16 dic Firenze in mostra i grandi del teatro al Rondò di Bacco negli anni ’70

Dal 16 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 presso MAD – Murate Art District di Firenze è in programma la mostra Il teatro di ricerca al Rondò di Bacco (1975-1978). Documenti dall’Archivio Teatrale Andres Neumann, a cura del Funaro di Pistoia, in collaborazione con MAD.

Inaugura giovedì 16 dicembre 2021, alle ore 17.30 e prosegue fino al 15 gennaio 2022, presso MAD – Murate Art District, a Firenze (spazio gestito da MUS.E e diretto da Valentina Gensini) la mostra dal titolo Il teatro di ricerca al Rondò di Bacco (1975-1978). Documenti dall’Archivio teatrale Andres Neumann, a cura di Massimiliano Barbini, del Funaro di Pistoia e Andrea Strangio, dottorando dell’Università degli Studi di Firenze, che in occasione dell’inaugurazione introdurranno il percorso e terranno una visita guidata. È una mostra documentaria realizzata in collaborazione con MAD, promossa dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze e sostenuta dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e da Regione Toscana, incentrata sulla sezione dell’Archivio Teatrale del produttore internazionale Andres Neumann relativa alle tre stagioni curate da Neumann e da Pier’Alli presso lo Spazio Teatro Sperimentale del Rondò di Bacco in Palazzo Pitti a Firenze fra il 1975 e il 1978. Con l’esposizione si intende raccontare tramite alcuni exempla un periodo di singolare apertura della città di Firenze alle esperienze più interessanti della ricerca teatrale nazionale e internazionale. In quegli anni si sono avvicendati sulla scena fiorentina, e in particolare al Rondò di Bacco, artisti e spettacoli che hanno fatto la storia del teatro: il Living Theatre con Sette meditazioni sul sadomasochismo politico, Peter Shumann e i Bread and Puppet con Our domestic resurrection spectacle e con i quali Neumann aveva organizzato a Firenze anche la mostra Masaccio presso l’Istituto d’Arte, Robert Wilson con lo spettacolo Dialogue network, Tadeusz Kantor con la prima italiana de La classe morta. Fra gli spettacoli allestiti dagli italiani alla rassegna di teatro sperimentale al Rondò, si ricordano, ad esempio, Morte della Geometria di Pier’Alli (su testo poetico di Giuliano Scabia), Sacco di Claudio Remondi e Riccardo Caporossi, Presagio del vampiro de Il Carrozzone, Avita murì di Leo de Berardinis e Perla Peragallo, La terra del rimorso di Angelo Savelli e Proust di Giuliano Vasilicò. L’allestimento prevede la presenza del Cinetandem, il cinema più piccolo del mondo (due posti), ideato da Massimiliano Barbini e con la scenografia e la realizzazione di Antonella Carrara, nel quale verranno proiettate le riprese di alcuni spettacoli di Kantor.

L’Archivio teatrale di Andres Neumann, conservato a Pistoia presso il Funaro, documenta la sua attività di curatore, produttore, organizzatore e distributore teatrale. Il fondo è un prezioso strumento della storiografia, poiché conserva documenti relativi alle principali realizzazioni dello spettacolo, nazionale e internazionale, dell’ultimo trentennio del Novecento, con importanti protagonisti, tra cui si distinguono Tadeusz Kantor, Peter Schumann, Peter Brook, Pina Bausch, Anatolij Vasil’ev, Robert Wilson, Dario Fo, Franca Rame e Vittorio Gassman.

L’archivio, donato nel 2009 da Andres Neumann al Funaro, oggi consta di 532 unità archivistiche, suddivise in 11 serie, contenenti eterogenee tipologie documentarie: pubblicazioni a stampa, corrispondenze, atti amministrativi e organizzativi, pieghevoli, programmi, manifesti, schede tecniche, bozzetti di scena, appunti, fotografie, audiovisivi, per un totale di oltre 75.000 documenti che raccontano della formazione di Neumann in Uruguay, della sua collaborazione con Jack Lang e dell’organizzazione del Festival Mondial du Théâtre de Nancy, delle tournées internazionali di Vittorio Gassman, di Dario Fo e Franca Rame, di memorabili produzioni tra cui i Sei personaggi in cerca d’autore di Anatolij Vasil’ev, il Mahabharata, La tragédie de Carmen di Peter Brook, Gebirge, Palermo Palermo e Danzon di Pina Bausch, della collaborazione di Neumann con Renato Nicolini per la realizzazione dell’Estate romana fra il 1977 e il 1981.

Parte dell’archivio è dedicato alle tre stagioni teatrali curate da Neumann e da Pier’Alli, tra il 1975 e il 1978, al Rondò di Bacco, spazio teatrale situato in un’ala di Palazzo Pitti già dal 1968. Qui il gruppo teatrale fiorentino Ouroboros, diretto dallo scenografo e regista Pier’Alli, svolgeva stabilmente «un’intensa attività di produzione e di programmazione di spettacoli», ospitando alcune fra le nuove realtà del coevo panorama teatrale italiano e prefigurando, quindi, il Rondò come una delle dimore d’elezione per il confronto con le novità offerte dal teatro sperimentale. Nel 1972, parallelamente alle iniziative della compagnia di

Pier’Alli, si era tenuta al Rondò la rassegna Ricerca 1. Prima informativa globale italiana del teatro di ricerca, organizzata dal Teatro della Pergola e promossa dall’Ente Teatrale Italiano. Il 3 dicembre del 1975, proprio grazie a una virtuosa convergenza di vedute fra Neumann, Pier’Alli e alcuni membri del Teatro Regionale Toscano (TRT), che si trovarono concordi nel voler dedicare lo spazio del Rondò alla ricerca teatrale nazionale e internazionale, veniva inaugurata la prima stagione dello Spazio Teatro Sperimentale. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il TRT del Comitato interassociativo ARCI, ACLI, ENDAS, della Rassegna Internazionale dei Teatri Stabili, nonché del Gruppo Ouroboros di Pier’Alli, prendeva il via sotto il patrocinio della regione Toscana, della provincia e del comune di Firenze, dell’azienda autonoma di turismo e dell’ente provinciale per il turismo. La terza serie dell’Archivio Teatrale Andres Neumann conserva, per l’appunto, i documenti relativi alle tre stagioni teatrali curate da Neumann e da Pier’Alli al Rondò di Bacco, uno spazio teatrale certamente ristretto, ma – come è stato notato – sempre capace di adattarsi alle più disparate esigenze. Dopo il successo al Festival di Nancy e al Festival Festival d’Automne, a Parigi, l’11 gennaio del 1978 andò in scena presso il Rondò di Bacco la première italiana de La classe morta di Tadeusz Kantor. Lo spettacolo, ospitato fino al 16 gennaio, riscosse un enorme successo di pubblico e lo stesso Kantor ricordava che, il giorno dopo la prima, al Rondò erano «entrate circa 300 persone brutalmente, infrangendo le sacre regole dell’ordine e delle buone maniere». E, ancora, che Andres Neumann, «con la camicia sbottonata, aveva dato incomprensibili segni che di tutto questo se ne lavava le mani, sgualcito, immobilizzato dalla folla, risplendeva di felicità. Peggio, perché ogni giorno le folle diventavano più grandi». Nell’Archivio Teatrale Andres Neumann sono conservati, ad esempio, il programma di sala, il manifesto, la rassegna stampa, bozzetti della pianta raffiguranti l’organizzazione spaziale per l’allestimento dello spettacolo. de La classe morta di Kantor al Rondò di Bacco e fra gli altri documenti si trovano una fotografia, che ritrae l’arrivo della compagnia di Kantor all’aeroporto di Roma Fiumicino nel 1979, una lettera manoscritta e autografa di Kantor a Neumann, e il dattiloscritto allegato alla stessa, intitolato Conditions artistiques de la partecipation des acteurs du Théâtre Cricot 2 au programme de Florence. Tre documenti che si riferiscono alle fasi di lavoro, curate da Neumann per conto del Teatro Regionale Toscano, atte a dare vita a Firenze a un doppio della Cricoteka di Cracovia, che fu inaugurata nel novembre del 1979 presso la chiesa sconsacrata in via Santa Maria n. 25 in Oltrarno, messa a disposizione dal comune di Firenze. Anche se la Cricoteka fiorentina ebbe, contrariamente alle intenzioni, vita breve, lì prese vita la produzione e la realizzazione dello spettacolo Wielopole, Wielopole di Kantor, che debuttò il 23 giugno del 1980.

dal 16 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022

MAD – Murate Art District, Firenze

Il teatro di ricerca al Rondò di Bacco (1975-1978 )

Documenti dall’Archivio teatrale Andres Neumann

a cura di Massimiliano Barbini – Funaro e Andrea Strangio – Università degli Studi di Firenze

in collaborazione con MAD – Murate Art District

con la promozione del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze

con il sostegno della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e della Regione Toscana nell’ambito dell’Accordo per la valorizzazione del patrimonio archivistico, il coordinamento degli interventi e della tutela di archivi e biblioteche

Mad – Murate Art District

Apertura al pubblico dal 17 dicembre: da martedì a sabato dalle 14.30 alle 19.30

Ingresso libero. Per accedere agli spazi di MAD è obbligatorio esibire il Green Pass

IL FUNARO CENTRO CULTURALE

Via del Funaro 16/18 – 51100 Pistoia – Italia

T/F +39 0573 977225 – T +39 0573 976853 – MAIL info@ilfunaro.org –

WEB www.ilfunaro.org – FACEBOOK Il Funaro

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