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La mostra sarà un viaggio attraverso la vita, le scelte, l’impegno politico e civile, i luoghi e soprattutto la produzione letteraria e il metodo di lavoro dello scrittore che si svolgerà diacronicamente lungo dieci sezioni sui due piani delle Scuderie del Quirinale. Più di duecento prestiti – dipinti, sculture, disegni, illustrazioni di decine di artisti dal Rinascimento a oggi, codici miniati medievali, arazzi, armature, fotografie e ritratti d’autore (come quelli di Carlo Levi), tutte le prime edizioni dei libri e quelle più significative − ricostruiranno la sua opera varia e multiforme, declinata secondo temi e nodi fondamentali. Un aspetto cruciale consiste nella dimensione (percezione e rappresentazione) dello spazio, dall’impronta cosmopolita ereditata dalla Sanremo entre-deux-siècles all’apertura internazionale delle ricerche scientifiche dei genitori, dall’attrazione per la modernità urbana contemporanea alle proiezioni cosmogoniche suggerite dall’astronomia, senza mai dimenticare gli orizzonti dell’immaginazione fiabesca o mitologica.
Filo conduttore del progetto curatoriale è appunto la dimensione visuale, a cominciare da quell’immagine “che gira per la testa’’ di cui Calvino parla in uno dei suoi primi autocommenti, la Nota 1960 ai Nostri antenati, illustrando la genesi delle sue opere. Afferma il curatore: “Il punto di partenza è un’immagine – «nata chissà come» – che si porta dietro a volte per anni; a poco a poco dall’immagine comincia a dipanarsi una storia, che gradualmente dispiega significati inattesi e acquista senso. Più tardi, a innescare la fantasia calviniana saranno fattori diversi: le teorie cosmologiche, gli arcani dei tarocchi, oggetti d’uso quotidiano. Costante rimane però l’avvio da uno spunto visuale, di cui il lento lavoro della scrittura rivela le potenzialità dandogli forma di racconto.”
L’arte è per l’autore un’inesauribile miniera di ispirazioni fino alla fine della sua vita per cui il ventaglio dei riferimenti è apparso fin da subito ampio: le scelte di copertina dei suoi libri (mai casuali, mai secondarie, con gli amati Klee e Picasso); gli scritti dedicati a singoli artisti (Giulio Paolini, Fausto Melotti, Giorgio de Chirico, Domenico Gnoli, Saul Steinberg, Luigi Serafini, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello, Tullio Pericoli e tanti altri); le opere e le installazioni direttamente ispirate ai suoi libri (Le città invisibili in primo luogo ma non solo), anche pensate e create per l’occasione da artisti viventi come Emilio Isgrò; le illustrazioni per i suoi volumi (come quelle per le Fiabe italiane di Emanuele Luzzati); i bozzetti teatrali di Toti Scialoja; le esperienze artistiche più recenti accostabili per varie ragioni all’immaginario calviniano come quelle di Giuseppe Penone ed Eva Jospin.
Immagini e oggetti di varia natura identificati secondo una puntuale ricerca filologica, per coerenza o potere evocativo, dialogheranno costantemente in mostra con le parole dello scrittore. Accostamenti scelti con efficacia: per chiarire l’idea di una letteratura all’insegna della ripetizione, della moltiplicazione, del dubbio, della cancellazione; per restituire il ritratto di uomo di editoria e anche la connessione fra la sua parabola creativa e l’evoluzione della società; per dichiarare la compresenza di fiaba e realtà nella scrittura o l’intreccio della letteratura con i diversi rami del sapere (astronomia, antropologia, semiotica, teoria dell’informazione, architettura).
Sono solo alcuni esempi degli sguardi che l’esposizione-caleidoscopio alle Scuderie del Quirinale getterà su Italo Calvino. Un omaggio necessario al lavoro di un autore che appare oggi più che mai esemplare per la sua attenzione curiosa e indagatrice verso i più vari aspetti della cultura e della realtà, riuscendo sempre a proiettarsi verso il futuro con risolutezza, anche nei contesti più problematici, in grado di parlare più di altri alla coscienza contemporanea.
Le Scuderie del Quirinale, insieme a Electa, rinnovano inoltre la collaborazione con la Regione Liguria, con la città di Genova e con la Fondazione di Palazzo Ducale anche in occasione delle celebrazioni per il centenario di Calvino, nell’anno di Genova capitale del libro. Nel mese di ottobre prossimo, la città e Palazzo Ducale renderanno omaggio a Calvino, avviando un progetto site specific sul tema delle fiabe e del paesaggio, che si concluderà nella primavera del 2024 con il trasferimento a Genova della mostra romana.Per la mostra a Roma la casa editrice Electa pubblicherà, disegnati dallo Studio Sonnoli, un catalogo-guida al percorso espositivo a cura di Mario Barenghi e un volume della collana delle enciclopedie dal titolo Calvino A-Z, con numerosissime voci affidate ai maggiori specialisti e a cura di Marco Belpoliti che ha recentemente curato per Mondadori Italo Calvino. Guardare.