci aspettava!

MERCOLEDÌ E SABATO

35 ANNI BIM, LA CASA DEGLI AUTORI

in collaborazione con BIM

Fondata da Valerio De Paolis 35 anni fa, con alle spalle una impressionante lista di successi internazionali e di film che hanno fatto la recente storia del cinema di tutto il mondo, la BIM è nota per la sua fedeltà agli autori che ha scoperto o accompagnato negli anni, per la coerenza delle scelte, per un’idea di cinema che sa mettere insieme spettacolo e qualità, accompagnando i suoi “cavalli di razza” a fare un’impressionante

raccolta di Leoni, Pardi, Orsi, Palme – molto spesso d’oro – fino agli Oscar americani ed europei. E’ talmente lunga la lista che abbiamo scelto di offrire a questo omaggio due serate della nostra settimana, sicuri che il pubblico vi troverà storie molto amate e autentiche scoperte. In un anno in cui tutto il cinema fa uno sforzo collettivo per riportare gli spettatori a scoprire novità e grande intrattenimento, abbiamo condiviso con BIM, grazie ad Antonio Medici, un viaggio nella memoria che ha spesso la stessa vitalità del presente.

GIOVEDÌ

SPAZIO 2019

in collaborazione con Astronomi del Planetario di Roma e Istituto Nazionale di Astrofisica

Escursioni cosmiche sulle rotte della fantascienza dagli anni ’50 a oggi. Otto film per intercettare sul radar della scienza alcuni dei fili conduttori che animano la narrazione spaziale dei nostri tempi: l’anniversario dell’allunaggio, la minaccia degli asteroidi, le ansie sull’instabilità del Sole, e ancora le donne nella scienza, l’emozione della scoperta, l’esperienza dello spazio, l’aspirazione a un mondo migliore ovvero la fuga verso pianeti lontani. Le proiezioni saranno curate e introdotte da ospiti esperti: Andrea Carusi, Gabriele Catanzaro, Letizia Davoli, Ilaria Ermolli, Giangiacomo Gandolfi, Stefano Giovanardi, Gianluca Masi, Ettore Perozzi, Federico Tosi. Al termine del film l’inquadratura si sposterà verso il cielo stellato, con osservazioni al telescopio guidate dagli astronomi.

VENERDÌ

LA GRANDE FICTION D’AUTORE

in collaborazione con

Rai Fiction, Wildside, Fandango, Mediaset, Indigo Film

Sempre più spesso appare chiaro che la migliore fiction televisiva, la serialità d’autore/i è tanto vicina al grande cinema da potersi confondere con questo e da mettere alla prova – sul passo del racconto lungo – i suoi migliori talenti. Seppure si tratta di due linguaggi differenti, quello della serialità non solo appassiona come nessun altro il pubblico, ma stimola originalità, permette nuove soluzioni narrative, offre una libertà espressiva che non si conosceva da molto. E in questa ricerca che è giusto chiamare “artistica” la fiction italiana ha imparato a ritrovarsi offrendo qualità e contenuti di livello internazionale assoluto. Così abbiamo scelto di riproporre la saga de L’amica geniale e il racconto emozionante di Non mentire per ritrovare sul grande schermo la stessa appassionante attesa dell’episodio successivo che abbiamo imparato a conoscere nelle serate a casa. La fiction italiana esce dalle mura domestiche e diventa emozione collettiva.

DOMENICA

FILM OPERA

in collaborazione con

Teatro dell’Opera di Roma, Rai Teche, Classica

L’opera lirica è stata il grande spettacolo collettivo che prima ha appassionato le corti, poi la nascente borghesia, infine ogni categoria di spettatori diventando quel fenomeno popolare in cui si è riconosciuto tutto il XIX secolo. Oggi appartiene agli appassionati, ma basta l’intuizione di un regista, l’originalità della visione perché quell’incanto esca dai teatri e ritorni ad essere patrimonio di tutti. Non a caso infatti moltissimi registi di assoluto valore hanno sentito forte il richiamo della grande opera e le hanno regalato prospettive inedite e di grandissima forza artistica. Noi abbiamo scelto allestimenti celebri e rarità da cineteca, riprese originali e film-opera che hanno fatto storia nella convinzione che la nostra serata “classica” possa essere un’occasione davvero per tutti, in compagnia di artisti come Scola e Rosi, Losey e Branagh, Martone e Emma Dante…. Signori, si apre il sipario!

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