Sorrento.. città magica ed unica

L’immaginario collettivo italiano e straniero  vede Sorrento come la città tappa del turismo. Città da visitare comunque, e anche senza un vero perché. Sorrento come tutta la costiera sorrentina è luogo obbligato per chiunque visiti la Campania. Tuttavia una riflessione è doverosa: Sorrento non è una meta turistica fine a se stessa, è una città magica e sempre unica.  In estate o in ogni altro periodo dell’anno regala al visitatore ma anche ai suoi abitanti, sensazioni sempre nuove e diverse. Si è soliti immaginarla d’estate, con il sole e i suoi profumi di limoni e mare. Noi ci siamo stati a Natale, un fascino tutto particolare che solo Sorrento città delle sirene può donare. Ti appare all’improvviso, dopo le curve di punta Scutolo, la strada che da Napoli porta in Costiera, bella e drammatica, con la sua costa a picco sul mare e il panorama mozzafiato. Sospesa com’è tra l’azzurro del cielo e il blu del mare. La leggenda racconta che nelle sue acque abitassero le mitiche Sirene che tentarono Ulisse con un canto melodioso, e disperate poi si trasformarono in scogli, gli attuali isolotti dei Galli. Il centro storico mantiene la struttura antica tra cardini e decumani, molte colonne di templi sono state riutilizzate, nel passato, per costruire chiese: splendida quella dedicata al Santo Patrono Antonino, la cui porta laterale si avvale di due colonne recuperate in un ritrovamento di quell’epoca o come il Chiostro di San Francesco annesso all’omonima chiesa. SORRENTO3Luogo di vacanza da sempre, divenne meta imprescindibile durante il periodo del Grand Tour, che qui attirò poeti e scrittori, pittori e dandy da tutta Europa. Sorrento oggi, come ieri, riesce ad ammaliare i suoi visitatori. Per il clima mite, le passeggiate collinari, le botteghe di artigianato, la gastronomia, le calde atmosfere e la sua storia. Per conoscere la città bisogna girarla a piedi. Visitare i suoi borghi, ammirare il centro storico, quello alto, e più antico, di via Pietà e l’altro di via San Cesareo. Il primo corrisponde al decumano superiore dell’antica pianta, modificata, dall’ammodernamento del 1861, con la costruzione di Corso Italia. A via Pietà si susseguono abitazioni nobiliari settecentesche, come Palazzo Correale, Casa Veniero. In via San Cesareo si ammirano, all’inizio della strada, i resti del sedile di Porta, di periodo angioino e nel largo dello Schizzariello, quello denominato Dominava, dove si riuniva la nobiltà per decidere le sorti della città. Uniche testimonianze dell’epoca rimaste in Campania. Ma c’è anche una Sorrento sconosciuta ai più, quella collinare e degli agrumeti. Dove piante di ulivo, noci e arance e limoni si susseguono dando alla città quei colori che la rendono così fantastica. A Natale si può ammirare una città diversa, mitica e maestosa ma anche calda e melodiosa. Girare nelle stradine del centro e farsi illuminare dai mercatini natalizi, dalle luci che, quest’anno spettacolari hanno reso tutto il centro un’opera d’arte a contendersi il primato con le luci di Salerno. Il maestoso albero di piazza Tasso e la tradizione dei presepi sorrentini ci calano in un atmosfera che anche con la convivenza di innovazione e tradizione rendono l’aria meravigliosamente armonica. Da non perdere la quinta edizione di “Maestri in mostra”, esposizione d’arte interamente dedicata al presepe napoletano, promossa dalla Fondazione Sorrento e dal Comune Sorrento. Inaugurata a piazza Venero il 6 dicembre, la mostra sarà attiva sino all’11 gennaio 2015. Essa raccoglie la migliore produzione dei più importanti artisti che ancora si cimentano con la tradizionale arte presepiale napoletana.  Saranno due le novità assolute di questa edizione: la presenza di una selezione di pastori settecenteschi a grandezza naturale provenienti dalla prestigiosa collezione appartenente alla cattedrale di C/Mare di Stabia e l’allestimento di un presepe, opera di un gruppo di presepisti di S.Agnello, che in circa 20 metri quadri raffigureranno uno scorcio della Sorrento vicereale in cui verrà ambientata la scena della natività.  All’esterno sarà inoltre posizionata una nuova rappresentazione del presepe intarsiato realizzato dagli intarsiatori sorrentini e recuperati alla loro funzione dalla Fondazione Sorrento, con tre scene dell’artista Luciano De Simone. Sorrento non è sede del turismo di massa ma, piuttosto, luogo magico ed originale, straordinario per la sua capacità di essere sempre diverso e allo stesso tempo uguale a se stesso…unico ed eterno.

 

Grazia MannaSORRENTO

 

 

 

 

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