La pittura moderna in Italia nel segno della luce. Il Mart di Rovereto mette in mostra artisti del Divisionismo e del Futurismo

Dalla coproduzione con la mostra alla Fundación MAPFRE di Madrid, conclusasi il 5 giugno, il Mart di Rovereto ospita l’esposizione I pittori della luce. Dal Divisionismo al Futurismo, nell’ambito di un programma internazionale dedicato all’arte di maestri italiani vissuti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.

Inaugurata lo scorso 24 giugno, l’iniziativa è curata da Beatrice Avanzi, Daniela Ferrari, e Fernando Mazzocca, che hanno selezionato un nucleo di ottanta opere di diversi pittori, inserendole all’interno di un itinerario di sezioni suddivise per cronologia e temi. Accanto a capolavori del Mart, il corpus di lavori in mostra si arricchisce di rinomati prestiti pubblici e privati, per ripercorrere le origini e gli sviluppi del Divisionismo, ed il legame dello stesso con l’epoca futurista. Due generazioni di artisti a confronto, che il progetto analizza per spiegare la portata di quel rinnovamento artistico attuato da alcuni pittori sul finire del XX secolo, dal quale le avanguardie novecentesche hanno preso piede. Uno sguardo specifico è riservato al Futurismo, riconosciuto in Italia come il maggiore movimento d’avanguardia del secolo passato.

L’indagine sul cambiamento di linguaggio muove dalle conoscenze ottiche registrate nell’ultimo decennio dell’Ottocento, durante un periodo di fede assoluta nella scienza, nella tecnica e nel progresso. I divisionisti prediligono una resa delle sfumature del reale fondata sull’uso accorto del colore, secondo una tecnica inedita di stesura dei colori puri divisi in ‘filamenti’. Ne offrono prova i quadri esposti nelle sezioni “La luce della natura” e “La declinazione simbolista”, all’interno dei quali la rappresentazione dei paesaggi rivela modalità proprie del Simbolismo, divenendo specchio dello stato d’animo e della sensibilità dell’artista. Emblematici i dipinti di Giovanni Segantini, realizzati in Engadina, ed incentrati su una natura incontaminata e silenziosa, a tratti avvolta nel mistero, anche rigeneratrice per l’uomo della modernità, che non rinuncia a fondersi con essa.

La parte dedicata ai divisionisti prosegue con la realtà dell’idillio di Pellizza da Volpedo, raffigurata ne La Passeggiata amorosa, ed ancora, con il Notturno di Gaetano Previati, ricco di messaggi allegorici.

Nella sezione “La declinazione realista”, si scorgono i maggiori richiami al contesto moderno urbano che circonda questi pittori, attraverso immagini di denuncia e soggetti a carattere politico, che aprono su tematiche di natura socialista. L’uso sapiente della luce spicca per i contrasti chiaroscurali di effetto drammatico, come attestano le opere Le riflessioni di un affamato di Emilio Longoni, ed Il Natale dei rimasti di Angelo Morbelli: in entrambe, emerge la durezza delle condizioni di vita per le fasce sociali più deboli.

A seguire, la mostra affronta l’approdo al Futurismo dopo il 1910, all’interno di sezioni che intendono illustrare gli esiti dell’insistita ricerca del nuovo verso forti contenuti estetici e filosofici, di rottura con la tradizione. Nel campo del colore, il Futurismo eredita dal linguaggio divisionista l’attenzione per la rappresentazione della luce. Il Ritratto di Sophie Popoff di Umberto Boccioni, e La mano del violinista di Giacomo Balla catturano la luce vibrante, nel quadro di una pittura realizzata attorno a tematiche della contemporaneità. Trainato dallo slancio di vitalità e libertà tipico dell’epoca futurista, l’interesse degli artisti guarda in primo luogo alla velocità ed alla tecnologia. Il Futurismo pone al centro l’espansione della città industriale e la crescita delle periferie urbane, trattando i concetti di dinamismo e di progresso secondo specifiche modalità di scomposizione della luce, che ne mantengono imprescindibile l’associazione alla forma.

La mostra sarà visitabile fino al prossimo 9 ottobre 2016. Box informazioni: www.mart.trento.it/ipittoridellaluce.

 

Clara Agostini

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares