A/R Naples – Buenos Aires. In viaggio con il Tango Scugnizzo di Diego Moreno

Roma, venerdì 26 marzo. Dall’ Auditorium Santa Chiara è salpata la nave di Diego Moreno, il cantautore argentino famoso in Spagna e in molti altri paesi latini per aver saputo riscoprire nel Tango la canzone napoletana. Esiste, infatti, un particolare filo storico-musicale che unisce la cultura nostrana di ‘O Sole Mio, alla musica di tradizionale Buenos Aires.

“E’ l’italianità!”, ha raccontato Moreno all’inizio del concerto. “L’italianità della canzone popolare; la cui melodia, partenopea, attraversando l’Oceano Atlantico a bordo dei bastimenti colmi di emigranti,  approdò fra 8/900 in America latina. E precisamente a Buenos Aires.” Preziosa metropoli dove il tango nacque. E dove la storia di Diego ha inizio. Prima come cantante, poi musicista, ed infine come compositore. I suoi ultimi tre album “Tango Moreno” – al quale hanno collaborato fra i tanti, Fred Bongusto ed Enzo Decaro -, “Tango Scugnizzo” e “Regresarè” – sono la risultante di policromie musicali di ampio respiro.

Prendiamo ad esempio Caminito, la canzone popolare che prende il nome del quartiere della capitale argentina dove marinai genovesi, napoletani e croati utilizzando le vernici delle navi dipinsero le case del colore a loro più bello. Così da creare un luogo unico. Particolare crogiuolo multietnico dove il tango, al ritmo africano dell’habanera, mosse i primi passi, trasportato com’era dalle armonie e dalle melodie popolari nord mediterraneo.

Canzoni come Por una Cabeza, Marinalello, Maruzzella – arrangiata a ritmo di milonga – e Torna a Surriento, rendono onore all’arte rara d’un cantore, il cui respiro ha ricordato con ritrovato piacere l’impeto enfatico del grande Maestro argentino Don Carlos Gardel.

Sinuosa la nave ha così attraversato  l’Atlantico. Mentre sul palco, i musici – Davide Ferrante (batteria), Corrado Calignano (piano), Javier Salinsky (bandoneòn) – accompagnavano le coreografie dei ballerini Fernando Cabrera & Milonguita. L’approdo è la scoperta sicura di un’arte incommensurabile. Esportata con sapiente e genuina passione dal tanghero, scugnizzo d’adozione, Diego Moreno.

Viero Menapace

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