Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni zero.La giovane Italia dell’arte

Cari lettori, abbiamo avuto la possibilità di sfogliare un libro edito grazie all’impegno de La Quadriennale di Roma e l’abbiamo trovato davvero ricco di tesori sorprendenti.  

Non è un compito facile quello che si sono sobbarcati Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto e Costanza Paissan, autori di Terrazza, un volume che raccoglie e racconta l’arte italiana degli ultimi anni. Il rischio principale era quello di cadere in una classificazione troppo rigida, rendendo il libro un mero elenco di categorie, mentre poteva e doveva essere qualcosa di più complesso. Il risultato che ne è conseguito, dunque, risponde innanzitutto a quesiti di ordine universale, legati al significato stesso di un’opera del genere e al miglior modo possibile di scriverla. La specificità tanto originale dell’ultimo decennio, che lo distingue nettamente da quelli passati, richiedeva una descrizione puntuale dell’ambiente in cui nasce l’arte. Non era possibile comprendere tutti gli interpreti all’interno di categorie universali, senza inserirli nel contesto che li ha “cresciuti” e che loro stessi hanno contribuito a far crescere, creando la fitta rete di comunicazioni che caratterizza il presente. Ricostruito dunque il background, è stato possibile parlare degli artisti, andando ben oltre la visione ristretta di una summa di testi scientifici. Le due sezioni del libro dovevano compenetrarsi senza sforzo e l’unico modo di renderlo possibile era raccontare la storia dell’arte attraverso esperienze singole, tramite il lavoro degli artisti, descrivendo gli eventi di maggiore interesse, anche quelli lontani dai canali tradizionali o canonici. QUADRIENNALE_TERRAZZA_Copertina_libro-e1411464903951Il fulcro della narrazione è la globalizzazione, che negli anni 2000-2010 è definitivamente sbarcata sul pianeta dell’arte, rendendo possibile l’incontro e lo scambio tra artisti di nazioni diverse e spesso molto lontane tra loro, sia geograficamente che culturalmente, permettendo il confronto di stili, tecniche e suggestioni eterogenee e modificando i canali tradizionali dell’arte. Fondazioni private garantiscono anche servizi di utilità pubblica, le riviste settoriali organizzano eventi e gli artisti si trasformano in curatori, questo è stato ed è il decennio appena trascorso, i cui risultati sono visibili anche oggi. Un altro punto fondamentale analizzato dal libro è la modifica dei circuiti di emersione, promozione, musealizzazione e collezionismo dell’arte, che ha messo in discussione il concetto stesso d’identità culturale nazionale, tanto da far dubitare se sia ancora possibile parlare di arte italiana. Per questo il libro è stato affidato a una pluralità di voci, che offrissero al lettore un punto di visita composito e differenziato, anche attraverso un’opera di scouting degli artisti e delle esperienze più significative all’interno di ambienti ufficiali e sperimentali. Una scelta che è davvero coraggiosa, in un’epoca di “dittatura del curatore unico”, come la definisce Jas Gawronski, Presidente de La Quadriennale di Roma, nella prefazione al volume. Insomma, si tratta di un’opera interessante da molti punti di vista e alla portata di tutti, operatori del settore e semplici amanti dell’arte e delle nuove tendenze. Fondamentale!

 

Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni zero

La Quadriennale di Roma Fondazione

Marsilio Editore

 

Manuela Pacelli

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