Allacciate le cinture, sfoderate l’appetito e preparatevi per un viaggio culinario che saprà farvi decollare dalla Terra alla Luna: Gordo Bistrot è pronto a farvi volare. In zona Marconi, a Roma, l’attività prende il proprio nome dalla prima scimmietta che andò sullo spazio – “Gordo”, appunto – e persegue un solo obiettivo: deliziare i clienti con un format a dir poco spaziale.
Inaugurato lo scorso 17 novembre 2022, il locale ospita contemporaneamente ben 4 forme di ristorazione, dalla caffetteria della mattina al dopocena della sera. Le proposte sono semplici, ma estremamente sfiziose, in quanto elaborate e curato soprattutto nell’eccellenza dei prodotti con cui vengono realizzate.
Partiamo dalla caffetteria: questa lavora soltanto con prodotti 100% arabica, e mette a disposizione differenti tipi di estrazione del caffè. Fra le proposte del menù troviamo un espresso blend “unico”, il monorigine e il caffè filtro senza zucchero, sia ad estrazione v60 che aeropress. E qualora davanti a tanta scelta abbiate dei dubbi, non preoccupatevi: il personale sarà sempre a vostra disposizione per redimere ogni incertezza. Ampia anche la selezione di bevande vegetali: latte di soia, mandorla, cocco e avena; sono infine disponibili le cold brew – caratterizzate da un’estrazione a freddo – té e infusi, sempre serviti con selezione di biscotti.
Se decidete di visitare Gordo il sabato o la domenica, invece, non potrete perdere il brunch offerto dalle 10 alle 15, in cui è possibile gustare sia bun classici (sempre accompagnati da patatine home made) che dolci, fra cui gli invitanti pancake pera bruciata, crema di nocciole e formaggio. E durante i giorni lavorativi della settimana non mancheranno certo le proposte e i pranzi più classici: le formule business lunch di Gordo sono ottime per mangiare con qualità e velocità durante la pausa ufficio, spaziando da invitanti primi (come i tortelli ricotta e spinaci alla norma) alla pizza.
Con l’arrivo della notte, il viaggio prosegue e si passa alla cena, servita dalle 18 e caratterizzata dai kobachi, mini ciotole giapponesi in cui vengono servite piccole porzioni di pollo alla cacciatora, spuntature o baccalà e patate. Aperta poi durante tutta la giornata la pizzeria, che sforna meraviglie sia nelle loro varianti tradizionali che gourmet, al padellino. In particolare, questo metodo permette di tornare indietro nel tempo e riscoprire il sapore di una volta, dandogli tuttavia una chiave moderna.
La differenza che abbiamo in questo metodo è la cottura che rende questo tipo di pizza morbido e friabile nel tempo stesso. Unendo la sofficità della focaccia alla croccantezza della pizza al mattone.
Il segreto per la buona riuscita dell’attività e della sua gestione viene sicuramente nell’unione delle forze di 4 soci: Valerio lavora in cucina, Mauro è il pizzaiolo, Damiano viene dalla caffetteria e Mattia, che ha seguito l’attività sin dal giorno zero (in quanto lavora nel barbiere vicino e è il fratello di Valerio). Senza ombra di dubbio, poi, un ulteriore punto di forza del locale è nell’utilizzo di una materia prima d’eccellenza: dal caffè ai tacos, la qualità è sempre alta.
L’alta cucina proposta viene inoltre da uno chef che gode di non poca esperienza: Valerio ha prima avuto un’importante esperienza da CULTO, a Trastevere, e ha raccolto molte competenze lavorando anche nella ristorazione di lusso; tuttavia, nel proseguimento del proprio percorso ha voluto rivedere il proprio ruolo e dare nuova vita alla sua cucina – che definisce rivoluzionaria, in quanto influenzata principalmente dal Sud America e dall’impronta datagli dal primo chef della sua vita.
Per Valerio, la ristorazione è stata un vero e proprio escamotage per fuggire ai pericoli della realtà che lo circondava da bambino: una periferia fatta di droga e criminalità. Da sempre amante della pasta e della pizza, a introdurlo al mondo della ristorazione è stata in primo luogo mamma Rossana; poi è subentrata la passione del ragazzo. A sedici anni faceva già il cameriere, e nonostante i genitori facessero fatica ad accettarlo, lui aveva le idee chiare: avrebbe finito il licelo, ma prima di tutto voleva dedicarsi alla cucina. Valerio è stato lungimirante e perseverante, tanto che con i risparmi del lavoro è riuscito a pagarsi l’Accademia. Oggi, la sua attività continua ormai da dieci anni: un periodo di tempo che gli ha dato la forza di continuare, di superare le difficoltà e di credere nei propri sogni, senza mai lasciarsi andare.
Intanto, il Bistrot sembra andare a gonfie vele, e le recensioni dei clienti esprimono pareri molto positivi. Il locale appare curato, elegante e molto piacevole; il personale è gentile e sorridente, e aiuta a rinvigorire il buon umore. In definitiva, non possiamo che pensare questo: Gordo Bistrot è la nuova base spaziale e culinaria di Marconi.