ARRIVEDERCI FRA MILLE ANNI

ARRIVEDERCI FRA MILLE ANNI
Si è svolto a Roma lo spettacolo teatrale che celebra i rapporti tra Oriente e Occidente lungo un viaggio, anche culturale, che ripercorre la Via della Seta
Questa luce d’oriente, tra l’onirico e l’immaginifico, è lo sguardo di un antico paese
orientale sul mondo, che attraversa l’immensità dei deserti e viaggia tra innumerevoli
insidie, lungo la via…
Così inizia lo spettacolo ‘Arrivederci fra mille anni’ tenutosi venerdì sera, 1 novembre, nella storica cornice del teatro Argentina di Roma. Lo spettacolo è stato organizzato dall’Ufficio Stampa del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, dall’ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e dal Consolato generale della Repubblica Cinese in Italia. Sul palco i danzatori e performer del Gansu Performing Art e Gansu Dance Theater,accompagnati da una scenografia video-digitale superba. Lo spettacolo è un viaggio alla scoperta dell’affascinante cultura della Via della seta e dei protagonisti che ne hanno fatto parte. Il fascino della cultura cinese attraversa millenni e paesaggi straordinari attraverso il canto, il ballo e la musica sia strumentale che elettronica, in un tripudio di colori.
Atto I: Viaggio lungo la via della seta
Tutto inizia con Zhang Qian un celebre diplomatico, viaggiatore e pioniere della Via della Seta nell’antica Cina, che fu inviato nel 139 a.C. in missione nelle regioni occidentali, aprendo di fatto il passaggio all’integrazione e alla comunicazione tra le civiltà orientali e occidentali. Da quel momento le campane delle carovane cammelliere riecheggiano ancora oggi. La performance del concerto delle campane di bronzo (in cinese bianzhong)
e tamburi, si basa su una interpretazione classica di questi strumenti ed è coadiuvata da performance di tajiquan, strumenti a percussione e coreografia di ballerini che, attraverso la danza, esprimono allo stesso tempo grazia ed energia. La leggiadria segue il balletto degli “abiti arcobaleno e indumenti di piume”, che trae origine da quella che si teneva nel palazzo imperiale della dinastia Tang più di 100 anni fa. Il pubblico è stato portato nel mondo incantato delle fate del Palazzo sulla Luna, da un gruppo di dame di corte con abiti dalle lunghe maniche colorate.
Atto II: Per la della via della seta
Della stessa dinastia Tang, più di 1300 anni fa, un eminente monaco viaggiò attraverso più di 100 paesi tra mille difficoltà, per diffondere il buddismo. Mentre si dedicava alla traduzione e trasmissione dei sutra buddisti, anche sul libro“Viaggio ad ovest”, nel quale descrive con minuzia le usanze locali dei diversi luoghi in cui era stato. Questo romanzo, tradotto in inglese, tedesco, francese, giapponese e molte altre lingue, ha avuto un profondo impatto sullo sviluppo della cultura mondiale e Xuan Zang è stato universalmente riconosciuto come un eccellente messaggero degli scambi culturali tra cinesi e stranieri. Torniamo a corte con ‘La danza con il lungo nastro di seta’, impiegata durante i sacrifici che si svolgevano all’interno del Palazzo Reale, in cui le danzatrici lanciano e riprendono, con mille evoluzioni, i nastri di seta colorati.

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