Fake news, chi decide cosa è vero?

La lotta alle fake news probabilmente è più pericolosa delle fake news stesse, proprio ora che ci sembra di vivere in un mondo in cui tutte le news sono fake.

Ma occorre stare attenti, perché combattere i fenomeno con interventi normativi è molto più pericoloso.

E nel nostro paese, in questo contesto, sono in molti a pensare che si debba ricorrere a una soluzione drastica.

Siamo arrivati al punto che anche se siamo tutti abbastanza spaventati da questo fenomeno che apparentemente sembra ampliarsi a macchia d’olio, questa battaglia contro le fake news sembra essere più pericolosa del problema in sé.

E lo è per una serie di motivi che vanno dalla grave miopia, molto vicina all’incomprensione assoluta, della reale essenza del problema, fino alla soggiacente e imperdonabile convinzione che la questione sia legata a triplo filo e in via esclusiva alla informazione via web.

Ma non è così, anche perché le fake news non sono affatto un problema nuovo, bensì sono sempre esistite, quantomeno da quando esiste l’uomo sulla terra e da quando ha una vita pubblica.

Ma poi l’intervento normativo chi dovrebbe andare a colpire: gli autori delle bufale? i siti che li ospitano? gli editori che possiedono i domini? i social dove vongono postate?

O forse i colpevoli dovremmo essere noi che quasi sempre veicoliamo informazioni che non abbiamo verificato?

Non dobbiamo dimenticarci che non stiamo vivendo alla fine della verità, ma che stiamo vivendo alla fine dell’autorevolezza, quella che permette a qualsiasi utente del web di contestare e mettere in discussione qualsiasi notizia o opinione, o addirittura di crearne una sua e alimentarla grazie ad altri utenti liberi.

Il web è per tutti, e proprio per questo chi ne usufruisce deve sapere che chiunque, molte volte “purtroppo”, può scriverci.

Da questo se ne esce ripristinando gli unici presidi possibili per limitare la diffusione di falsità, di complottismi e di propaganda indiscriminata, ovvero il dubbio, il metodo e l’intelligenza, questi i metodi da utilizzare per uscire da questo buco nero.

E non deve essere una legge a farlo, dobbiamo essere noi a dover acquisire coscienza per un metodo di verificare circa le cose che leggiamo o ascoltiamo, non lasciare che un’autorità decida per noi cosa è vero e cosa è falso.

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