Al teatro lo Spazio il debutto nazionale del testo premio Fersen alla drammaturgia 2015 “Goghgauguin”, scritto e diretto da Biancanives Togliani. Con Adelmo Togliani, Guido Targetti e Adele Tirante dal 31 gennaio al 4 febbraio 2018

Un debutto nazionale da non perdere al Teatro Lo Spazio. Dal 31 gennaio al 4 febbraio 2018 approda il testo scritto e diretto da BiancanivesTogliani GOGHGAUGUIN, con Adelmo Togliani, Guido Targetti e Adele Tirante.

Premio Fersen alla drammaturgia 2015, in GOGHGAUGUIN BiancanivesTogliani – come afferma la Giuria del Premio – “mette in scena con ottimo ritmo teatrale il complesso sentimento di profonda amicizia che lega Vincent Van Gogh e Paul Gauguin, inficiato tuttavia dall’insopprimibile gelosia di Paul verso Vincent, che egli è costretto a riconoscere superiore a lui. In un dialogo immaginario a posteriori, i due raccontano e confrontano il ricordo di quel burrascoso periodo di vita in comune a cui dà il suo contributo, da saggia moderatrice, anche Sien, la prostituta amante e modella di Van Gogh”.

Il dramma di BiancanivesTogliani racconta di quando i destini di Vincent Van Gogh, Paul Gauguin e Sien Hoornik (la prostituta amante di Van Gogh) si incrociarono nel periodo della Casa Gialla ad Arles dando vita ad un ménage à trois.

“Alla realtà storica dell’incontro tra i due artisti –afferma l’autrice e regista BiancanivesTogliani – ho inserito il personaggio di Sien. Vincent aveva realmente vissuto una storia con lei a Parigi e le aveva dedicato alcuni disegni, il più celebre intitolato “Sorrow”, ma nella realtà non è mai stata con loro ad Arles. Nella mia visione Sien, dopo anni da quella notte che se ne andò da casa di Vincent sparendo nella pioggia tra i vicoli di Montmartre, va a cercarlo ad Arles proprio mentre Paul è suo ospite nello “Studio del sud”. Alchimia e tensioni di una grande amicizia tra i due famosi pittori alla presenza di una donna che si muove nelle loro esistenze, in un periodo indimenticabile dopo il quale non si sarebbero più rivisti e che ha segnato la loro vita. Paul invidia a Vincent di essere il vero genio tra i due, ammettendo che sarà lui “quello ricordato dalla storia” e insidia Sien, non per amore, ma per estorcerle informazioni sul lavoro artistico dell’amico. Vincent sacrifica il suo sentimento per Sien e accetta che lei si dia a Paul, perché lo adora. Sien incarna la funzione dello storyteller, colei che osserva e che racconta. I tre personaggi -prosegue BiancanivesTogliani – sono sempre in scena e si muovono in un luogo che rappresenta sia il “vissuto”, sia il mondo del ricordo, rimandando allo spettatore la percezione del dubbio: questi momenti li stanno vivendo adesso, o li stanno solo ricordando? Sia quando le loro strade si sono divise, sia quando non si sono ancora incontrate, i personaggi sono “già” o “ancora” in scena a osservare i nodi del loro rapporto che si forma, si sviscera o finisce? L’assenza di cronologia serve a sfumare il confine tra l’ ‘agìto’ e ‘il ricordo’.

L’opera è divisa in capitoli che scandiscono i temi piuttosto che il tempo: Incipit/ Sien: la tristezza/Paul: l’attesa/Il monaco e Casanova/L’idillio/En plein air/La collisione dei mondi/La consegna dell’orecchio/Le sedie/Ricovero volontario.

Le ambientazioni sono risolte come fossero la materializzazione dei bozzetti disegnati di getto da un pittore, mantenendo la scarsità di informazioni di uno schizzo a matita.Sedie, quadri, valigie, un letto, un baule entrano ed esconodi scenamentre la luce riveste un ruolo importante nei cambi di spazio e degli stati d’animo, per mantenere fluido il senso cui è affidato l’aggancio tra un dialogo e l’altro.”

 

Dal mercoledì al sabato ore 20.30

domenica ore 17.00

ufficio stampa: brizzi comunicazione- Monica Brizzi 3345210057-063903034

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