IMUN 2017: prove di cittadinanza

Si è appena conclusa l’edizione 2017 di IMUN (Italian Model United Nations), la simulazione dei processi diplomatici organizzata da United Network, associazione italiana promotrice di progetti formativi d’eccellenza, riconosciuta a livello internazionale.

Migliaia di studenti, provenienti da tutta la penisola per il tramite delle scuole di appartenenza, si sono dati appuntamento nella seconda settimana di febbraio a Roma, cimentandosi in una interessante ed originale esperienza formativa quali ambasciatori e diplomatici per un giorno al fine di comprendere il funzionamento delle assemblee ONU e dell’iter decisionale interno alle più importanti organizzazioni internazionali.

Quest’anno il tema è stato “crisi dei rifugiati in Europa”, un dibattito aperto e quanto mai attuale, in cui i giovani delegati hanno proposto analisi e soluzioni.

Tanti gli argomenti trattati in seno alle varie commissioni: sicurezza aerea e uso di armi nell’ aerospazio, estremismo e terrorismo internazionale, diritto all’istruzione, lotta al traffico internazionale di bambini, sicurezza nel Mediterraneo, rispetto dei diritti umani, tutela del patrimonio culturale in zone di guerra, etc. Giornate altamente educative, il cui impegno si è protratto nella predisposizione di paper e studio di documenti propedeutici il dibattito in aula, lavorando in condivisione su piattaforme informatiche, il tutto in lingua inglese, adottata come esperanto internazionale.

Le simulazioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite o di altre sessioni di organizzazioni internazionali come Unicef, UNHCR, Sochum, DISEC, etc. hanno richiesto l’adozione del western formal dress: giacca e cravatta per i ragazzi, tailleur per le ragazze. Anche questo un modo per immedesimarsi nel gioco di ruolo delle istituzioni e della politica internazionale.

Quest’anno un protocollo d’intesa tra MIUR e UN sui progetti formativi promossi ed organizzati ha formalmente riconosciuto questi quali percorsi di alternanza scuola lavoro, iniziative, queste, che favoriscono la comprensione dei temi di attualità, affezionano i giovani alle Istituzioni, permettono di consolidare uno spirito mutualistico e di rispetto interculturale nei confronti dei Paesi extra europei, avvicinano i ragazzi alla complessità dell’azione diplomatica ed accrescono la consapevolezza della cittadinanza attiva in un mondo sempre più globale ed interconnesso.

 

Federico Mattia Ricci

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